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Il più recente ritratto delle ferramenta italiane
Marketing & Telematica - società di servizi di trade intelligence con sede ad Arese, in provincia di Milano - prosegue nel profilare le ferramenta che operano sul territorio italiano. Il Censimento Ferramenta MMAS 2009 ci ha già tenuto compagnia nel corso di tutto l’anno. E’ ora giunto il momento di aggiornare la fotografia del canale, presentandovi i dati strutturali complessivi elaborati sulla base dell’ultima rilevazione, risalente allo scorso mese di settembre.
Il presidio del territorio da parte dei punti vendita di ferramenta risulta sempre molto capillare: le maglie della rete si stringono in particolare in Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Lazio, Campania e Sicilia (tab 1).
Come si evince dalla tab. 2, oltre il 60% delle ferramenta italiane si colloca nella fascia di grandezza “fino a 100 mq”. La maggior parte di esse, il 41,6%, appartiene alla classe dimensionale “dai 51 ai 100 mq”. La quota più elevata di ferramenta più grandi, con oltre 150 metri quadrati di superficie a disposizione, si registra nelle regioni del Nord Est (27,3% rispetto a una media nazionale del 20,5%); sul fronte opposto, il Sud spicca come l’area dove è più frequente imbattersi in ferramenta molto piccole.
Aumenta leggermente la quota di ferramenta strutturate con un’area per la vendita a libero servizio, oggi pari al 36,5% del totale. La quota di rivenditori strutturati in questo modo è maggiore nel Centro Italia, dove tocca il 42%. (tab.3). Quanto all’ampiezza di queste aree di vendita, il 39,9% delle ferramenta italiane arriva a toccare i 10 metri quadrati, il 21,5% dispone di aree tra i 10 e i 20 mq e il 38,6% tra 20 e 50 mq. Alla classe di grandezza più grande appartengono, in particolare, le ferramenta del Nord Est; a quella intermedia le ferramenta del Centro Italia (tab. 4).
Il 44,6% delle ferramenta profilate sorge in città, all’interno del centro storico, il 38,4% in area urbana ma periferica, il 15,1% in area extraurbana e l’1,9% in un centro commerciale o in altro luogo di grande passaggio (tab.7).
La quota maggiore di ferramenta strettamente urbane si regista al Sud (50% in centro storico), mentre, tra le altre evidenze statistiche principali, il Nord Est e il Centro spiccano per la quota di negozi fuori città (oltre il 18%)
La capillarità territoriale
Il presidio del territorio da parte dei punti vendita di ferramenta risulta sempre molto capillare: le maglie della rete si stringono in particolare in Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Lazio, Campania e Sicilia (tab 1).
La superficie del punto vendita
Come si evince dalla tab. 2, oltre il 60% delle ferramenta italiane si colloca nella fascia di grandezza “fino a 100 mq”. La maggior parte di esse, il 41,6%, appartiene alla classe dimensionale “dai 51 ai 100 mq”. La quota più elevata di ferramenta più grandi, con oltre 150 metri quadrati di superficie a disposizione, si registra nelle regioni del Nord Est (27,3% rispetto a una media nazionale del 20,5%); sul fronte opposto, il Sud spicca come l’area dove è più frequente imbattersi in ferramenta molto piccole.
L’area a libero servizio
Aumenta leggermente la quota di ferramenta strutturate con un’area per la vendita a libero servizio, oggi pari al 36,5% del totale. La quota di rivenditori strutturati in questo modo è maggiore nel Centro Italia, dove tocca il 42%. (tab.3). Quanto all’ampiezza di queste aree di vendita, il 39,9% delle ferramenta italiane arriva a toccare i 10 metri quadrati, il 21,5% dispone di aree tra i 10 e i 20 mq e il 38,6% tra 20 e 50 mq. Alla classe di grandezza più grande appartengono, in particolare, le ferramenta del Nord Est; a quella intermedia le ferramenta del Centro Italia (tab. 4).
La collocazione del negozio
Il 44,6% delle ferramenta profilate sorge in città, all’interno del centro storico, il 38,4% in area urbana ma periferica, il 15,1% in area extraurbana e l’1,9% in un centro commerciale o in altro luogo di grande passaggio (tab.7).
La quota maggiore di ferramenta strettamente urbane si regista al Sud (50% in centro storico), mentre, tra le altre evidenze statistiche principali, il Nord Est e il Centro spiccano per la quota di negozi fuori città (oltre il 18%)
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