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Il fai da te in Europa: le tendenze del consumatore
È stata di recente pubblicata la seconda edizione (la prima era datata 2012) del rapporto europeo sulla ristrutturazione della casa firmato Kingfisher, il più grande gruppo di distribuzione di fai da te nel Vecchio Continente. Ben 17mila interviste, svolte in nove Paesi (Francia, Regno Unito, Irlanda, Polonia, Spagna, Russia, Romania, Turchia e Germania), per una fotografia generale a livello europeo sulle ultime tendenze del consumatore in tema di “abbellimento e miglioramento” della casa. Sono quattro i temi principali che emergono dallo studio condotto da Kingfisher.
1) Le case moderne stanno cambiando. Con l’evoluzione degli stili di vita, oltre al calo demografico, si sta molto più tra le quattro mura domestiche. Di conseguenza, si tende a creare spazi sempre più versatili che possano adattarsi alla vita moderna.
2) La crisi economica ancora persiste, ma dopo diversi anni si intravede qualche segnale positivo e di conseguenza la spesa per i lavori domestici torna a essere all’ordine del giorno.
3) L’aumento dei costi energetici ha fatto crescere la quota da investire in misure di risparmio energetico.
4) L’attitudine dei cittadini europei verso il fai da te e la loro capacità di intraprendere determinati lavori, varia enormemente da Paese a Paese. Ad esempio, i tedeschi sono i più propensi a intraprendere un importante lavoro strutturale, mentre in Turchia ci sono i bricoleur meno esperti. Gli inglesi contnuano a essere “i giardinieri d'Europa”, mentre i polacchi sono i più abili nell'installazione di un sistema di riscaldamento centralizzato.
1) Le case moderne stanno cambiando. Con l’evoluzione degli stili di vita, oltre al calo demografico, si sta molto più tra le quattro mura domestiche. Di conseguenza, si tende a creare spazi sempre più versatili che possano adattarsi alla vita moderna.
2) La crisi economica ancora persiste, ma dopo diversi anni si intravede qualche segnale positivo e di conseguenza la spesa per i lavori domestici torna a essere all’ordine del giorno.
3) L’aumento dei costi energetici ha fatto crescere la quota da investire in misure di risparmio energetico.
4) L’attitudine dei cittadini europei verso il fai da te e la loro capacità di intraprendere determinati lavori, varia enormemente da Paese a Paese. Ad esempio, i tedeschi sono i più propensi a intraprendere un importante lavoro strutturale, mentre in Turchia ci sono i bricoleur meno esperti. Gli inglesi contnuano a essere “i giardinieri d'Europa”, mentre i polacchi sono i più abili nell'installazione di un sistema di riscaldamento centralizzato.
I risultati principali dell’analisi
Le nostre famiglie stanno cambiando, quindi si trasformano anche le nostre case: il 77% degli intervistati vuole adattare la propria casa per mutate esigenze familiari (come l'arrivo di un figlio) o per tendenze moderne, come il lavorare da casa o il trascorrere sempre più il proprio tempo libero in casa. Oggi, quasi la metà (47%) delle persone ha, o vorrebbe, un ufficio in casa, e più di un quarto (27%) ha, o vorrebbe, una sala giochi. Gli interventi di miglioramento più desiderati (ma non sempre attuabili nella realtà…) sono: Piscine 28%; Camini 26%; Verande 23%; Vasche idromassaggio 22%. Più di due terzi degli europei (68%) sta facendo modifiche in casa per aumentarne il valore. Si tratta di un grande cambiamento dal 17% registrato nel 2012. Nei prossimi 12 mesi le priorità principali degli europei saranno Pittura e decorazione (40%); Giardinaggio (21%); Illuminazione (18%); Interventi di ristrutturazione in cucina (17%).La spesa per la casa
Gli europei sono più propensi a spendere per i miglioramenti della casa (47%) rispetto ad altre opzioni come ad esempio una macchina (29%) o una vacanza (44%). In media, gli europei stanno elaborando tre progetti nei prossimi 12 mesi, con la Russia che ha in programma il numero maggiore (4) e la Francia quello minore (2,2). Le prime cinque voci di spesa previste per la casa nel corso dei prossimi 12 mesi saranno pittura - decorazione (40%), interventi in giardino (21%) e illuminazione (18%), seguiti da una nuova cucina (17%) e arredamento in generale (18%). Interessante notare come l’acquisto di prodotti per la casa venga stabilito principalmente dal fattore prezzo (73%), seguito dalla qualità (56%).L’attitudine al DIY
I francesi e i tedeschi sono i re del fai da te d’Europa, con una quota elevata che afferma di essere in grado di affrontare grandi lavori come estensioni o importanti lavori idraulici. Quelli in Russia e Polonia sono anche molto abili - e sono l’ammaccatura più confi in Europa, quando si tratta di installare una nuova caldaia o un sistema di riscaldamento centralizzato. Ci sono alcune prove che suggeriscono che gli europei stanno diventando bricoleur migliori. Dal 2012, vi è stato un aumento significativo della quantità di persone che si sentono competenti in pittura e decorazione (63% nel 2012; 73% nel 2014); la competenza in lavori di isolamento è passata dal 10% nel 2012 al 18% nel 2014; per i lavori al pavimento è aumentata dal 24% al 33% e per le piastrelle dal 19% al 24%. La competenza e l’attitudine cala vistosamente quando si parla di lavori all’impianto elettrico (23%) e all’impianto idraulico (18%). In generale, le generazioni più anziane si sentono più portate rispetto a quelle più giovani, quando si tratta di eseguire lavori di fai da te; il 65% di coloro che sono oltre i 55 anni sono “giardinieri” competenti, rispetto al 46% della fascia 18-34 anni di età. Dato curioso, da tenere però ben presente: il 61% delle donne dichiara di sentirsi attratto da un partner che ha confidenza con i lavori manuali in casa.Approfondisci
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