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Prodotti vernicianti: cosa sanno i consumatori italiani?
Per il secondo anno Assovernici analizza le conoscenze e i processi di acquisto dei consumatori italiani in tema di prodotti vernicianti.
Rispetto al 2022 rileva cambiamenti nelle motivazioni che spingono a interventi di tinteggiatura. Come fonte di informazione cresce il passaparola e, soprattutto tra i giovani, il ruolo di web e canali social. Si amplia la fiducia nel rivenditore. Grande attenzione ai colori per le implicazioni di stile e di impatto psicologico. Permane la scarsa cultura su normative e innovazione.
Qual è la competenza dei consumatori italiani in tema di prodotti vernicianti? Quali valutazioni guidano il processo di acquisto? Sono le domande centrali cui risponde la ricerca commissionata all’Università IULM da Assovernici, l’Associazione che rappresenta i produttori di pitture e vernici per edilizia, produttori di vernici in polvere per l’industria e vernici liquide per l’industria.
Alla sua seconda edizione, l’indagine evidenzia alcune variazioni rispetto al 2022, a partire dalla regolarità dei lavori di tinteggiatura fatti almeno una volta l’anno, che dal 25,1% scende al 16,8%. A motivare gli interventi al primo posto resta l’esigenza di igiene e pulizia (48%), ma crescono tre necessità: contrastare l’umidità (+13,8%), cambiare casa (+7,6%), ottenere un effetto termico (+1,4%). Diminuisce la quota di chi tinteggia per ragioni decorative (-2,2%). Tra le novità 2023: l’attenzione all’influenza che i colori possono avere sulle persone.
«Il volume d’affari del settore delle pitture e vernici per edilizia e industria vale circa 3,5 miliardi di euro. Con circa 15.000 addetti e una produzione che ammonta a oltre 1.000 migliaia di tonnellate, il comparto si confronta con un pubblico eterogeneo – dichiara Giovanni Marsili, presidente di Assovernici -. Comprendere le logiche che lo guidano nella valutazione dei prodotti è fondamentale per relazionarsi in modo proficuo».
In questa direzione, l’indagine di Assovernici suddivide l’elaborazione dei dati rilevati in funzione di quattro tipologie di consumatori: i giovani, di età compresa tra i 18 e i 34 anni; i lettori di etichette, particolarmente attenti al controllo di componenti e caratteristiche dichiarate; gli studiosi di settore, che si ritengono esperti; i soddisfatti dell’informazione, che valutano adeguata la qualità dati rilasciati in Italia su pitture e vernici.
«Complessivamente emerge la necessità di migliorare la cultura della sostenibilità e dell’innovazione nei consumatori in fatto di prodotti vernicianti – spiega il presidente–. Nonostante i rispondenti alla nostra indagine mediamente abbiano dichiarato un livello di conoscenza elevato, risulta chiaro che vada potenziata la riconoscibilità e la comprensione di etichette sostenibili, di sigle e certificazioni».
Infatti, sebbene in crescita del 4%, resta al 26% la quota di chi individua correttamente Ecolabel come l’etichetta della sostenibilità. Il 34,6% indica Eco-compatibilità, con un aumento del 4,6%.
L’influenza dei colori in vari contesti, tra cui marketing, psicologia e salute, è particolarmente sentita dai più giovani, per i quali le tinte impattano anche sulla qualità percepita delle vernici. In generale, per il 43,2% dei consumatori il colore delle pareti può influenzare lo stato d’animo: il 40,4% afferma che può incidere sulla produttività e il 37,8% sulla creatività. Questo dato è rilevato soprattutto tra i lettori di etichette. Circa il 45,8% dei consumatori è quindi disposto a spendere di più per ottenere una vernice del colore desiderato. Il 49,4% pensa anche che il colore delle pareti nei punti vendita influisca sulla volontà di tornarci e per il 44,2% condiziona la decisione di spesa.
Nel processo di acquisto, in linea generale il 71,8% dei rispondenti dichiara di affidarsi alla conoscenza del brand. Si registra tuttavia, un +4,5% del passaparola, utilizzato dal 40,4% dei consumatori per acquisire informazioni. «Per le imprese questo implica la necessità di costruire strategie relazionali che mirino a creare community di consumatori che condividono l’interesse nei confronti dei prodotti vernicianti» evidenzia Marsili.
I giovani, in particolare, sono tendenzialmente diffidenti rispetto ai consigli dei rivenditori e preferiscono rimettersi alle informazioni reperibili sui siti web dei produttori (20,3%) e sui canali social: Facebook (18,8%), LinkedIn (7,2%), blog di esperti (15,9%). L’11,6% consulta riviste di settore. Nelle scelte sono guidati in primo luogo dal prezzo (69,1%), segue la facilità di utilizzo (67,6%) e la velocità di applicazione (66,1%).
Considerando i rispondenti nel loro insieme però, con variazioni minime rispetto al 2022, le caratteristiche dei prodotti più rilevanti sono: la facilità di utilizzo (73,8%) la velocità di applicazione (71,8%), la lavabilità (70,90%), il prezzo (66,7%).
In merito all’affidamento dei lavori di tinteggiatura, come in passato, circa la metà dei consumatori (50,2%) preferisce svolgerli in autonomia. Tuttavia, a conferma di quanto sia considerato delicato l’acquisto del prodotto verniciante, cresce la percentuale di quanti si rivolgono a più rivenditori per selezionare il materiale giusto (+7,6% rispetto al 2022). Il rivenditore infatti, è valutato come esperto e professionale dall’86,4% (+2,4% rispetto al 2022), abile nel dare consigli efficaci dall’85,8% (+1,8% rispetto al 2022) e nel garantire una buona assistenza post-vendita dal 77,5% (+3,5% rispetto al 2022).
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