Interviste » Dedi: “un inizio avventuroso”
Dedi: “un inizio avventuroso”
Così Ettore Ferrario definisce i primi anni di Dedi, distributore italiano dei vasi Lechuza. Una realtà agli albori, che già dimostra risultati importanti e una crescita esponenziale.
Presenti in 50 paesi nel mondo, i vasi tedeschi Lechuza sono distribuiti in Italia da Dedi , azienda a conduzione familiare nata nel 2005 dalla passione per il verde della sua titolare Marisa Benvegnù Ferrario. Dagli uffici di Magnago, in provincia di Milano, Dedi presidia tutta l'Italia e diffonde la 'cultura' dei vasi in polypropylene verniciato dotati di sistema di autoirrigazione e riconosciuti a livello internazionale per la loro qualità.
Un compito ambizioso che, fin dagli esordi, ha dato risultati positivi. Forse è proprio l'entusiasmo la ricetta segreta che ha permesso a Dedi di rinnovarsi e assumere un atteggiamento propositivo anche in un mercato colpito dalla crisi.
Per saperne di più abbiamo incontrato Ettore Ferrario, responsabile commerciale di Dedi.
MondoPratico: Da cosa nasce la storia di Dedi?
Ettore Ferrario: La storia di Dedi nasce da una grande passione per il verde. Marisa Ferrario intraprende la sua attività di progettista del verde nel 1995: un'attività che la porta nel 2004 in Germania alla fiera Gafa di Colonia. È lì che conosce Matthias Schubert, general sales manager di Lechuza, che presto decide di affidarle la distribuzione per l'Italia del marchio Lechuza. Da quel momento inizia una sfida: far conoscere in Italia un prodotto mai visto prima. Una sfida che continua ancora oggi, anche se la distribuzione del marchio sta diventando via via più capillare, come dimostra la necessità di dotarsi di una nuova e più ampia sede.
MondoPratico: Come nascono i prodotti Lechuza?
Ettore Ferrario: Lechuza è un marchio giovane nato alla fine degli anni '90 da una branca del Gruppo Brandstätter. Il Gruppo, fondato circa 40 anni fa dal genio di Horst Brandstätter, è riconosciuto a livello mondiale per aver inventato i Playmobil, giocattoli che ancora oggi sono tra i preferiti dei più piccoli e non. L'idea del marchio Lechuza nacque quando Brandstätter, mosso dalla sua passione per il verde, ricercò senza esito vasi robusti e al contempo eleganti con un sistema di autoirrigazione personale.
È stato proprio il know how nella lavorazione delle materie plastiche e la disponibilità di mezzi e risorse a permettere al gruppo di creare una gamma vasi dal design moderno unito a un sistema di irrigazione ottimale che necessita di una manutenzione minima.
MondoPratico: Come riassumerebbe i punti di forza della proposta Lechuza?
Ettore Ferrario: Partendo dall'idea che il verde rilassa e crea un ambiente sano, i vasi Lechuza abbinati alle piante giuste mettono a proprio agio e creano un'atmosfera estremamente gradevole.
I materiali e la tecnologia con cui vengono realizzati sono di ottima qualità. Le piante richiedono una manutenzione limitata e, nonostante i vasi siano anche di grandi dimensioni, sono molto leggeri e consentono facili spostamenti. Il design è moderno e adatto ad ambienti di ogni tipo dal privato al pubblico (settore alberghiero, ristorazione, musei). Non dimentichiamoci, inoltre, che il sistema di auto-irrigazione consente di gestire in modo corretto il fabbisogno idrico della pianta, permettendo anche un notevole risparmio di tempo.
La politica Lechuza prevede un mantenimento nel tempo della gamma tenendo a catalogo per diversi anni i vasi che costituiscono la collezione Premium dando modo, a chi arreda ampi spazi, di ritrovare lo stesso prodotto nel tempo.
Questo è sinonimo di serietà e rigore: non vogliamo solo vendere vasi, vogliamo soprattutto garantire un servizio al nostro cliente, renderlo pienamente soddisfatto del suo acquisto.
Allo stesso tempo ogni anno vengono presentati nuovi colore e nuove forme: nel 2009 è nata la gamma Trend, caratterizzata da colori vivaci e finiture innovative.
MondoPratico: Come vede l'evoluzione del mercato del vaso in Italia?
Ettore Ferrario: Per quanto riguarda i nostri vasi abbiamo ancora tutto un mercato da conquistare. Essendo un'azienda giovane e dinamica, Dedi è riuscita ad affrontare la crisi in modo propositivo, andando a esplorare l'Italia intera. Il nostro mercato, a differenza di altri, non è saturo e lo dimostrano i contatti che abbiamo instaurato ultimamente, soprattutto durante le fiere.
