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OrtoMio ci racconta il boom dell'orto
Specializzata nella produzione di piantine da orto per il mercato consumer, OrtoMio di Forlì ha toccato con mano l' aumento di interesse verso l'orticoltura delle famiglie italiane.
Ne abbiamo parlato con Massimo Bonarota e Luca Sacchetti, responsabili marketing e vendite di OrtoMio.
La crescente attenzione dei consumatori europei verso l'orticoltura e l'autoproduzione alimentare, anche in Italia si è tradotta nel 2009 in un importante incremento delle vendite di prodotti per l'orto. In particolare quelle di piantine, che sono cresciute del 30%.
Per analizzare questo trend abbiamo incontrato Massimo Bonarota e Luca Sacchetti, rispettivamente responsabili marketing e vendite di OrtoMio, l'azienda agricola di Forlì specializzata nella produzione di piantine da orto, che quindici anni fa ha abbandonato il settore professionale per dedicarsi al mercato amatoriale.
Massimo Bonarota: É il consumatore che sta decretando il vero successo dell'orto. Ha capito che produrre gli ortaggi in proprio aiuta l'ambiente e ha scoperto i veri sapori: un frutto maturo appena colto ha un sapore diverso da uno colto acerbo e forzato alla maturazione nel ciclo distributivo. E poi è gratificante: portare in tavola la verdura del proprio orto dà grandi soddisfazioni. Non meno importante il vantaggio economico.
Luca Sacchetti: Considerando una famiglia di 4 persone, con 30 mq di orto si ottiene un'ottima fornitura di ortaggi freschi, con 60 mq una fornitura di verdure per tutto l'anno e con 100 mq si possono coltivare anche asparagi, patate, carciofi o cardi, cioè ortaggi che richiedo ampi spazi. In quest'ultimo esempio il nucleo familiare può risparmiare fino a 1.000 euro.
MondoPratico: Come è composta la vostra offerta?
Massimo Bonarota: Noi vendiamo piantine da orto esclusivamente agli amatori, anche se non posso negare che sono in aumento i piccoli agricoltori che producono per il km 0.
Non usiamo OGM né trattamenti chimici e la nostra offerta è completamente incentrata sull'orto: 300 varietà di ortaggi, in diverse taglie, e una ventina di varietà di piante innestate.
MondoPratico: É vero che le piante innestate sono più resistenti?
Massimo Bonarota: Le piante innestate sono sempre più conosciute e apprezzate.
É la pianta ideale da coltivare sul balcone e sul terrazzo. Hanno quattro caratteristiche fondamentali, che pochi conoscono: resistono di più al freddo, sono più precoci, più resistenti alle malattie e più produttive. Hanno un costo superiore ma i risultati ripagano la differenza.
MondoPratico: Quante piante realizzate ogni anno?
Luca Sacchetti: Nel 2009 abbiamo prodotto circa 100 milioni di piantine da orto, per il 2010 produrremo più di 120 milioni di piante che ditribuiamo prettamente nel centro e nord Italia, in circa 600 punti vendita.
MondoPratico: Come mai non toccate il sud?
Luca Sacchetti: Per problemi logistici. Le piantine sono un prodotto fresco e le lunghe distanze sono problematiche. Ci fermiamo sull'asse Roma-Aquila.
MondoPratico: Quanto è difficile vendere un prodotto la cui qualità si vede 'a distanza', cioè dopo il raccolto?
Massimo Bonarota: Anzitutto diciamo che, rispetto alle sementi, le piantine hanno una garanzia di germinabilità e di raccolta vicina al 100%.
Le piante OrtoMio poi sono accompagnate da un certificato che attesta la fedeltà della varietà. Chi compra un peperone lungo piacentino di OrtoMio è sicuro che mangerà peperoni lunghi piacentini. Su ogni singolo acquisto abbiamo un certificato con riferimento fotografico e varietale, che permette al consumatore di sapere esattamente cosa compra.
MondoPratico: Quanto è importante la logistica nella vostra attività?
Luca Sacchetti: É fondamentale. Abbiamo dovuto abbinare alla produzione di piante di alta qualità una logistica altrettanto efficiente e capace di adattarsi alle esigenze di ogni singolo punto vendita.
Noi consegniamo un prodotto fresco ed è fondamentale consegnare le piante nel più breve tempo possibile. Consegniamo tutti i giorni, 7 gioni su 7, e ai clienti che muovono grandi volumi facciamo consegne giornaliere.
MondoPratico: OrtoMio si contraddistingue anche per la grande attenzione alla comunicazione e alla brand identity. Un'attenzione difficile da trovare nel mondo agricolo italiano...
Massimo Bonarota: Le nuove etichette ci hanno permesso negli ultimi anni di incrementare il fatturato, perché finalmente abbiamo mostrato al consumatore cosa comprava. Aiutandolo con la didattica e le fotografie.
Ogni anno distribuiamo circa 500.000 guide ai trapianti, ormai disponibili in 10 varianti. Le guide spiegano come si prepara un orto e mostrano tutte le varietà, con foto, nomi e codici.
MondoPratico: Perché è importante identificare le piantine?
Massimo Bonarota: Perché in questo modo il consumatore, ma anche il rivenditore (garden center, agraria, ecc.), può risalire al produttore della semente e capirne il valore.
Parlando di pomodori ibridi, possiamo spaziare dai 200 euro al chilo dei vecchi ibridi ai quasi 100.000 euro al kg pe ril seme degli ibridi di ultima generazione. Per esempio, una novità per il 2010 sarà il pomodoro 'a forma di fragola' o 'a cuore' che dir si volgia: 1 solo seme costa 50 centesimi.
