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Monitoraggio: nel 2010 si ferma lo sviluppo delle insegne
Per la prima volta GDS e gruppi d'acquisto specializzati nel bricolage e nel gardening hanno segnato una battuta d'arresto. Sono 852 i punti vendita attivi al 30 giugno 2010, esattamente gli stessi di sei mesi fa.
Nel primo semestre del 2010 il retail moderno specializzato italiano (Grande Distribuzione Specializzata e Gruppi d'Acquisto) ha segnato, per la prima volta nella sua storia, una battuta d'arresto: al 30 giugno erano 852 i punti vendita attivi, esattamente lo stesso numero del 31 dicembre 2009.
Naturalmente il mercato non si è fermato: ma il saldo tra i punti vendita inaugurati (o affiliati) e i negozi chiusi (o che hanno abbandonato l'affiliazione) negli ultimi sei mesi ha portato a un risultato neutro.
Una tendenza per altro già manifestatasi nel 2009, quando la rete del retail moderno aveva incrementato il numero dei negozi del 6,9% nel primo semestre e del 5,8% nel secondo, dopo anni di crescita a due cifre.
In realtà la situazione è più rosea di quello che sembra. Se anziché analizzare i dati degli ultimi sei mesi effettuiamo il raffronto su base annua (30 giugno 2010 rispetto al 30 giugno 2009), qualche segnale di crescita c'è stato.
L'alta differenza tra la crescita dei garden center (+17,7%) e la loro superficie espositiva (+1,6%) è determinata proprio da Tuttogiardino, che si caratterizza per punti vendita di medie dimensioni.
Poche differenze invece nell'evoluzione delle 2 tipologie distributive (insegne e gruppi d'acquisto): le prime crescono del 2%, mentre i consorzi hanno segnato un +3,8%.
Obi ha chiuso il suo punto vendita pugliese e oggi non è più presente nel sud Italia: il centro Obi più meridionale è il negozio di Latina (ma sappiamo che Obi ha 2 nuove aperture previste nel secondo semestre 2010).
Nel nostro Monitoraggio spicca la crescita di Bricocenter e Leroy Merlin: ciò è determinato dal fatto che abbiamo attribuito alle due insegne di Groupe Adeo i vari punti vendita Castorama in fase di remodelling. Alcuni sono già stati inaugurati (come il Bricocenter di Cremona inaugurato il 27 maggio) e altri sono in fase di 'trasformazione': ma è indubbio che facciano parte a pieno titolo del portafoglio di Bricocenter (Terni, Muggia/TS, Curtatone/MN, Città Sant'Angelo/PE, Colonella/TE e il DecoCity di Milano) e Leroy Merlin (tra i tanti Piacenza, Rimini, Pavia, oltre ai remodelling già effettuati quest'anno a Seriate, Casalecchio e Collegno).
Nel mondo gardening emerge, come abbiamo detto, la prestazione di Tuttogiardino, la proposta di franchising promossa da Ifs (società partecipata dal Consorzio Agrario di Bolzano e dai tedeschi di Baywa), che sta riscuotendo grandi consensi: fondata nel 2008 con 32 affiliati, ha aperto 16 negozi nel 2009 e addirittura 14 nel primo semestre di quest'anno. Entro la fine del 2010 Tuttogiardino conta di sviluppare altri 10 punti vendita.
Rispetto a un anno fa, va infine registrata la maggiore importanza delle cinque insegne con la maggiore superficie espositiva: i primi cinque leader (Leroy Merlin, Bricocenter, Brico Io, Obi e Brico Ok) controllano il 57% della superficie totale (50% al 30 giugno 2009) e il 65% della superficie totale bricolage (era il 57% un anno fa).
Nel mondo garden la difficoltà di analizzare i format è determinata dalle profonde differenze tra le varie catene: mentre Tuttogiardino e Agristore puntano su negozi di dimensioni contenute, Botanic, Garden Team e Giardinia sviluppano invece garden center di grandi dimensioni. Botanic ha una superficie media di 6.600 mq (in Italia è secondo solo a Leroy Merlin), Giardinia di 3.398 mq e Garden Team di 5.350 mq. Per capire le differenze, basti pensare che i negozi Agristore hanno una superficie media di 265 mq.
