Interviste » Organizzazione Orlandelli: 40 anni da Mantova a Dubai
Organizzazione Orlandelli: 40 anni da Mantova a Dubai
È un periodo speciale per Marco Orlandelli: è stato eletto alla presidenza di Myplant & Garden e MADE4DIY, mentre la sua Organizzazione Orlandelli esporta il 65% del giro d’affari con sedi negli Usa e a Dubai. Lo abbiamo incontrato per scoprire la sua visione del mercato.
Quest’anno Organizzazione Orlandelli festeggia il suo 40° anniversario, ma la famiglia Orlandelli opera nel mondo della floricoltura da sette generazioni.
Ugo Orlandelli è uno dei pionieri del “garden center” in Italia e già negli anni Ottanta diede vita a Valle di Fiori, ancora oggi uno dei centri giardinaggio italiani più grandi con 22.000 mq di esposizione e 180.000 mq di produzione. Cogliendo le potenzialità di questo nuovo canale distributivo, fondò nel 1983 la società di servizi Organizzazione Orlandelli specializzata nella realizzazione di strutture espositive ad hoc per i garden center e la vendita di piante e fiori, che ha subito conquistato l’interesse dei retailer europei.
Marco Orlandelli ha raccolto il testimone del padre Ugo alla guida di Organizzazione Orlandelli riuscendo a confermare la stessa determinazione ed ereditandone lo stesso intuito e capacità di aggregazione.
Negli ultimi mesi ha fatto parlare di sé per aver assunto due importanti “presidenze”. A giugno 2022 ha infatti sostituito Gianpietro D’Adda alla presidenza del Consorzio Myplant & Garden che controlla l’omonima fiera milanese dalla sua nascita nel 2015. Mentre il 20 gennaio è stato nominato presidente del Consorzio MADE4DIY, fondato nel 2013 e composto da imprese specializzate nel bricolage e nel giardinaggio.
Per parlare dei suoi prossimi obiettivi e analizzare lo stato di salute dei garden center italiani abbiamo incontrato Marco Orlandelli, Ceo di
Organizzazione Orlandelli.
MondoPratico: Due presidenze importanti nell’arco di sei mesi: da “giovane promessa” sei diventato una “promessa mantenuta”?
Marco Orlandelli: In entrambi i casi sono socio fondatore e sono due progetti nati nello stesso periodo pur essendo molto diversi.
Myplant è arrivato in un momento in cui c’era un po’ di difficoltà nel mercato florovivaistico e c’era una situazione fieristica in Italia che non ci dava la possibilità di mostrare il poco e il tanto di buono che c’era nella produzione italiana. Quindi da un momento di difficoltà di mercato, come è già successo nella storia, ne è uscito qualcosa di buono. Diversa la storia di MADE4DIY. Il momento era abbastanza favorevole per creare un consorzio che rappresentasse i produttori italiani di beni per la grande distribuzione.
Negli altri paesi europei c’erano già associazioni di produttori che si incontravano nei Global Summit organizzati da Edra e Hima. Quando è nata MADE4DIY il momento era propizio e il mercato della grande distribuzione era effervescente: c’era l’esigenza di promuovere il made in Italy. In entrambi i casi mi sembra sia venuto fuori qualcosa di buono!
MondoPratico: In Made4diy sei affiancato alla vice presidenza da Andrea Marchini di Ipierre, un’altra azienda specializzata nel gardening…
Marco Orlandelli: Non ti nascondo che il primo compito della mia presidenza sarà mantenere le giuste attenzioni tra brico e garden. MADE4DIY ha 45 iscritti e 25 si occupano di gardening: quindi oltre la metà delle aziende consorziate. Però è anche una conseguenza del mercato: il mondo del gardening è sempre più importante all’interno della grande distribuzione specializzata.
A livello europeo non usano più il termine “diy” (far da sé) ma “home improvement”. Il tema della casa sta diventando sempre più importante per il consumatore e riguarda anche l’outdoor, dai mobili ai barbecue e ovviamente alle piante. Senza piante non è un giardino.
MondoPratico: Made4diy compie 10 anni, possiamo tracciare un bilancio?
Marco Orlandelli: La premessa è che se fai parte del Consorzio devi partecipare: è una realtà nata per creare network, se non sei presente alla fine diventa solo un costo anziché una opportunità. Già organizziamo webinar e incontri con esperti e potenziali clienti e nella mia presidenza mi piacerebbe migliorare i rapporti con gli uffici istituzionali.
