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Assalco: il pet segna un +2,1% nel 2012
Un cauto ottimismo viene dal settore pet, che anche nel 2012 registra una limitata ma significativa crescita: il mercato italiano degli alimenti per cani e gatti mostra una crescita a valore del 2,1% per un totale di 1.735,5 milioni di euro di fatturato. Questi i numeri forniti dal VI° Rapporto Assalco, elaborato dall'Associazione Nazionale Imprese per l'Alimentazione e la Cura degli Animali da Compagnia (Assalco) e presentato durante la 15esima edizione di Zoomark International di Bologna.
La ripartizione del fatturato è così ripartita: circa 932,2 milioni di euro riguardano gli alimenti per gatti e 703,4 milioni di euro per cani, a cui vanno ad aggiungersi 99,9 milioni di snack funzionali e fuoripasto, categoria quasi interamente dedicata al cane. In lieve calo i volumi, che scendono di 0,8%, per un totale di 549.600 tonnellate commercializzate. Rispetto al 2011, dunque, il settore pet food mostra dinamiche lievemente negative a volume, sebbene continui a crescere a valore.
Questo fenomeno è dovuto, in larga parte, da alcune variazioni dei comportamenti d’acquisto, come il graduale passaggio dai formati medi ai formati monoporzione e la crescente diffusione di animali di piccola/media taglia, che portano a un fisiologico calo dei volumi per effetto della riduzione degli sprechi, facilitata dai monodose, e dal minor consumo giornaliero dei cani di piccola taglia.
Il mercato tiene invece a valore per la sempre più diffusa attenzione alla salute e al benessere dei propri animali, e alla tendenza di molti proprietari ad acquistare alimenti di alta qualità, i cosiddetti premium e superpremium, valorizzando gli acquisti nell’ottica del benessere del proprio animale.
Tutti i segmenti, ad eccezione dell’umido cane, evidenziano delle crescite a valore.
Come riscontrato nel 2011, anche il seguente anno è interessante lo sviluppo del segmento degli snack funzionali e dei fuoripasto, che registrano una crescita del 12,1% a valore e vendite che raggiungono i 100 milioni di euro. Si tratta di spuntini con obiettivi funzionali, ad esempio per favorire l’igiene orale, o a caratterizzazione gastronomica, solitamente somministrati come ricompensa o più semplicemente per tenere occupato l’animale (per esempio nella masticazione).
Per quanto riguarda gli alimenti per altri animali, la rilevazione nella sola GDO (Ipermercati, Supermercati e Libero Servizio Piccolo) mostra un calo del -1,6% a valore. Sullo stesso canale, prosegue il momento favorevole degli accessori (prodotti per l’igiene, giochi, guinzagli, cucce, ciotole, gabbie, voliere, acquari, tartarughiere e utensileria varia) con un +2,4% rispetto al 2011. Sono in particolare i prodotti per l’igiene dell’animale a trainare la crescita, segno del continuo interesse da parte dei proprietari per la salute e il benessere dei propri animali da compagnia. Le lettiere si mantengono più o meno stabili (-0,3%), anche se si segnala un forte aumento dei formati piccoli, sotto ai 5 kg, ancora bassi in quota.
Anche il settore pet ha risentito, a livello globale, della crisi economica che ha colpito diverse aree. La crescita è trainata soprattutto dalle buone performance dei mercati
emergenti, mentre quelli più avanzati si mostrano stabili o in lieve crescita.
In Europa (considerando Italia, Francia, Germania, Regno Unito, Spagna, Olanda) le vendite a valore del petcare (definito come cibi per cani e gatti, cibi per altri animali e accessori) continuano a mostrarsi in crescita: +3,1% nell’anno 2012.
Il Rapporto Assalco si concentra poi sugli Stati Uniti, dove la spesa per prodotti pet ha raggiunto i 53,33 miliardi di dollari (oltre 40 miliardi di Euro). La spesa per il pet food è stata di quasi 20,64 miliardi di dollari.
La ripartizione del fatturato è così ripartita: circa 932,2 milioni di euro riguardano gli alimenti per gatti e 703,4 milioni di euro per cani, a cui vanno ad aggiungersi 99,9 milioni di snack funzionali e fuoripasto, categoria quasi interamente dedicata al cane. In lieve calo i volumi, che scendono di 0,8%, per un totale di 549.600 tonnellate commercializzate. Rispetto al 2011, dunque, il settore pet food mostra dinamiche lievemente negative a volume, sebbene continui a crescere a valore.
Questo fenomeno è dovuto, in larga parte, da alcune variazioni dei comportamenti d’acquisto, come il graduale passaggio dai formati medi ai formati monoporzione e la crescente diffusione di animali di piccola/media taglia, che portano a un fisiologico calo dei volumi per effetto della riduzione degli sprechi, facilitata dai monodose, e dal minor consumo giornaliero dei cani di piccola taglia.
Il mercato tiene invece a valore per la sempre più diffusa attenzione alla salute e al benessere dei propri animali, e alla tendenza di molti proprietari ad acquistare alimenti di alta qualità, i cosiddetti premium e superpremium, valorizzando gli acquisti nell’ottica del benessere del proprio animale.
Tutti i segmenti, ad eccezione dell’umido cane, evidenziano delle crescite a valore.
Come riscontrato nel 2011, anche il seguente anno è interessante lo sviluppo del segmento degli snack funzionali e dei fuoripasto, che registrano una crescita del 12,1% a valore e vendite che raggiungono i 100 milioni di euro. Si tratta di spuntini con obiettivi funzionali, ad esempio per favorire l’igiene orale, o a caratterizzazione gastronomica, solitamente somministrati come ricompensa o più semplicemente per tenere occupato l’animale (per esempio nella masticazione).
Per quanto riguarda gli alimenti per altri animali, la rilevazione nella sola GDO (Ipermercati, Supermercati e Libero Servizio Piccolo) mostra un calo del -1,6% a valore. Sullo stesso canale, prosegue il momento favorevole degli accessori (prodotti per l’igiene, giochi, guinzagli, cucce, ciotole, gabbie, voliere, acquari, tartarughiere e utensileria varia) con un +2,4% rispetto al 2011. Sono in particolare i prodotti per l’igiene dell’animale a trainare la crescita, segno del continuo interesse da parte dei proprietari per la salute e il benessere dei propri animali da compagnia. Le lettiere si mantengono più o meno stabili (-0,3%), anche se si segnala un forte aumento dei formati piccoli, sotto ai 5 kg, ancora bassi in quota.
Il contesto internazionale
Il mercato internazionale del pet food vale 94 miliardi di dollari, di cui 67 miliardi solo di alimenti per cani e gatti, che segnano una crescita del 2,5% rispetto al 2011.Anche il settore pet ha risentito, a livello globale, della crisi economica che ha colpito diverse aree. La crescita è trainata soprattutto dalle buone performance dei mercati
emergenti, mentre quelli più avanzati si mostrano stabili o in lieve crescita.
In Europa (considerando Italia, Francia, Germania, Regno Unito, Spagna, Olanda) le vendite a valore del petcare (definito come cibi per cani e gatti, cibi per altri animali e accessori) continuano a mostrarsi in crescita: +3,1% nell’anno 2012.
Il Rapporto Assalco si concentra poi sugli Stati Uniti, dove la spesa per prodotti pet ha raggiunto i 53,33 miliardi di dollari (oltre 40 miliardi di Euro). La spesa per il pet food è stata di quasi 20,64 miliardi di dollari.
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