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Monitoraggio: cresce anche nel 2008 il commercio moderno
L’aggiornamento al primo semestre 2008 dell’evoluzione delle insegne e delle catene legate alla GDS e ai Gruppi d’Acquisto specializzati nel brico-garden, conferma la curva di crescita del commercio moderno. Ecco i risultati più signficativi.
Il 30 giugno scorso erano 777 i punti vendita legati al commercio moderno, cioè alla Grande Distribuzione Specializzata (GDS) e ai Gruppi d’Acquisto (GA) specializzati nel bricolage e nel giardinaggio, con un incremento del 18% rispetto ai 657 centri del 30 giugno 2007. Diciamo subito che il dato del 18% è “forzato” dall’inserimento nel nostro monitoraggio di 2 nuove catene, Bricomania e Tuttogiardino, che hanno avviato la loro attività sul finire del 2007: per pura curiosità, possiamo dire che togliendo queste due insegne il settore sarebbe cresciuto dell’8,2%, cioè perfettamente in linea con i tassi di crescita registrati negli ultimi anni.
Le superfici espositive hanno sfiorato il tetto di 1,7 milioni di mq, con un incremento del 13% (9,8% escludendo le due new entry).
Considerando le due nuove insegne, che comunque è giusto considerare poiché hanno iniziato a operare nel secondo semestre 2007 e hanno generato molte adesioni nei primi sei mesi del 2008, le nuove aperture negli ultimi 12 mesi sono state ben 120 (dai 657 negozi al 30/6/07 ai 777 al 30/6/08), cioè 10 ogni mese.
Una tendenza molto interessante degli ultimi 12 mesi è la “ripresa” dei Gruppi d’Acquisto che, al 30 giugno 2008, hanno registrato un aumento simile a quello della GDS, contrariamente a quanto è avvenuto negli ultimi anni. I Gruppi d’Acquisto contano infatti 150 punti vendita, con un incremento dell’8,7% rispetto ai 138 del 30 giugno 2007. La GDS comprende 627 centri con un incremento del 20,8% rispetto ai 519 di un anno fa; se togliessimo i punti vendita legati alle 2 nuove insegne il tasso di crescita sarebbe dell’8%. In linea con i semestri precedenti.
Molto interessante è anche l’evoluzione dell’offerta del commercio moderno nelle varie Regioni. In generale in Italia ci sono 1,36 centri brico ogni 100.000 abitanti (erano 1,15 un anno fa) e 2.955 mq ( 13% rispetto ai 2.613 mq del 30 giugno 2007).
Questa analisi evidenzia il differente “affollamento” tra il nord e il sud del Paese: nel nord ovest sono 4.071 i mq a disposizione ogni 100.000 abitanti ( 1,47%), nel nord est 3.650 mq ( 21%), nel centro 2.998 mq ( 12,8%)e nel sud 1.705 mq ( 30%). I grandi tassi di crescita fatti registrare dal nord est e dal sud sono riconducibili all’ingresso delle insegne Bricomania e Tuttogiardino, rispettivamente molto presenti in Calabria e in Trentino (entrambe con 30 negozi). Ricordiamo che Bricomania è un franchising specializzato nel bricolage promosso dal Gruppo Famigliulo, mentre Tuttogiardino è un progetto di affiliazione per i centri giardinaggio presentato nello scorso dicembre e promosso dalla società Ifs, partecipata dalla tedesca Baywa e dal Consorzio Agrario di Bolzano.
Per capire come è cambiata l’Italia del commercio moderno, abbiamo confrontato i dati della distribuzione geografica dei punti vendita del 1998 con quelli di oggi. Un dato è indubbio: il 10% dei punti vendita si è spostato dal nord ovest al sud. Nel 1998 - su 294 negozi totali - il 38% erano nel nord ovest, il 24,5% nel nord est, il 23,8% nel centro e circa il 13% nel sud isole.
Oggi notiamo la medesima percentuale per le regioni del nord est e del centro (entrambe con il 22%) mentre il nord ovest è sceso al 29% e il sud è salito al 25,7%. Un risultato “conquistato” in modo evidente sul campo: in questi ultimi dieci anni nel nord ovest la rete dei negozi si è ampliata di 113 unità, nel nord est 106, nel centro 102 e nel mezzogiorno 162 (passando dai 38 negozi del 1998 agli attuali 200).
Una crescita che, d’altro canto, era ampiamente prevista se consideriamo le potenzialità dell’area. Non dimentichiamo che nel sud e nelle isole abitano 19,6 milioni di italiani, 15 nel nord ovest, 10,5 nel nord est e 12 nel centro. I margini di crescita sono ancora molto ampi, se consideriamo - come dicevamo prima - che nel nord ovest ci sono 4.071 mq ogni 100.000 abitanti, contro i 1.705 mq del sud (la media nazionale è 2.955 mq/100.000 ab). Le potenzialità si vedono soprattutto in Campania (solo 0,4% negozi ogni 100.000 abitanti), Puglia (solo 808 mq ogni 100.000 ab) e in Basilicata (753 mq).