Quindi con Ice, Sace e Camere di Commercio. Abbiamo uffici Ice sparsi per il mondo con una professionalità enorme e una disponibilità soprattutto nei confronti dei consorzi, perché con il minimo sforzo riescono a dare beneficio a più aziende. Collaboro da più di vent’anni con gli uffici Ice, da quando ero nel consiglio di Confindustria e ho sempre trovato persone molto attive e utili. Per promuovere le esportazioni Made4diy organizza
collettive sia in Italia sia all’estero: quest’anno abbiamo partecipato all’Hardware Show di Las Vegas e torneremo nel 2024. A luglio andremo in America a visitare la fiera Cultivate a Columbus in Ohio con transfer a Cleveland per visitare la catena di garden center Petitti.
MondoPratico: Parliamo della tua presidenza al Consorzio Myplant & Garden, che viene dopo quella di Gianpietro D’Adda che ha curato la fondazione: proseguirai nella continuità?
Marco Orlandelli: Gianpietro D’Adda è stato grande a curare la presidenza per i primi due mandati. Ha fatto un lavoro eccellente e fare meglio sarà un bell’impegno. Però c’è tanto da fare: con Valeria Randazzo (exhibition manager di Myplant – ndr) vogliamo tornare a lavorare a stretto contatto. Il coinvolgimento da parte delle aziende consorziate deve tradursi in uno stimolo per portare in fiera altre aziende. -Quindi ripartiremo con gli incontri nei vari distretti: in Sicilia, in Lazio, in Puglia, probabilmente anche in Lombardia.
Per cercare di divulgare cosa è Myplant & Garden sia agli espositori sia ai visitatori. Oggi Myplant & Garden è la fiera nazionale più riconosciuta
e anche a livello internazionale sta conquistando sempre più importanza. Però mancano ancora tanti floricoltori italiani e tanti comparti del florovivaismo.
MondoPratico: Nel 2023 Organizzazione Orlandelli festeggia 40 anni. Come siete cambiati in questi anni?
Marco Orlandelli: 40 anni sono un traguardo importante e ci siamo regalati una sede nuova: non siamo più a Canicossa ma alle porte di Mantova, a meno di un km dal garden center Valle dei Fiori.
Stiamo crescendo perché fortunatamente abbiamo intuito che anche il mercato internazionale aveva necessità di qualcuno che proponesse soluzioni espositive innovative, diverse dal solito carrello o bancale per esporre piante e fiori. Oggi fatturiamo più del 65% all’estero, abbiamo un ufficio a Jacksonville in Florida e un ufficio di rappresentanza a Dubai.
MondoPratico: Come mai a Dubai?
Marco Orlandelli: Abbiamo deciso di investire anche in quel mercato perché pensiamo che ci sarà un grossissimo sviluppo. Più della parte grower che della parte retail, ma comunque anche la parte retail può avere uno sviluppo in tutta l’area.
L’ufficio di Dubai copre anche l’Arabia Saudita e il Qatar. Tutti paesi che oggi hanno una produzione orticola che soddisfa solo il 5% del loro fabbisogno. Il governo del Qatar ha deciso che entro il 2030 avrà più del 50% di fabbisogno orticolo coltivato in patria. Stanno facendo ingenti investimenti e noi siamo presenti con due divisioni, Orlandelli for Growers e Orlandelli for Retailers, per offrire una lettura chiara del nostro programma di prodotti. Le nuove soluzioni con luci led, su cui lavoriamo da due anni, ci stanno dando grossissime soddisfazioni.
Portiamo innovazione con soluzioni chiare e convincenti: è per questo che stiamo crescendo. Dal 2010 abbiamo creato un reparto dedicato alla ricerca e all’innovazione ed è un impegno che alla fine il mercato ci riconosce.
MondoPratico: La tua azienda è rinomata per la collaborazione con garden center e centri brico di grandi dimensioni. Nel classico negozio di ferramenta, però, c’è spesso un evidente problema di spazi che limita l’esposizione: in che modo si riesce a organizzare un progetto anche in punti vendita simili?