MondoPratico: Come dovrebbero interpretare il mercato i garden center?
Ettore Ferrario: Il garden si deve necessariamente qualificare e offrire al consumatore un plus che i centri commerciali non offrono. Talvolta gli addetti dei centri giardinaggio non sono specializzati: per questo motivo nascono le battaglie di prezzo, che i garden center non dovrebbero neanche intraprendere.
Inoltre, ritengo di fondamentale importanza che il garden center si focalizzi sulle piante: esporre e vendere le piante e i prodotti per la loro cura, conoscere il verde, saper consigliare il consumatore sono condizioni imprescindibili per rendere il garden center un punto di riferimento per gli amanti del verde.
MondoPratico: Avete esposto al Flormart e al Sun: quali sono i vostri prossimi appuntamenti?
Ettore Ferrario: Le fiere rappresentano per noi una grande oppurtunità, sono il terreno ideale per proporci e sviluppare nuovi contatti. Fin dalla nascita, Dedi ha posto in primo piano il ruolo delle fiere. Quest'anno abbiamo partecipato a 4 manifestazioni: Ambiente, Flormart, Sun e Host. Quindi non solo fiere di giardinaggio, ma anche contract, arredamento e ospitalità. Con Flormart e Sun abbiamo registrato riscontri decisamente positivi.
MondoPratico: Avete pensato a delle soluzioni espositive destinate ai garden center?
Ettore Ferrario: Visto che trattiamo il sistema di autoirrigazione, è importante fornire al consumatore finale le informazioni necessarie per far comprendere il prodotto. Stiamo realizzando dei corner dedicati, in cui verranno collocate immagini, foto, cataloghi, brochure e filmati.
Il nostro catalogo ha il merito di riportare oltre al modello del vaso il nome botanico della pianta con la quale viene presentato: una soluzione che consente al garden center e al consumatore di riproporre lo stesso abbinamento presente nel catalogo e, soprattutto per i consumatori, l'opportunità di imparare a conoscere le piante e avere degli input per la creazione del proprio arredo verde.
Inoltre sul nostro sito internet è disponibile un video che spiega con semplicità come utilizzare in maniera ottimale il sistema di autoirrigazione Lechuza.
Presenti in 50 paesi nel mondo, i vasi tedeschi Lechuza sono distribuiti in Italia da Dedi , azienda a conduzione familiare nata nel 2005 dalla passione per il verde della sua titolare Marisa Benvegnù Ferrario. Dagli uffici di Magnago, in provincia di Milano, Dedi presidia tutta l'Italia e diffonde la 'cultura' dei vasi in polypropylene verniciato dotati di sistema di autoirrigazione e riconosciuti a livello internazionale per la loro qualità.
Un compito ambizioso che, fin dagli esordi, ha dato risultati positivi. Forse è proprio l'entusiasmo la ricetta segreta che ha permesso a Dedi di rinnovarsi e assumere un atteggiamento propositivo anche in un mercato colpito dalla crisi.
Per saperne di più abbiamo incontrato Ettore Ferrario, responsabile commerciale di Dedi.
DAI PLAYMOBIL AI VASI
MondoPratico: Da cosa nasce la storia di Dedi?
Ettore Ferrario: La storia di Dedi nasce da una grande passione per il verde. Marisa Ferrario intraprende la sua attività di progettista del verde nel 1995: un'attività che la porta nel 2004 in Germania alla fiera Gafa di Colonia. È lì che conosce Matthias Schubert, general sales manager di Lechuza, che presto decide di affidarle la distribuzione per l'Italia del marchio Lechuza. Da quel momento inizia una sfida: far conoscere in Italia un prodotto mai visto prima. Una sfida che continua ancora oggi, anche se la distribuzione del marchio sta diventando via via più capillare, come dimostra la necessità di dotarsi di una nuova e più ampia sede.
MondoPratico: Come nascono i prodotti Lechuza?
Ettore Ferrario: Lechuza è un marchio giovane nato alla fine degli anni '90 da una branca del Gruppo Brandstätter. Il Gruppo, fondato circa 40 anni fa dal genio di Horst Brandstätter, è riconosciuto a livello mondiale per aver inventato i Playmobil, giocattoli che ancora oggi sono tra i preferiti dei più piccoli e non. L'idea del marchio Lechuza nacque quando Brandstätter, mosso dalla sua passione per il verde, ricercò senza esito vasi robusti e al contempo eleganti con un sistema di autoirrigazione personale.
