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“GO further”: Telwin va avanti!
Come suggerisce il claim aziendale, Telwin va sempre avanti: in occasione del prestigioso traguardo dei 60 anni dalla fondazione, abbiamo intervistato Antonio e Stefano Spillere, grazie ai quali possiamo conoscere da vicino i passaggi fondamentali della storia dell’azienda e le ultime novità tra sviluppo, innovazione e sostenibilità.
Nata nel 1963, Telwin fin dai primi anni ha saputo innovare, con intuizioni giuste, affermandosi sul mercato come leader a livello mondiale. Proprio la parola “innovazione” continua a caratterizzare l’azienda vicentina a distanza di 60 anni.
Ne abbiamo parlato con il presidente Antonio Spillere e l’amministratore delegato Stefano Spillere: ecco cosa ci hanno raccontato.
MondoPratico: Sessanta anni di storia rappresentano un traguardo prestigioso per un’azienda che ha sempre fatto delle intuizioni sul mercato e dell’innovazione tecnologica i propri fiori all’occhiello: quali sono i passaggi fondamentali del cammino fin qui fatto da Telwin?
Antonio Spillere: La scintilla da cui tutto ha origine si accende pochi anni dopo la nascita dell’azienda. Nel 1963, infatti, mio padre Giovanni fonda Telitalia, che inizialmente produceva attrezzature per telecomunicazioni, trasformatori, impianti e materiale elettrico.
Poi avviene la svolta.
Intravediamo un’opportunità nell’espansione di un mercato, quello del semiprofessionale e del fai-da-te, ancora agli albori a livello internazionale, ma di cui si intuisce subito l’enorme potenziale.
È così che nasce FUTURA, la prima saldatrice ad elettrodo compatta al mondo pensata per l’utilizzo privato: fino a quel momento le saldatrici erano apparecchiature per lo più adibite a un uso professionale, ma la crescita del mercato del DIY ci ha messo di fronte ad una grande opportunità e sfida tecnologica.
FUTURA tiene fede alle aspettative e l’esposizione alla Fiera Campionaria di Milano del 1966 ne decreta il successo internazionale.
Dopo questo innovativo prodotto Telwin ha continuato ad espandere la propria gamma di prodotti sempre nell’ottica di differenziarsi sul mercato per soluzioni tecnologiche all’avanguardia e la qualità dei propri prodotti e servizi.
MondoPratico: L’intuito e la capacità di innovazione tecnologica vi hanno reso in pochissimo tempo i leader di mercato…
Antonio Spillere: Siamo stati i primi a crederci e, per un lungo periodo, anche gli unici. In questo modo abbiamo potuto espanderci in mercati vicini come Francia, Austria e Germania, andando poi a “conquistare” nel tempo Paesi ancora più lontani, e in quegli anni visti ancora come irraggiungibili, come gli Stati Uniti, dove siamo diventati il principale player del comparto.
L’innovazione, ieri come oggi, è il motore che guida la nostra azione quotidiana e trova riscontro in tutti gli ambiti aziendali.
MondoPratico: Se volessimo sintetizzare in pochi punti la forza e il valore di Telwin oggi?
Stefano Spillere: La nostra azienda produce tecnologia e, grazie al reparto di ricerca e sviluppo, riesce a fare innovazione per mantenere il proprio ruolo di leader mondiale nella saldatura. Ricordiamo che Telwin investe il 10% del proprio fatturato in R&D e ha un comparto di ricerca e sviluppo formato da oltre 30 professionisti impegnati per le diverse categorie di prodotto. Il risultato più concreto è una media di 30 nuovi prodotti all’anno che vanno ad arricchire e implementare il nostro catalogo, rendendolo sempre più completo ed aggiornato. Lo scorso anno abbiamo registrato
3 importanti brevetti internazionali che comprovano l’eccellente lavoro che quotidianamente svolgiamo nella nostra sede di Villaverla.
