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Climatizzazione in ripresa nel 2006
Il mercato italiano della climatizzazione cresce del 3,6% e si orienta verso apparecchi sempre più ecocompatibili. Grazie a un fatturato di 1.330 milioni di euro nel 2006 e a una crescita del 3,6% sul 2005, l’Italia si conferma come il più grande mercato europeo per i prodotti del settore condizionamento dell’aria e il più importante produttore europeo di queste apparecchiature.
È quanto emerso dall’indagine condotta sulle principali 56 aziende operanti in Italia nel settore da ANIMA/Co.Aer (Associazione di Costruttori di Apparecchiature e Impianti Aeraulici) e presentata a Padova nell’ambito della manifestazione Termoidraulica Clima. Secondo l’indagine, il mercato dei climatizzatori individuali e residenziali ha ripreso le posizioni dei primi anni 2000, che erano state compromesse da una serie di fattori concomitanti, tra cui le mutate condizioni climatiche e la congiuntura economica sfavorevole. Anche il mercato dei componenti di impianti ha registrato un’inversione di rotta e ha chiuso il 2006 con una crescita significativa.
Le aziende italiane hanno migliorato il loro posizionamento sui mercati esteri puntando su produzioni a più elevato contenuto tecnologico e ecocompatibili in grado di soddisfare le esigenze o i nuovi requisiti in termini di efficienza energetica e di impatto ambientale. Il trend è previsto positivo anche per il 2007.
Grazie anche alle previsioni climatiche di una stagione estiva calda, la domanda di condizionatori d’ambiente dovrebbe continuare a crescere. Buone anche le prospettive nel settore industriale, data l’intensa attività di progettazione in atto e considerata la nuova normativa sull’efficienza energetica degli edifici, che potrà offrire interessanti opportunità.
Meno soddisfacenti i risultati in termini di profitto a causa, da un lato, dell’agguerrita concorrenza asiatica e, dall’altro, degli aumenti delle materie prime e dell’energia che le imprese difficilmente riescono a trasferire sui prezzi di vendita.
“Il mercato del condizionamento, dopo il boom dei primi anni del decennio, ha mantenuto una crescita costante, segno della volontà degli utenti di ottenere un confort in tutti i settori della vita civile” - dichiara Egidio Ghielmi, ex-presidente Coaer. “Oggi questa volontà si confronta con l’esigenza di salvaguardare l’ambiente, ponendo dei limiti nei consumi di energia e nelle emissioni. Il legislatore europeo e nazionale sta preparando delle prescrizioni che avranno un notevole impatto sul settore, portandolo verso una coscienza “compatibile con l’ambiente”. Questo deve essere visto non come un’imposizione, ma come un’opportunità, una sfida a produrre apparecchiature sempre più ecocompatibili”.
“La crescita registrata nel 2006 dal settore del condizionamento è il risultato dell’impegno costante delle nostre imprese, responsabili anche di uno sviluppo che dura ininterrotto da ben quindici anni” - ha commentato il Presidente di ANIMA Ettore Riello. “Ora ci aspettiamo che anche le istituzioni ci supportino in questo percorso di crescita. Soprattutto sul fronte
energia.
Ricordiamo infine la nuova nomina del Presidente Coaer, Bruno Bellò, con un incarico valido per il biennio 2007/2008. “Tra le priorità di questo mandato” ha spiegato Bruno Bellò “c’è sicuramente l’allargamento della base associativa, facendo confluire in Coaer tutte le aziende del settore. Questo fa parte però di un più ampio progetto di rendere Coaer l’ente rappresentativo e il motore di sviluppo dell’industria italiana del settore; dovrà quindi essere l’Associazione operativa e di rappresentanza di Confindustria per l’uso razionale dell’energia per il settore del comfort ambientale nei confronti del Governo italiano e degli organi europei. E’ un programma ambizioso che per la sua realizzazione necessita di tutte le risorse disponibili, anche attraverso l’attivazione e il consolidamento di sempre più forti rapporti di collaborazione con associazioni ed enti collaterali che operano nel settore del comfort e del risparmio energetico.”
È quanto emerso dall’indagine condotta sulle principali 56 aziende operanti in Italia nel settore da ANIMA/Co.Aer (Associazione di Costruttori di Apparecchiature e Impianti Aeraulici) e presentata a Padova nell’ambito della manifestazione Termoidraulica Clima. Secondo l’indagine, il mercato dei climatizzatori individuali e residenziali ha ripreso le posizioni dei primi anni 2000, che erano state compromesse da una serie di fattori concomitanti, tra cui le mutate condizioni climatiche e la congiuntura economica sfavorevole. Anche il mercato dei componenti di impianti ha registrato un’inversione di rotta e ha chiuso il 2006 con una crescita significativa.
Le aziende italiane hanno migliorato il loro posizionamento sui mercati esteri puntando su produzioni a più elevato contenuto tecnologico e ecocompatibili in grado di soddisfare le esigenze o i nuovi requisiti in termini di efficienza energetica e di impatto ambientale. Il trend è previsto positivo anche per il 2007.
Grazie anche alle previsioni climatiche di una stagione estiva calda, la domanda di condizionatori d’ambiente dovrebbe continuare a crescere. Buone anche le prospettive nel settore industriale, data l’intensa attività di progettazione in atto e considerata la nuova normativa sull’efficienza energetica degli edifici, che potrà offrire interessanti opportunità.
Meno soddisfacenti i risultati in termini di profitto a causa, da un lato, dell’agguerrita concorrenza asiatica e, dall’altro, degli aumenti delle materie prime e dell’energia che le imprese difficilmente riescono a trasferire sui prezzi di vendita.
“Il mercato del condizionamento, dopo il boom dei primi anni del decennio, ha mantenuto una crescita costante, segno della volontà degli utenti di ottenere un confort in tutti i settori della vita civile” - dichiara Egidio Ghielmi, ex-presidente Coaer. “Oggi questa volontà si confronta con l’esigenza di salvaguardare l’ambiente, ponendo dei limiti nei consumi di energia e nelle emissioni. Il legislatore europeo e nazionale sta preparando delle prescrizioni che avranno un notevole impatto sul settore, portandolo verso una coscienza “compatibile con l’ambiente”. Questo deve essere visto non come un’imposizione, ma come un’opportunità, una sfida a produrre apparecchiature sempre più ecocompatibili”.
“La crescita registrata nel 2006 dal settore del condizionamento è il risultato dell’impegno costante delle nostre imprese, responsabili anche di uno sviluppo che dura ininterrotto da ben quindici anni” - ha commentato il Presidente di ANIMA Ettore Riello. “Ora ci aspettiamo che anche le istituzioni ci supportino in questo percorso di crescita. Soprattutto sul fronte
energia.
Ricordiamo infine la nuova nomina del Presidente Coaer, Bruno Bellò, con un incarico valido per il biennio 2007/2008. “Tra le priorità di questo mandato” ha spiegato Bruno Bellò “c’è sicuramente l’allargamento della base associativa, facendo confluire in Coaer tutte le aziende del settore. Questo fa parte però di un più ampio progetto di rendere Coaer l’ente rappresentativo e il motore di sviluppo dell’industria italiana del settore; dovrà quindi essere l’Associazione operativa e di rappresentanza di Confindustria per l’uso razionale dell’energia per il settore del comfort ambientale nei confronti del Governo italiano e degli organi europei. E’ un programma ambizioso che per la sua realizzazione necessita di tutte le risorse disponibili, anche attraverso l’attivazione e il consolidamento di sempre più forti rapporti di collaborazione con associazioni ed enti collaterali che operano nel settore del comfort e del risparmio energetico.”
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