Ne abbiamo parlato con Massimo Bonarota e Luca Sacchetti, responsabili marketing e vendite di OrtoMio.
La crescente attenzione dei consumatori europei verso l'orticoltura e l'autoproduzione alimentare, anche in Italia si è tradotta nel 2009 in un importante incremento delle vendite di prodotti per l'orto. In particolare quelle di piantine, che sono cresciute del 30%.
Per analizzare questo trend abbiamo incontrato Massimo Bonarota e Luca Sacchetti, rispettivamente responsabili marketing e vendite di OrtoMio, l'azienda agricola di Forlì specializzata nella produzione di piantine da orto, che quindici anni fa ha abbandonato il settore professionale per dedicarsi al mercato amatoriale.
L'ORTO È BUONO, GRATIFICA E FA RISPARMIARE
MondoPratico: Cosa è successo nel 2009? Gli italiani hanno capito che per sapere davvero cosa mangiano devono produrselo?Massimo Bonarota: É il consumatore che sta decretando il vero successo dell'orto. Ha capito che produrre gli ortaggi in proprio aiuta l'ambiente e ha scoperto i veri sapori: un frutto maturo appena colto ha un sapore diverso da uno colto acerbo e forzato alla maturazione nel ciclo distributivo. E poi è gratificante: portare in tavola la verdura del proprio orto dà grandi soddisfazioni. Non meno importante il vantaggio economico.
Luca Sacchetti: Considerando una famiglia di 4 persone, con 30 mq di orto si ottiene un'ottima fornitura di ortaggi freschi, con 60 mq una fornitura di verdure per tutto l'anno e con 100 mq si possono coltivare anche asparagi, patate, carciofi o cardi, cioè ortaggi che richiedo ampi spazi. In quest'ultimo esempio il nucleo familiare può risparmiare fino a 1.000 euro.
300 VARIETÀ DI PIANTE DA ORTO
MondoPratico: Come è composta la vostra offerta?
Massimo Bonarota: Noi vendiamo piantine da orto esclusivamente agli amatori, anche se non posso negare che sono in aumento i piccoli agricoltori che producono per il km 0.
Non usiamo OGM né trattamenti chimici e la nostra offerta è completamente incentrata sull'orto: 300 varietà di ortaggi, in diverse taglie, e una ventina di varietà di piante innestate.
MondoPratico: É vero che le piante innestate sono più resistenti?
Massimo Bonarota: Le piante innestate sono sempre più conosciute e apprezzate.
É la pianta ideale da coltivare sul balcone e sul terrazzo. Hanno quattro caratteristiche fondamentali, che pochi conoscono: resistono di più al freddo, sono più precoci, più resistenti alle malattie e più produttive. Hanno un costo superiore ma i risultati ripagano la differenza.
MondoPratico: Quante piante realizzate ogni anno?
Luca Sacchetti: Nel 2009 abbiamo prodotto circa 100 milioni di piantine da orto, per il 2010 produrremo più di 120 milioni di piante che ditribuiamo prettamente nel centro e nord Italia, in circa 600 punti vendita.
MondoPratico: Come mai non toccate il sud?
Luca Sacchetti: Per problemi logistici. Le piantine sono un prodotto fresco e le lunghe distanze sono problematiche. Ci fermiamo sull'asse Roma-Aquila.
MondoPratico: Quanto è difficile vendere un prodotto la cui qualità si vede 'a distanza', cioè dopo il raccolto?
Massimo Bonarota: Anzitutto diciamo che, rispetto alle sementi, le piantine hanno una garanzia di germinabilità e di raccolta vicina al 100%.
Le piante OrtoMio poi sono accompagnate da un certificato che attesta la fedeltà della varietà. Chi compra un peperone lungo piacentino di OrtoMio è sicuro che mangerà peperoni lunghi piacentini. Su ogni singolo acquisto abbiamo un certificato con riferimento fotografico e varietale, che permette al consumatore di sapere esattamente cosa compra.
IL SEGRETO? LOGISTICA E COMUNICAZIONE
MondoPratico: Quanto è importante la logistica nella vostra attività?
Luca Sacchetti: É fondamentale. Abbiamo dovuto abbinare alla produzione di piante di alta qualità una logistica altrettanto efficiente e capace di adattarsi alle esigenze di ogni singolo punto vendita.
Noi consegniamo un prodotto fresco ed è fondamentale consegnare le piante nel più breve tempo possibile. Consegniamo tutti i giorni, 7 gioni su 7, e ai clienti che muovono grandi volumi facciamo consegne giornaliere.
MondoPratico: OrtoMio si contraddistingue anche per la grande attenzione alla comunicazione e alla brand identity. Un'attenzione difficile da trovare nel mondo agricolo italiano...
Massimo Bonarota: Le nuove etichette ci hanno permesso negli ultimi anni di incrementare il fatturato, perché finalmente abbiamo mostrato al consumatore cosa comprava. Aiutandolo con la didattica e le fotografie.
Ogni anno distribuiamo circa 500.000 guide ai trapianti, ormai disponibili in 10 varianti. Le guide spiegano come si prepara un orto e mostrano tutte le varietà, con foto, nomi e codici.
MondoPratico: Perché è importante identificare le piantine?
Massimo Bonarota: Perché in questo modo il consumatore, ma anche il rivenditore (garden center, agraria, ecc.), può risalire al produttore della semente e capirne il valore.
Parlando di pomodori ibridi, possiamo spaziare dai 200 euro al chilo dei vecchi ibridi ai quasi 100.000 euro al kg pe ril seme degli ibridi di ultima generazione. Per esempio, una novità per il 2010 sarà il pomodoro 'a forma di fragola' o 'a cuore' che dir si volgia: 1 solo seme costa 50 centesimi.
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