È stato proprio il know how nella lavorazione delle materie plastiche e la disponibilità di mezzi e risorse a permettere al gruppo di creare una gamma vasi dal design moderno unito a un sistema di irrigazione ottimale che necessita di una manutenzione minima.
MondoPratico: Come riassumerebbe i punti di forza della proposta Lechuza?
Ettore Ferrario: Partendo dall'idea che il verde rilassa e crea un ambiente sano, i vasi Lechuza abbinati alle piante giuste mettono a proprio agio e creano un'atmosfera estremamente gradevole.
I materiali e la tecnologia con cui vengono realizzati sono di ottima qualità. Le piante richiedono una manutenzione limitata e, nonostante i vasi siano anche di grandi dimensioni, sono molto leggeri e consentono facili spostamenti. Il design è moderno e adatto ad ambienti di ogni tipo dal privato al pubblico (settore alberghiero, ristorazione, musei). Non dimentichiamoci, inoltre, che il sistema di auto-irrigazione consente di gestire in modo corretto il fabbisogno idrico della pianta, permettendo anche un notevole risparmio di tempo.
La politica Lechuza prevede un mantenimento nel tempo della gamma tenendo a catalogo per diversi anni i vasi che costituiscono la collezione Premium dando modo, a chi arreda ampi spazi, di ritrovare lo stesso prodotto nel tempo.
Questo è sinonimo di serietà e rigore: non vogliamo solo vendere vasi, vogliamo soprattutto garantire un servizio al nostro cliente, renderlo pienamente soddisfatto del suo acquisto.
Allo stesso tempo ogni anno vengono presentati nuovi colore e nuove forme: nel 2009 è nata la gamma Trend, caratterizzata da colori vivaci e finiture innovative.
MondoPratico: Come vede l'evoluzione del mercato del vaso in Italia?
Ettore Ferrario: Per quanto riguarda i nostri vasi abbiamo ancora tutto un mercato da conquistare. Essendo un'azienda giovane e dinamica, Dedi è riuscita ad affrontare la crisi in modo propositivo, andando a esplorare l'Italia intera. Il nostro mercato, a differenza di altri, non è saturo e lo dimostrano i contatti che abbiamo instaurato ultimamente, soprattutto durante le fiere.
MondoPratico: Come dovrebbero interpretare il mercato i garden center?
Ettore Ferrario: Il garden si deve necessariamente qualificare e offrire al consumatore un plus che i centri commerciali non offrono. Talvolta gli addetti dei centri giardinaggio non sono specializzati: per questo motivo nascono le battaglie di prezzo, che i garden center non dovrebbero neanche intraprendere.
Inoltre, ritengo di fondamentale importanza che il garden center si focalizzi sulle piante: esporre e vendere le piante e i prodotti per la loro cura, conoscere il verde, saper consigliare il consumatore sono condizioni imprescindibili per rendere il garden center un punto di riferimento per gli amanti del verde.
MondoPratico: Avete esposto al Flormart e al Sun: quali sono i vostri prossimi appuntamenti?
Ettore Ferrario: Le fiere rappresentano per noi una grande oppurtunità, sono il terreno ideale per proporci e sviluppare nuovi contatti. Fin dalla nascita, Dedi ha posto in primo piano il ruolo delle fiere. Quest'anno abbiamo partecipato a 4 manifestazioni: Ambiente, Flormart, Sun e Host. Quindi non solo fiere di giardinaggio, ma anche contract, arredamento e ospitalità. Con Flormart e Sun abbiamo registrato riscontri decisamente positivi.
MondoPratico: Avete pensato a delle soluzioni espositive destinate ai garden center?
Ettore Ferrario: Visto che trattiamo il sistema di autoirrigazione, è importante fornire al consumatore finale le informazioni necessarie per far comprendere il prodotto. Stiamo realizzando dei corner dedicati, in cui verranno collocate immagini, foto, cataloghi, brochure e filmati.
Il nostro catalogo ha il merito di riportare oltre al modello del vaso il nome botanico della pianta con la quale viene presentato: una soluzione che consente al garden center e al consumatore di riproporre lo stesso abbinamento presente nel catalogo e, soprattutto per i consumatori, l'opportunità di imparare a conoscere le piante e avere degli input per la creazione del proprio arredo verde.
Inoltre sul nostro sito internet è disponibile un video che spiega con semplicità come utilizzare in maniera ottimale il sistema di autoirrigazione Lechuza.