Analisi » Il mercato mondiale del DIY vale 400 miliardi di euro
Il mercato mondiale del DIY vale 400 miliardi di euro
Il mercato mondiale del DIY vale quasi 400 miliardi di euro (per l'esattezza 399 miliardi): è quanto dichiara Fediyma, l'associazione europea dei produttori di DIY, che ha appena diffuso il proprio report 2014.
Il totale del mercato è quasi interamente rappresentato da Europa e Nord America, che ne detengono il 94% (375 miliardi di euro), anche se rappresentano solo il 22,7% della popolazione mondiale.
In particolare il Nord America, con 244,9 miliardi, rappresenta da solo oltre il 60%, mentre l'Europa (130 miliardi) vale il 32,6%. L'Asia e l'area del Pacifico, con 16 miliardi, rappresentano il 4% con la recente crescita di Giappone, Australia e Nuova Zelanda.
I retailer europei più attivi nell'apertura di punti vendita all'estero sono i tedeschi (837 punti vendita in 26 paesi) i francesi (661 sempre in 26 paesi) e gli inglesi (449 in 8 paesi); tra le possibili mete di espansione, il Sud America (in particolare il Brasile) sembra essere un potenziale punto d'approdo per i distributori europei. Di recente, inoltre, i dettaglianti francesi hanno cominciato un lavoro di franchising in Africa, in particolare in Marocco.
In Nord America, infine, consorzi come Do It Best, ACE Hardware, True Service e Orgill stanno investendo anche fuori confine, mentre il principali retailer continuano a concentrarsi in USA, Canada e Messico.
Il totale del mercato è quasi interamente rappresentato da Europa e Nord America, che ne detengono il 94% (375 miliardi di euro), anche se rappresentano solo il 22,7% della popolazione mondiale.
In particolare il Nord America, con 244,9 miliardi, rappresenta da solo oltre il 60%, mentre l'Europa (130 miliardi) vale il 32,6%. L'Asia e l'area del Pacifico, con 16 miliardi, rappresentano il 4% con la recente crescita di Giappone, Australia e Nuova Zelanda.
I retailer europei più attivi nell'apertura di punti vendita all'estero sono i tedeschi (837 punti vendita in 26 paesi) i francesi (661 sempre in 26 paesi) e gli inglesi (449 in 8 paesi); tra le possibili mete di espansione, il Sud America (in particolare il Brasile) sembra essere un potenziale punto d'approdo per i distributori europei. Di recente, inoltre, i dettaglianti francesi hanno cominciato un lavoro di franchising in Africa, in particolare in Marocco.
In Nord America, infine, consorzi come Do It Best, ACE Hardware, True Service e Orgill stanno investendo anche fuori confine, mentre il principali retailer continuano a concentrarsi in USA, Canada e Messico.
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