A Napoli il centro più grande del primo semestre 2008
Il negozio più ampio di questo primo semestre è stato il Warehouse di Castorama di 8.500 mq aperto ad Arzano (il secondo in provincia di Napoli) il 25 giugno. La catena francese ha aperto anche a Muggia (TS) un Mini Warehouse di 3.500 mq il 25 aprile e il 30 luglio ha inaugurato il suo primo Decocity a Milano.
A proposito di “grandezze”, meritano una segnalazione anche il centro Obi di Mestre (VE) aperto il 30 maggio, che con i suoi 7.200 mq (700 mq dedicati al garden) è il negozio Obi più grande d’Italia e il centro Self di Udine aperto il 27 febbraio di 5.000 mq (600 mq garden).
Tra le insegne maggiormente dinamiche merita una menzione Brico Io che nel primo semestre 2008 ha aperto ben 9 punti vendita (8 affiliati e 1 diretto), diventando la catena più numerosa d’Italia con 96 centri. Il negozio di Altopascio (FI), con 1.870 mq , è il negozio più grande aperto da Brico Io nel primo semestre 2008 (per la precisione l’8 maggio).
Anche Fdt Group ha registrato un “salto” di 7 nuove aperture, stimolate dall’ingresso nel gruppo di Bricosarda con i suoi 5 punti vendita. Il centro più grande del 2008 è quello di Treviglio di Hobby Market Canevisio, con 2.600 mq di cui 220 mq dedicati al garden (aperto il 31 gennaio).
Anche Bricofer si è “mossa” notevolmente con 5 nuove aperture in 6 mesi, di cui la più grande è quella di Pianezza (TO) di 3.000 mq. Inoltre Bricofer ha già in programma altre 4 aperture: Mirano (VE), Palermo, Figline Valdarno (FI) e Spilimbergo (PN).
Stessa performance - 5 nuove aperture - anche per Brico Ok, che è tornata in Campania con il centro di Polla (SA - 1.200 mq): il punto vendita più ampio aperto in questo semestre è quello di Gemona (UD) di 2.000 mq (250 mq per il garden) aperto a marzo.
Il 30 giugno scorso erano 777 i punti vendita legati al commercio moderno, cioè alla Grande Distribuzione Specializzata (GDS) e ai Gruppi d’Acquisto (GA) specializzati nel bricolage e nel giardinaggio, con un incremento del 18% rispetto ai 657 centri del 30 giugno 2007. Diciamo subito che il dato del 18% è “forzato” dall’inserimento nel nostro monitoraggio di 2 nuove catene, Bricomania e Tuttogiardino, che hanno avviato la loro attività sul finire del 2007: per pura curiosità, possiamo dire che togliendo queste due insegne il settore sarebbe cresciuto dell’8,2%, cioè perfettamente in linea con i tassi di crescita registrati negli ultimi anni.
Le superfici espositive hanno sfiorato il tetto di 1,7 milioni di mq, con un incremento del 13% (9,8% escludendo le due new entry).
Considerando le due nuove insegne, che comunque è giusto considerare poiché hanno iniziato a operare nel secondo semestre 2007 e hanno generato molte adesioni nei primi sei mesi del 2008, le nuove aperture negli ultimi 12 mesi sono state ben 120 (dai 657 negozi al 30/6/07 ai 777 al 30/6/08), cioè 10 ogni mese.
Tra GDS e Gruppi
Una tendenza molto interessante degli ultimi 12 mesi è la “ripresa” dei Gruppi d’Acquisto che, al 30 giugno 2008, hanno registrato un aumento simile a quello della GDS, contrariamente a quanto è avvenuto negli ultimi anni. I Gruppi d’Acquisto contano infatti 150 punti vendita, con un incremento dell’8,7% rispetto ai 138 del 30 giugno 2007. La GDS comprende 627 centri con un incremento del 20,8% rispetto ai 519 di un anno fa; se togliessimo i punti vendita legati alle 2 nuove insegne il tasso di crescita sarebbe dell’8%. In linea con i semestri precedenti.
Quasi 3.000 mq ogni 100.000 abitanti
Molto interessante è anche l’evoluzione dell’offerta del commercio moderno nelle varie Regioni. In generale in Italia ci sono 1,36 centri brico ogni 100.000 abitanti (erano 1,15 un anno fa) e 2.955 mq ( 13% rispetto ai 2.613 mq del 30 giugno 2007).
