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Articoli casalinghi in metallo: per il 2010 segnali di ripresa (+2,5%)
In un contesto di crisi economica generalizzata che negli ultimi mesi ha investito trasversalmente pressoché tutti i settori della meccanica, il comparto rappresentato in ANIMA da FIAC - Associazione fabbricanti italiani articoli casalinghi, è stato fra i più duramente colpiti, ma si prevedono per il 2010 segnali di ripresa. Gli effetti della crisi recente si sommano a quelli che da qualche anno il comparto sta scontando per il dilagare in Italia di articoli casalinghi in metallo, a basso costo o contraffatti, provenienti dall’Estremo Oriente.
“Le previsioni 2010 - afferma Virgilio Bugatti, presidente di FIAC - finalmente mostrano un segno positivo, a fronte però di un lungo periodo negativo. Rispetto al 2009 per la produzione 2010 è previsto un incremento del +2,5%, mentre per le esportazioni si attende una crescita più accentuata (+4%). Gli investimenti, costanti nel 2009, si stimano in aumento del +5,3% nel 2010. Anche se le previsioni per il 2010 sembrano confortanti, occorre mettere in atto una serie di iniziative concrete per assicurare alle nostre aziende la giusta competitività nel momento in cui la ripresa si manifesterà in modo evidente. Non possiamo soltanto ritornare ai livelli pre-crisi, ma dobbiamo andare oltre, sviluppando un settore che racchiude in sé molte potenzialità. Come ho già avuto modo di osservare, le nostre aziende sono sostanzialmente sane e vantano una produzione di altissimo livello, come conferma il buon andamento del comparto professionale anche in questo momento di grave crisi”.
“Le previsioni 2010 - afferma Virgilio Bugatti, presidente di FIAC - finalmente mostrano un segno positivo, a fronte però di un lungo periodo negativo. Rispetto al 2009 per la produzione 2010 è previsto un incremento del +2,5%, mentre per le esportazioni si attende una crescita più accentuata (+4%). Gli investimenti, costanti nel 2009, si stimano in aumento del +5,3% nel 2010. Anche se le previsioni per il 2010 sembrano confortanti, occorre mettere in atto una serie di iniziative concrete per assicurare alle nostre aziende la giusta competitività nel momento in cui la ripresa si manifesterà in modo evidente. Non possiamo soltanto ritornare ai livelli pre-crisi, ma dobbiamo andare oltre, sviluppando un settore che racchiude in sé molte potenzialità. Come ho già avuto modo di osservare, le nostre aziende sono sostanzialmente sane e vantano una produzione di altissimo livello, come conferma il buon andamento del comparto professionale anche in questo momento di grave crisi”.
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