Telwin è inoltre sinonimo di eccellenza quando parliamo di servizio, logistica, consulenza, formazione e presenza capillare sul mercato con la nostra rete vendita.
MondoPratico: E oggi l’obiettivo di Telwin qual è?
Antonio Spillere: Oggi l’obiettivo primario è essere i leader in diversi segmenti di mercato: ferramenta, utensileria, specialisti in saldatura.
Lo facciamo con i nostri prodotti e brevetti, specializzando sempre più i nostri venditori e supportandoli, come accennavo prima, con i nostri corsi di formazione. Del resto la saldatura è diventata negli anni un comparto sempre più tecnologico e necessita sempre più di informazioni e di preparazione da parte di chi vende i prodotti all’utilizzatore. Il mercato si sta sempre più specializzando e ha bisogno di operatori, e mi riferisco in
questo caso proprio ai negozianti, sempre più preparati.
In tal senso, abbiamo creato il nostro Training Lab, il luogo dove viene trasferito il know-how che abbiamo raccolto nei nostri 60 anni “sul campo”.
MondoPratico: Le recenti modifiche al vostrologo, con l’eliminazione del professionista che salda, rappresentano una svolta anche per quanto riguarda la percezione di Telwin nel mercato…
Stefano Spillere: Esatto, aver eliminato l’omino che salda, simbolo riconosciuto in tutto il mondo, non è stato semplice, ma Telwin oggi è tanto altro, non solo saldatura, quindi era un passo che andava fatto.
Oggi, per i 60 anni, abbiamo trasformato il 60 in un GO (“andare”), un collegamento tra la nostra storia, il nostro know-how e la nostra attitudine a non fermarci mai. L’inserimento del FURTHER (“oltre”, “avanti”) segue la nostra mission aziendale: il futuro è il nostro obiettivo, un futuro concreto
però in cui il cambiamento è fatto di tecnologia applicata ai nostri prodotti.
MondoPratico: Negli ultimi tempi la sostenibilità è diventata sempre più un argomento di primaria importanza: in che modo Telwin lavora nel rispetto dell’ambiente?
Stefano Spillere: Per Telwin l’ambiente è sempre stata una risorsa preziosa. Basta entrare nella nostra azienda per rendersi conto della nostra sensibilità e attenzione nei confronti del verde, che viene vissuto come parte integrante dell’ambiente di lavoro.
Per abbattere il nostro impatto a livello di consumi energetici abbiamo installato nel 2020 un impianto fotovoltaico che copre il 70% del nostro fabbisogno totale. Il nostro impegno in questo ambito è stato formalizzato 2 anni fa con l’ottenimento della certificazione del management ambientale ISO 14001.
La sostenibilità non si limita a questo ma si spinge verso una progettazione e produzione consapevole dei nostri prodotti, secondo i principi dell’Ecodesign dell’economia circolare. Infatti quando un prodotto viene concepito viene pensato per ridurre al minimo il suo impatto ambientale complessivo.
In questo senso, a livello strategico, da diversi anni abbiamo eliminato dal catalogo una serie di prodotti elettromeccanici più energivori rispetto a quelli a tecnologia inverter.
Stiamo inoltre eliminando tutta la plastica e tutto il polistirolo dai nostri imballi, inserendo cartone riciclabile: non ci piace solo dichiarare cose “green”, a noi piace farle.
MondoPratico: Conosco la vostra azienda ormai da oltre 10 anni: ciò che mi ha sempre colpito di Telwin è la capacità di realizzare numeri da multinazionale, ma conservando un’anima da azienda famigliare, in virtù della presenza costante della vostra famiglia sempre in prima linea. È questo il segreto del vostro successo?
Antonio Spillere: Ti ringrazio innanzitutto per questa considerazione. A noi piace essere sempre presenti con la nostra forza vendite, con il parco fornitori e con tutti i nostri clienti: “Metterci la faccia” non è solo uno slogan ma è per noi un modus operandi che ci ha consentito, e che ancora ci consente, di essere protagonisti sul mercato dopo tanti anni.
