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I rifiuti sono un fastidio o una risorsa?

15 August 2013
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Sostenere che nel prossimo futuro i rifiuti faranno parte delle risorse è un assunto ormai possibile; non fa solo parte della categoria dei sogni di una ristretta cerchia di visionari o inguaribili amanti dell’efficienza e dell’ambiente. É la tecnologia che rende possibile la valorizzazione di risorse ancorché povere o peggio assimilate a rifiuto quantomeno dalla normativa vigente.
Chi avrebbe mai immaginato che Milano stesse pensando a un impianto di biogas per produrre energia dalla frazione organica umida dei propri rifiuti? E non pensiamo subito che i milanesi siano degli spreconi e che quindi potrebbero consumare meglio e produrre meno rifiuto con una migliore efficienza delle risorse. Pensiamo piuttosto che Milano, in un’ottica di responsabilità civica e maturata sensibilità, si stia indirizzando a una corretta gestione delle proprie risorse povere. Rimandare questo lavoro significa creare un problema alle future generazioni: affrontarlo correttamente e per tempo può produrre benefici.
La questione aperta è: può essere economico gestire correttamente i propri rifiuti? La sostenibilità è solo un concetto etico o può contemplare un corretto ritorno economico? É possibile aspettarsi un’entrata o ci si deve accontentare al massimo di annullare un costo?
Ne abbiamo parlato con Enrico Ceriani, manager Divisione Eco-Logistica di Effe3Ti, azienda che sta proponendo in Italia delle soluzioni già utilizzate in Europa per il recupero di materiali da imballaggio, da inviare a riciclo presso le industrie di competenza. In un settore come la carta, per esempio, la filiera del recupero è ormai giunta a una buona maturità ed è possibile introdurre nel retail delle soluzioni per la raccolta e compattazione che consentono efficienze interessanti.

Quando il rifiuto diventa risorsa

MondoPratico: I rifiuti sono, quindi, una risorsa?
Enrico Ceriani: Molti rifiuti, come i materiali da imballaggio, possono già oggi costituire una risorsa al verificarsi di 3 condizioni. Anzitutto la corrispondenza tra i materiali recuperati e le richieste dell’industria. In secondo luogo l’accorciamento della filiera produttore del rifiuto-riutilizzatore. Infine l’uso di attrezzature che favoriscono la raccolta e la riduzione volumetrica nell’ottica di un efficientamento della logistica di supporto.
 
MondoPratico: In che modo un punto vendita può trarre vantaggi? C’è un limite minimo di superficie espositiva?
Enrico Ceriani: Per fare una analisi dovremmo focalizzare l’attenzione sulle quantità di rifiuti gestite, sulla tipologia e la qualità degli stessi. Soprattutto per i negozi che superano i 2.500 mq si verificano spesso le prime due condizioni; pensiamo per esempio alla carta da imballaggio, se non contaminata potrebbe essere proposta direttamente al mercato del macero.
 
MondoPratico: É una soluzione alla quale ricorrono anche le industrie o le serre agricole?
Enrico Ceriani: Rimangono valide le considerazioni iniziali. Rispetto ai punti vendita sicuramente potrebbero cambiare le tipologie di materiali da trattare e probabilmente saranno in gioco grandi quantità di contenitori in plastica, polistirolo o film di pacciamatura, di cui verificare la contaminazione con terra. Occorre una minima analisi delle singole realtà.

AutoLoadBaler: il cartone ai minimi termini

MondoPratico: Effe3Ti propone per i punti vendita AutoLoadBaler: come funziona?
Enrico Ceriani: AutoLoadBaler rappresenta la terza condizione: è un’attrezzatura studiata appositamente per i punti vendita per facilitare la raccolta degli imballaggi in carta all’interno del negozio e compattarli secondo dimensioni e peso utili per essere valorizzati economicamente dal mercato del macero. É una macchina composta da una pressa verticale, da un carrello e da una stazione di caricamento posizionata a bordo macchina. In questa stazione viene inserito il carrello con tutto il suo contenuto raccolto nel negozio, in automatico il contenuto passa nella pressa dove sempre in automatico avviene la compattazione.
Le operazioni manuali si limitano alla legatura finale da farsi una o due volte al giorno a seconda delle quantità gestite.
 

Chi è Effe3Ti

Effe3Ti di Gattinara, in provincia di Vercelli, è specializzata nell’industria del packaging, in quelli che sono definiti i Fine Linea. Propone macchine e impianti per il confezionamento dei pallet di prodotto finito e attrezzature per la gestione dei materiali che hanno costituito l’imballo di materie prime e componenti, entrati ormai nei processi produttivi o proposti alla vendita nei negozi della grande distribuzione. L’obiettivo è costruire macchine per il packaging che utilizzino la minor quantità di materiali ed energia, affiancando una proposta di attrezzature per la raccolta e valorizzazione dagli imballi a fine ciclo.