Questa analisi evidenzia il differente “affollamento” tra il nord e il sud del Paese: nel nord ovest sono 4.071 i mq a disposizione ogni 100.000 abitanti ( 1,47%), nel nord est 3.650 mq ( 21%), nel centro 2.998 mq ( 12,8%)e nel sud 1.705 mq ( 30%). I grandi tassi di crescita fatti registrare dal nord est e dal sud sono riconducibili all’ingresso delle insegne Bricomania e Tuttogiardino, rispettivamente molto presenti in Calabria e in Trentino (entrambe con 30 negozi). Ricordiamo che Bricomania è un franchising specializzato nel bricolage promosso dal Gruppo Famigliulo, mentre Tuttogiardino è un progetto di affiliazione per i centri giardinaggio presentato nello scorso dicembre e promosso dalla società Ifs, partecipata dalla tedesca Baywa e dal Consorzio Agrario di Bolzano.
10 anni fa
Per capire come è cambiata l’Italia del commercio moderno, abbiamo confrontato i dati della distribuzione geografica dei punti vendita del 1998 con quelli di oggi. Un dato è indubbio: il 10% dei punti vendita si è spostato dal nord ovest al sud. Nel 1998 - su 294 negozi totali - il 38% erano nel nord ovest, il 24,5% nel nord est, il 23,8% nel centro e circa il 13% nel sud isole.
Oggi notiamo la medesima percentuale per le regioni del nord est e del centro (entrambe con il 22%) mentre il nord ovest è sceso al 29% e il sud è salito al 25,7%. Un risultato “conquistato” in modo evidente sul campo: in questi ultimi dieci anni nel nord ovest la rete dei negozi si è ampliata di 113 unità, nel nord est 106, nel centro 102 e nel mezzogiorno 162 (passando dai 38 negozi del 1998 agli attuali 200).
Una crescita che, d’altro canto, era ampiamente prevista se consideriamo le potenzialità dell’area. Non dimentichiamo che nel sud e nelle isole abitano 19,6 milioni di italiani, 15 nel nord ovest, 10,5 nel nord est e 12 nel centro. I margini di crescita sono ancora molto ampi, se consideriamo - come dicevamo prima - che nel nord ovest ci sono 4.071 mq ogni 100.000 abitanti, contro i 1.705 mq del sud (la media nazionale è 2.955 mq/100.000 ab). Le potenzialità si vedono soprattutto in Campania (solo 0,4% negozi ogni 100.000 abitanti), Puglia (solo 808 mq ogni 100.000 ab) e in Basilicata (753 mq).
A Napoli il centro più grande del primo semestre 2008
Il negozio più ampio di questo primo semestre è stato il Warehouse di Castorama di 8.500 mq aperto ad Arzano (il secondo in provincia di Napoli) il 25 giugno. La catena francese ha aperto anche a Muggia (TS) un Mini Warehouse di 3.500 mq il 25 aprile e il 30 luglio ha inaugurato il suo primo Decocity a Milano.
A proposito di “grandezze”, meritano una segnalazione anche il centro Obi di Mestre (VE) aperto il 30 maggio, che con i suoi 7.200 mq (700 mq dedicati al garden) è il negozio Obi più grande d’Italia e il centro Self di Udine aperto il 27 febbraio di 5.000 mq (600 mq garden).
Tra le insegne maggiormente dinamiche merita una menzione Brico Io che nel primo semestre 2008 ha aperto ben 9 punti vendita (8 affiliati e 1 diretto), diventando la catena più numerosa d’Italia con 96 centri. Il negozio di Altopascio (FI), con 1.870 mq , è il negozio più grande aperto da Brico Io nel primo semestre 2008 (per la precisione l’8 maggio).
Anche Fdt Group ha registrato un “salto” di 7 nuove aperture, stimolate dall’ingresso nel gruppo di Bricosarda con i suoi 5 punti vendita. Il centro più grande del 2008 è quello di Treviglio di Hobby Market Canevisio, con 2.600 mq di cui 220 mq dedicati al garden (aperto il 31 gennaio).
Anche Bricofer si è “mossa” notevolmente con 5 nuove aperture in 6 mesi, di cui la più grande è quella di Pianezza (TO) di 3.000 mq. Inoltre Bricofer ha già in programma altre 4 aperture: Mirano (VE), Palermo, Figline Valdarno (FI) e Spilimbergo (PN).
Stessa performance - 5 nuove aperture - anche per Brico Ok, che è tornata in Campania con il centro di Polla (SA - 1.200 mq): il punto vendita più ampio aperto in questo semestre è quello di Gemona (UD) di 2.000 mq (250 mq per il garden) aperto a marzo.
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