Continueremo a lavorare in questo modo, perché per noi è la maniera più naturale, e anche l’unica che conosciamo, di approcciare il lavoro.
Nata nel 1963, Telwin fin dai primi anni ha saputo innovare, con intuizioni giuste, affermandosi sul mercato come leader a livello mondiale. Proprio la parola “innovazione” continua a caratterizzare l’azienda vicentina a distanza di 60 anni.
Ne abbiamo parlato con il presidente Antonio Spillere e l’amministratore delegato Stefano Spillere: ecco cosa ci hanno raccontato.
MondoPratico: Sessanta anni di storia rappresentano un traguardo prestigioso per un’azienda che ha sempre fatto delle intuizioni sul mercato e dell’innovazione tecnologica i propri fiori all’occhiello: quali sono i passaggi fondamentali del cammino fin qui fatto da Telwin?
Antonio Spillere: La scintilla da cui tutto ha origine si accende pochi anni dopo la nascita dell’azienda. Nel 1963, infatti, mio padre Giovanni fonda Telitalia, che inizialmente produceva attrezzature per telecomunicazioni, trasformatori, impianti e materiale elettrico.
Poi avviene la svolta.
Intravediamo un’opportunità nell’espansione di un mercato, quello del semiprofessionale e del fai-da-te, ancora agli albori a livello internazionale, ma di cui si intuisce subito l’enorme potenziale.
È così che nasce FUTURA, la prima saldatrice ad elettrodo compatta al mondo pensata per l’utilizzo privato: fino a quel momento le saldatrici erano apparecchiature per lo più adibite a un uso professionale, ma la crescita del mercato del DIY ci ha messo di fronte ad una grande opportunità e sfida tecnologica.
FUTURA tiene fede alle aspettative e l’esposizione alla Fiera Campionaria di Milano del 1966 ne decreta il successo internazionale.
Dopo questo innovativo prodotto Telwin ha continuato ad espandere la propria gamma di prodotti sempre nell’ottica di differenziarsi sul mercato per soluzioni tecnologiche all’avanguardia e la qualità dei propri prodotti e servizi.
MondoPratico: L’intuito e la capacità di innovazione tecnologica vi hanno reso in pochissimo tempo i leader di mercato…
Antonio Spillere: Siamo stati i primi a crederci e, per un lungo periodo, anche gli unici. In questo modo abbiamo potuto espanderci in mercati vicini come Francia, Austria e Germania, andando poi a “conquistare” nel tempo Paesi ancora più lontani, e in quegli anni visti ancora come irraggiungibili, come gli Stati Uniti, dove siamo diventati il principale player del comparto.
L’innovazione, ieri come oggi, è il motore che guida la nostra azione quotidiana e trova riscontro in tutti gli ambiti aziendali.
MondoPratico: Se volessimo sintetizzare in pochi punti la forza e il valore di Telwin oggi?
Stefano Spillere: La nostra azienda produce tecnologia e, grazie al reparto di ricerca e sviluppo, riesce a fare innovazione per mantenere il proprio ruolo di leader mondiale nella saldatura. Ricordiamo che Telwin investe il 10% del proprio fatturato in R&D e ha un comparto di ricerca e sviluppo formato da oltre 30 professionisti impegnati per le diverse categorie di prodotto. Il risultato più concreto è una media di 30 nuovi prodotti all’anno che vanno ad arricchire e implementare il nostro catalogo, rendendolo sempre più completo ed aggiornato. Lo scorso anno abbiamo registrato
3 importanti brevetti internazionali che comprovano l’eccellente lavoro che quotidianamente svolgiamo nella nostra sede di Villaverla.
Telwin è inoltre sinonimo di eccellenza quando parliamo di servizio, logistica, consulenza, formazione e presenza capillare sul mercato con la nostra rete vendita.
MondoPratico: E oggi l’obiettivo di Telwin qual è?