Marco Orlandelli: La domanda di piante e fiori è in costante aumento e se il posizionamento del punto vendita è favorevole per prossimità,
mancanza di concorrenza o altro, sarebbe consigliabile fare quantomeno un test per vedere la risposta della clientela. Se è positiva, è possibile ottimizzare al massimo gli spazi espositivi a disposizione usufruendo di uno studio accurato del layout e dell’assortimento.
Ti faccio un esempio: se il negozio è posizionato dove le abitazioni sono in prevalenza condomini, l’offerta la baso su piante da appartamento
o da balcone di dimensioni medio piccole mixando piante verdi, piante grasse ed un po’ di piante fiorite.
Quest’anno abbiamo lanciato la luce a LED COMBO, studiata in modo specifico per il mantenimento delle piante in quelle strutture che non godono di un tetto a serra. Funziona come se fosse un brachizzante; questa luce a LED è infatti caratterizzata dal fatto che mantiene le piante rallentandone la crescita e la fioritura.
Ultima cosa che mi viene da consigliare, dare continuità di prodotto per tutto l’anno ed evitare esposizioni mordi e fuggi: demotivano il cliente e, a lungo andare, anche il punto vendita.
MondoPratico: Il periodo della pandemia (e anche i mesi successivi) ha fatto registrare numeri record per la ferramenta e il fai da te in generale: credi che si sia trattato di una “moda” forzata e quindi passeggera, o che nei prossimi anni il settore potrà ancora godere di questa riscoperta voglia di casa e di giardino?
Marco Orlandelli: Confermo che anche il giardinaggio rientra tra i settori che hanno beneficiato del lockdown. Una parte di quei nuovi clienti è già stata persa, inevitabile. Sono rimasti molti clienti che hanno trovato nuove passioni e sono convinto che altri, avendo provato il piacere di fare
giardinaggio fai da te, torneranno a dedicarsi al proprio balcone o giardino. Molto dipenderà dall’offerta, sia in termini quantitativi che qualitativi.
MondoPratico: La tua azienda lavora tanto all’estero: quali sono i mercati in cui, a oggi, state realizzando le migliori performances?
Marco Orlandelli: Durante il periodo della pandemia abbiamo lavorato bene ovunque. Oggi in Europa vediamo crescere la qualità della domanda da parte di clienti in Spagna, Francia, Svizzera e non solo. Anche l’Italia non è da meno, così come il Middle Est e gli Stati Uniti. Le nuove proposte
di arredamento in legno piacciono molto e nuovi clienti ci contattano proprio per rinnovare i punti vendita in questa direzione.
Quest’anno Organizzazione Orlandelli festeggia il suo 40° anniversario, ma la famiglia Orlandelli opera nel mondo della floricoltura da sette generazioni.
Ugo Orlandelli è uno dei pionieri del “garden center” in Italia e già negli anni Ottanta diede vita a Valle di Fiori, ancora oggi uno dei centri giardinaggio italiani più grandi con 22.000 mq di esposizione e 180.000 mq di produzione. Cogliendo le potenzialità di questo nuovo canale distributivo, fondò nel 1983 la società di servizi Organizzazione Orlandelli specializzata nella realizzazione di strutture espositive ad hoc per i garden center e la vendita di piante e fiori, che ha subito conquistato l’interesse dei retailer europei.
Marco Orlandelli ha raccolto il testimone del padre Ugo alla guida di Organizzazione Orlandelli riuscendo a confermare la stessa determinazione ed ereditandone lo stesso intuito e capacità di aggregazione.
Negli ultimi mesi ha fatto parlare di sé per aver assunto due importanti “presidenze”. A giugno 2022 ha infatti sostituito Gianpietro D’Adda alla presidenza del Consorzio Myplant & Garden che controlla l’omonima fiera milanese dalla sua nascita nel 2015. Mentre il 20 gennaio è stato nominato presidente del Consorzio MADE4DIY, fondato nel 2013 e composto da imprese specializzate nel bricolage e nel giardinaggio.
Per parlare dei suoi prossimi obiettivi e analizzare lo stato di salute dei garden center italiani abbiamo incontrato Marco Orlandelli, Ceo di
Organizzazione Orlandelli.
MondoPratico: Due presidenze importanti nell’arco di sei mesi: da “giovane promessa” sei diventato una “promessa mantenuta”?
Marco Orlandelli: In entrambi i casi sono socio fondatore e sono due progetti nati nello stesso periodo pur essendo molto diversi.