L'analisi della copertura regionale non mostra grandi scostamenti. In Italia ogni 100.000 abitanti ci sono 3.259 mq e 1,49 punti vendita (erano 3.238 mq e 1,45 alla fine del primo semestre 2009).
Tra le Regioni del nord solo la Liguria e l’Emilia Romagna sono al di sotto della media nazionale, nel centro solo il Lazio, mentre nell’area sud+isole tutte le Regioni sono sotto media ad eccezione del Molise e della Sardegna. Quest'ultima, anzi, ha un tasso di penetrazione (4.916 mq ogni 100.000 abitanti) del tutto simile alla Lombardia (4.951 mq).
Molto più significativa, in questo caso, è la classifica per superficie espositiva. In questo caso troviamo ai primi cinque posti: Milano, Roma, Torino, Brescia e Varese per un totale di 484.221 mq, pari al 25,9% della superficie totale italiana. Il 36,5% se comprendiamo le prime dieci città.
Nella foto di apertura: il punto vendita Self di Curno inaugurato il 21 aprile, con i suoi 5.000 mq è il centro bricolage più grande aperto nel 2010.
Nel primo semestre del 2010 il retail moderno specializzato italiano (Grande Distribuzione Specializzata e Gruppi d'Acquisto) ha segnato, per la prima volta nella sua storia, una battuta d'arresto: al 30 giugno erano 852 i punti vendita attivi, esattamente lo stesso numero del 31 dicembre 2009.
Naturalmente il mercato non si è fermato: ma il saldo tra i punti vendita inaugurati (o affiliati) e i negozi chiusi (o che hanno abbandonato l'affiliazione) negli ultimi sei mesi ha portato a un risultato neutro.
Una tendenza per altro già manifestatasi nel 2009, quando la rete del retail moderno aveva incrementato il numero dei negozi del 6,9% nel primo semestre e del 5,8% nel secondo, dopo anni di crescita a due cifre.
In realtà la situazione è più rosea di quello che sembra. Se anziché analizzare i dati degli ultimi sei mesi effettuiamo il raffronto su base annua (30 giugno 2010 rispetto al 30 giugno 2009), qualche segnale di crescita c'è stato.
MEGLIO I GARDEN DEI BRICO
Paragonando i dati del primo semestre 2010 rispetto all'anno scorso (cioè al 30 giugno 2009), risulta un aumento del 2,4% del numero dei punti vendita e un +0,3% delle superfici espositive. Calano i centri bricolage (negozi -0,3%, superficie +0,5%) mentre sono aumentate in modo importante le catene di garden center (negozi +17,7%, superficie +1,6%), fortemente trainate dalla performance di Tuttogiardino che nel primo semestre di quest'anno ha sviluppato 14 affiliazioni.L'alta differenza tra la crescita dei garden center (+17,7%) e la loro superficie espositiva (+1,6%) è determinata proprio da Tuttogiardino, che si caratterizza per punti vendita di medie dimensioni.
Poche differenze invece nell'evoluzione delle 2 tipologie distributive (insegne e gruppi d'acquisto): le prime crescono del 2%, mentre i consorzi hanno segnato un +3,8%.
LE DINAMICHE DELLE INSEGNE
Una delle motivazioni della battuta d'arresto è senz'altro imputabile al ridimensionamento di alcune importanti insegne: rispetto al primo semestre 2009, sono infatti molte le catene con un saldo negativo, come Bricofer (-10 centri, ma sono di prossima apertura il negozio diretto di Capena/RM e l'affiliato di Vezzano Ligure/SP), Brico Ok (-7, ma sono previste entro l'anno 4 prossime aperture a Cagliari, Torino, Vibo Valentia e il diretto di Moniga/BS) e Brico Mania (-2).Obi ha chiuso il suo punto vendita pugliese e oggi non è più presente nel sud Italia: il centro Obi più meridionale è il negozio di Latina (ma sappiamo che Obi ha 2 nuove aperture previste nel secondo semestre 2010).