Antonio Spillere: Oggi l’obiettivo primario è essere i leader in diversi segmenti di mercato: ferramenta, utensileria, specialisti in saldatura.
Lo facciamo con i nostri prodotti e brevetti, specializzando sempre più i nostri venditori e supportandoli, come accennavo prima, con i nostri corsi di formazione. Del resto la saldatura è diventata negli anni un comparto sempre più tecnologico e necessita sempre più di informazioni e di preparazione da parte di chi vende i prodotti all’utilizzatore. Il mercato si sta sempre più specializzando e ha bisogno di operatori, e mi riferisco in
questo caso proprio ai negozianti, sempre più preparati.
In tal senso, abbiamo creato il nostro Training Lab, il luogo dove viene trasferito il know-how che abbiamo raccolto nei nostri 60 anni “sul campo”.
MondoPratico: Le recenti modifiche al vostrologo, con l’eliminazione del professionista che salda, rappresentano una svolta anche per quanto riguarda la percezione di Telwin nel mercato…
Stefano Spillere: Esatto, aver eliminato l’omino che salda, simbolo riconosciuto in tutto il mondo, non è stato semplice, ma Telwin oggi è tanto altro, non solo saldatura, quindi era un passo che andava fatto.
Oggi, per i 60 anni, abbiamo trasformato il 60 in un GO (“andare”), un collegamento tra la nostra storia, il nostro know-how e la nostra attitudine a non fermarci mai. L’inserimento del FURTHER (“oltre”, “avanti”) segue la nostra mission aziendale: il futuro è il nostro obiettivo, un futuro concreto
però in cui il cambiamento è fatto di tecnologia applicata ai nostri prodotti.
MondoPratico: Negli ultimi tempi la sostenibilità è diventata sempre più un argomento di primaria importanza: in che modo Telwin lavora nel rispetto dell’ambiente?
Stefano Spillere: Per Telwin l’ambiente è sempre stata una risorsa preziosa. Basta entrare nella nostra azienda per rendersi conto della nostra sensibilità e attenzione nei confronti del verde, che viene vissuto come parte integrante dell’ambiente di lavoro.
Per abbattere il nostro impatto a livello di consumi energetici abbiamo installato nel 2020 un impianto fotovoltaico che copre il 70% del nostro fabbisogno totale. Il nostro impegno in questo ambito è stato formalizzato 2 anni fa con l’ottenimento della certificazione del management ambientale ISO 14001.
La sostenibilità non si limita a questo ma si spinge verso una progettazione e produzione consapevole dei nostri prodotti, secondo i principi dell’Ecodesign dell’economia circolare. Infatti quando un prodotto viene concepito viene pensato per ridurre al minimo il suo impatto ambientale complessivo.
In questo senso, a livello strategico, da diversi anni abbiamo eliminato dal catalogo una serie di prodotti elettromeccanici più energivori rispetto a quelli a tecnologia inverter.
Stiamo inoltre eliminando tutta la plastica e tutto il polistirolo dai nostri imballi, inserendo cartone riciclabile: non ci piace solo dichiarare cose “green”, a noi piace farle.
MondoPratico: Conosco la vostra azienda ormai da oltre 10 anni: ciò che mi ha sempre colpito di Telwin è la capacità di realizzare numeri da multinazionale, ma conservando un’anima da azienda famigliare, in virtù della presenza costante della vostra famiglia sempre in prima linea. È questo il segreto del vostro successo?
Antonio Spillere: Ti ringrazio innanzitutto per questa considerazione. A noi piace essere sempre presenti con la nostra forza vendite, con il parco fornitori e con tutti i nostri clienti: “Metterci la faccia” non è solo uno slogan ma è per noi un modus operandi che ci ha consentito, e che ancora ci consente, di essere protagonisti sul mercato dopo tanti anni.
Continueremo a lavorare in questo modo, perché per noi è la maniera più naturale, e anche l’unica che conosciamo, di approcciare il lavoro.