Myplant è arrivato in un momento in cui c’era un po’ di difficoltà nel mercato florovivaistico e c’era una situazione fieristica in Italia che non ci dava la possibilità di mostrare il poco e il tanto di buono che c’era nella produzione italiana. Quindi da un momento di difficoltà di mercato, come è già successo nella storia, ne è uscito qualcosa di buono. Diversa la storia di MADE4DIY. Il momento era abbastanza favorevole per creare un consorzio che rappresentasse i produttori italiani di beni per la grande distribuzione.
Negli altri paesi europei c’erano già associazioni di produttori che si incontravano nei Global Summit organizzati da Edra e Hima. Quando è nata MADE4DIY il momento era propizio e il mercato della grande distribuzione era effervescente: c’era l’esigenza di promuovere il made in Italy. In entrambi i casi mi sembra sia venuto fuori qualcosa di buono!
MondoPratico: In Made4diy sei affiancato alla vice presidenza da Andrea Marchini di Ipierre, un’altra azienda specializzata nel gardening…
Marco Orlandelli: Non ti nascondo che il primo compito della mia presidenza sarà mantenere le giuste attenzioni tra brico e garden. MADE4DIY ha 45 iscritti e 25 si occupano di gardening: quindi oltre la metà delle aziende consorziate. Però è anche una conseguenza del mercato: il mondo del gardening è sempre più importante all’interno della grande distribuzione specializzata.
A livello europeo non usano più il termine “diy” (far da sé) ma “home improvement”. Il tema della casa sta diventando sempre più importante per il consumatore e riguarda anche l’outdoor, dai mobili ai barbecue e ovviamente alle piante. Senza piante non è un giardino.
MondoPratico: Made4diy compie 10 anni, possiamo tracciare un bilancio?
Marco Orlandelli: La premessa è che se fai parte del Consorzio devi partecipare: è una realtà nata per creare network, se non sei presente alla fine diventa solo un costo anziché una opportunità. Già organizziamo webinar e incontri con esperti e potenziali clienti e nella mia presidenza mi piacerebbe migliorare i rapporti con gli uffici istituzionali.
Quindi con Ice, Sace e Camere di Commercio. Abbiamo uffici Ice sparsi per il mondo con una professionalità enorme e una disponibilità soprattutto nei confronti dei consorzi, perché con il minimo sforzo riescono a dare beneficio a più aziende. Collaboro da più di vent’anni con gli uffici Ice, da quando ero nel consiglio di Confindustria e ho sempre trovato persone molto attive e utili. Per promuovere le esportazioni Made4diy organizza
collettive sia in Italia sia all’estero: quest’anno abbiamo partecipato all’Hardware Show di Las Vegas e torneremo nel 2024. A luglio andremo in America a visitare la fiera Cultivate a Columbus in Ohio con transfer a Cleveland per visitare la catena di garden center Petitti.
MondoPratico: Parliamo della tua presidenza al Consorzio Myplant & Garden, che viene dopo quella di Gianpietro D’Adda che ha curato la fondazione: proseguirai nella continuità?
Marco Orlandelli: Gianpietro D’Adda è stato grande a curare la presidenza per i primi due mandati. Ha fatto un lavoro eccellente e fare meglio sarà un bell’impegno. Però c’è tanto da fare: con Valeria Randazzo (exhibition manager di Myplant – ndr) vogliamo tornare a lavorare a stretto contatto. Il coinvolgimento da parte delle aziende consorziate deve tradursi in uno stimolo per portare in fiera altre aziende. -Quindi ripartiremo con gli incontri nei vari distretti: in Sicilia, in Lazio, in Puglia, probabilmente anche in Lombardia.
Per cercare di divulgare cosa è Myplant & Garden sia agli espositori sia ai visitatori. Oggi Myplant & Garden è la fiera nazionale più riconosciuta
e anche a livello internazionale sta conquistando sempre più importanza. Però mancano ancora tanti floricoltori italiani e tanti comparti del florovivaismo.
MondoPratico: Nel 2023 Organizzazione Orlandelli festeggia 40 anni. Come siete cambiati in questi anni?
Marco Orlandelli: 40 anni sono un traguardo importante e ci siamo regalati una sede nuova: non siamo più a Canicossa ma alle porte di Mantova, a meno di un km dal garden center Valle dei Fiori.