Nel nostro Monitoraggio spicca la crescita di Bricocenter e Leroy Merlin: ciò è determinato dal fatto che abbiamo attribuito alle due insegne di Groupe Adeo i vari punti vendita Castorama in fase di remodelling. Alcuni sono già stati inaugurati (come il Bricocenter di Cremona inaugurato il 27 maggio) e altri sono in fase di 'trasformazione': ma è indubbio che facciano parte a pieno titolo del portafoglio di Bricocenter (Terni, Muggia/TS, Curtatone/MN, Città Sant'Angelo/PE, Colonella/TE e il DecoCity di Milano) e Leroy Merlin (tra i tanti Piacenza, Rimini, Pavia, oltre ai remodelling già effettuati quest'anno a Seriate, Casalecchio e Collegno).
Nel mondo gardening emerge, come abbiamo detto, la prestazione di Tuttogiardino, la proposta di franchising promossa da Ifs (società partecipata dal Consorzio Agrario di Bolzano e dai tedeschi di Baywa), che sta riscuotendo grandi consensi: fondata nel 2008 con 32 affiliati, ha aperto 16 negozi nel 2009 e addirittura 14 nel primo semestre di quest'anno. Entro la fine del 2010 Tuttogiardino conta di sviluppare altri 10 punti vendita.
Rispetto a un anno fa, va infine registrata la maggiore importanza delle cinque insegne con la maggiore superficie espositiva: i primi cinque leader (Leroy Merlin, Bricocenter, Brico Io, Obi e Brico Ok) controllano il 57% della superficie totale (50% al 30 giugno 2009) e il 65% della superficie totale bricolage (era il 57% un anno fa).
IL FORMAT E IL TERRITORIO
Rispetto a un anno fa, nel mondo brico sono aumentati i format da 1.000 a 2.499 mq (54% contro il 53%) a danno delle metrature inferiori (13% contro il 15%).Nel mondo garden la difficoltà di analizzare i format è determinata dalle profonde differenze tra le varie catene: mentre Tuttogiardino e Agristore puntano su negozi di dimensioni contenute, Botanic, Garden Team e Giardinia sviluppano invece garden center di grandi dimensioni. Botanic ha una superficie media di 6.600 mq (in Italia è secondo solo a Leroy Merlin), Giardinia di 3.398 mq e Garden Team di 5.350 mq. Per capire le differenze, basti pensare che i negozi Agristore hanno una superficie media di 265 mq.
L'analisi della copertura regionale non mostra grandi scostamenti. In Italia ogni 100.000 abitanti ci sono 3.259 mq e 1,49 punti vendita (erano 3.238 mq e 1,45 alla fine del primo semestre 2009).
Tra le Regioni del nord solo la Liguria e l’Emilia Romagna sono al di sotto della media nazionale, nel centro solo il Lazio, mentre nell’area sud+isole tutte le Regioni sono sotto media ad eccezione del Molise e della Sardegna. Quest'ultima, anzi, ha un tasso di penetrazione (4.916 mq ogni 100.000 abitanti) del tutto simile alla Lombardia (4.951 mq).
IL 25% DELLA SUPERFICIE TOTALE È IN 5 CITTÀ
Le cinque città con il maggior numero di punti vendita sono Milano (43), Roma (34), Bolzano (33), Cosenza (29) e Torino (27). La presenza di Bolzano e Cosenza in questa classifica è giustificabile dalla presenza di due catene particolarmente presenti in queste province, spesso con negozi di piccole dimensioni: Tuttogiardino ha 26 negozi a Bolzano e Brico Mania ne ha 24 a Cosenza.Molto più significativa, in questo caso, è la classifica per superficie espositiva. In questo caso troviamo ai primi cinque posti: Milano, Roma, Torino, Brescia e Varese per un totale di 484.221 mq, pari al 25,9% della superficie totale italiana. Il 36,5% se comprendiamo le prime dieci città.
Nella foto di apertura: il punto vendita Self di Curno inaugurato il 21 aprile, con i suoi 5.000 mq è il centro bricolage più grande aperto nel 2010.
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