Stiamo crescendo perché fortunatamente abbiamo intuito che anche il mercato internazionale aveva necessità di qualcuno che proponesse soluzioni espositive innovative, diverse dal solito carrello o bancale per esporre piante e fiori. Oggi fatturiamo più del 65% all’estero, abbiamo un ufficio a Jacksonville in Florida e un ufficio di rappresentanza a Dubai.
MondoPratico: Come mai a Dubai?
Marco Orlandelli: Abbiamo deciso di investire anche in quel mercato perché pensiamo che ci sarà un grossissimo sviluppo. Più della parte grower che della parte retail, ma comunque anche la parte retail può avere uno sviluppo in tutta l’area.
L’ufficio di Dubai copre anche l’Arabia Saudita e il Qatar. Tutti paesi che oggi hanno una produzione orticola che soddisfa solo il 5% del loro fabbisogno. Il governo del Qatar ha deciso che entro il 2030 avrà più del 50% di fabbisogno orticolo coltivato in patria. Stanno facendo ingenti investimenti e noi siamo presenti con due divisioni, Orlandelli for Growers e Orlandelli for Retailers, per offrire una lettura chiara del nostro programma di prodotti. Le nuove soluzioni con luci led, su cui lavoriamo da due anni, ci stanno dando grossissime soddisfazioni.
Portiamo innovazione con soluzioni chiare e convincenti: è per questo che stiamo crescendo. Dal 2010 abbiamo creato un reparto dedicato alla ricerca e all’innovazione ed è un impegno che alla fine il mercato ci riconosce.
MondoPratico: La tua azienda è rinomata per la collaborazione con garden center e centri brico di grandi dimensioni. Nel classico negozio di ferramenta, però, c’è spesso un evidente problema di spazi che limita l’esposizione: in che modo si riesce a organizzare un progetto anche in punti vendita simili?
Marco Orlandelli: La domanda di piante e fiori è in costante aumento e se il posizionamento del punto vendita è favorevole per prossimità,
mancanza di concorrenza o altro, sarebbe consigliabile fare quantomeno un test per vedere la risposta della clientela. Se è positiva, è possibile ottimizzare al massimo gli spazi espositivi a disposizione usufruendo di uno studio accurato del layout e dell’assortimento.
Ti faccio un esempio: se il negozio è posizionato dove le abitazioni sono in prevalenza condomini, l’offerta la baso su piante da appartamento
o da balcone di dimensioni medio piccole mixando piante verdi, piante grasse ed un po’ di piante fiorite.
Quest’anno abbiamo lanciato la luce a LED COMBO, studiata in modo specifico per il mantenimento delle piante in quelle strutture che non godono di un tetto a serra. Funziona come se fosse un brachizzante; questa luce a LED è infatti caratterizzata dal fatto che mantiene le piante rallentandone la crescita e la fioritura.
Ultima cosa che mi viene da consigliare, dare continuità di prodotto per tutto l’anno ed evitare esposizioni mordi e fuggi: demotivano il cliente e, a lungo andare, anche il punto vendita.
MondoPratico: Il periodo della pandemia (e anche i mesi successivi) ha fatto registrare numeri record per la ferramenta e il fai da te in generale: credi che si sia trattato di una “moda” forzata e quindi passeggera, o che nei prossimi anni il settore potrà ancora godere di questa riscoperta voglia di casa e di giardino?
Marco Orlandelli: Confermo che anche il giardinaggio rientra tra i settori che hanno beneficiato del lockdown. Una parte di quei nuovi clienti è già stata persa, inevitabile. Sono rimasti molti clienti che hanno trovato nuove passioni e sono convinto che altri, avendo provato il piacere di fare
giardinaggio fai da te, torneranno a dedicarsi al proprio balcone o giardino. Molto dipenderà dall’offerta, sia in termini quantitativi che qualitativi.
MondoPratico: La tua azienda lavora tanto all’estero: quali sono i mercati in cui, a oggi, state realizzando le migliori performances?
Marco Orlandelli: Durante il periodo della pandemia abbiamo lavorato bene ovunque. Oggi in Europa vediamo crescere la qualità della domanda da parte di clienti in Spagna, Francia, Svizzera e non solo. Anche l’Italia non è da meno, così come il Middle Est e gli Stati Uniti. Le nuove proposte
di arredamento in legno piacciono molto e nuovi clienti ci contattano proprio per rinnovare i punti vendita in questa direzione.
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