Interviste » F.lli Volpi, ferramenta dal 1970: ma come sarà il futuro della distribuzione tradizionale?
F.lli Volpi, ferramenta dal 1970: ma come sarà il futuro della distribuzione tradizionale?
Nelle scorse settimane in redazione è arrivata un’e-mail che ha immediatamente catturato la nostra attenzione.
Piero Volpi, titolare col fratello Paolo dellaferramenta F.lli Volpi di San Giustino (PG), attiva dal 1970, ci ha contattato per ricevere una consulenza, un consiglio, un supporto alla crescita che il negozio sta vivendo in questi ultimi anni.
“Stiamo lavorando per essere al passo con le attuali esigenze di mercato, riserviamo molta attenzione all’organizzazione aziendale, alla logistica e soprattutto alla informatizzazione, ma senza un avallo professionale abbiamo paura di non fare tutto il necessario. Siamo una piccola realtà e non abbiamo le possibi-lità dei nomi importanti della distribuzione, ma abbiamo le loro stesse esigenze: come possiamo fare?”: questi i dubbi, comprensibili e più che legittimi, di Piero Volpi. L’abbiamo intervistato per approfondire la vicenda…
MondoPratico: Piero, facciamo un passo indietro. Dicci qualcosa in più sulla tua ferramenta: a quando risale la sua apertura?
Piero Volpi: La nostra ferramenta nasce nel 1970 a San Giustino, in provincia di Perugia. Svolgiamo l’attività di commercio al dettaglio e all’ingrosso di ferramenta, utensileria e forniture all’industria, prevalentemente in Umbria, Toscana e Marche. Il magazzino e l’area di vendita sono distribuiti su una superficie totale di2.200 mq, di cui 1.200 mq coperti, oltre a un ampio parcheggio riservato, in parte coperto. Gli articoli presenti in magazzino sono 35.000, oltre a un aggiornato database per ogni esigenza del cliente.
MondoPratico: Lavorate quindi sia con il privato sia con l’industria. Mi puoi dare una percentuale?
Piero Volpi: Direi 70% fornitureindustriali e 30% vendita a banco. Ed è da questa seconda fetta di mercato che nascono i miei dubbi e la mia richiesta di consulenza. La fornitura industriale ha avuto i suoi rallentamenti, ma vediamo che ha spazio di crescita. La vendita al banco, invece, risente dell’attuale stagnante situazione generale. Sappiamo che potremmo crescere prendendo delle strade diverse da quella più tradizionale, e mi riferisco in particolare all’e-commerce, ma la paura di sbilanciarci e scegliere un percorso azzardato ci fa camminare con il freno a mano tirato. Ci piacerebbe essere più competitivi, ripeto, ma non è semplice districarsi in un mercato in cui il tradizionale fatica sempre di più, accerchiato dalle grandi superfici della distribuzione specializzata e, come detto, dalla vendita online.
MondoPratico: Hai pensato anche a farviaggiare i due core business su binari completamente diversi?
Piero Volpi: Noi siamo nati proprio con il dettaglio, e solo in un secondo momento abbiamo inserito la fornitura industriale. Con il passare degli anni i due diversi rami di azienda, che inizialmente avevano convissuto senza particolari problemi, si sono molto diversificati e oggi sono decisamente distanti tra loro. Hanno esigenze e dinamiche differenti, e proprio per questo oggi mi chiedo se nel futuro continueranno a convivere, nonostante viaggino a velocità completamente differenti, oppure ci sarà bisogno di porre una netta divisione tra loro…
MondoPratico: Cosa cerca oggi il privato quando entra nel tuo negozio?
Piero Volpi: Non fa onore a nessuno, ma purtroppo vedo che il prezzo è sempre più la variabile che determina la scelta del consumatore. A costo di rinunciare alla qualità, il privato oggi cerca il prodotto di primo prezzo, attirato anche dagli articoli “civetta” presenti sui volantini dei punti vendita della grande distribuzione.
MondoPratico: Quella della GD è una concorrenzache vi penalizza molto?
Piero Volpi: Non direi. A parte proprio gli articoli del volantino promozionale, vedo che i prezzi della GD sono abbastanza allineati con i nostri, in più noi possiamo offrire servizio, garanzia, competenza e anche velocità nell’acquisto, ato che oggi i clienti sono abituati a impiegare sempre meno tempo negli acquisti: è un aspetto che non va affatto sottovalutato, soprattutto con la fascia più giovane di clientela.
MondoPratico: In che modo ci riuscite?
Piero Volpi: Abbiamo organizzato lo spazio di vendita al pubblico dividendolo in due zone, dedicando un’area di vendita libera con cassa veloce proprio per chi non ha bisogno di supporto e assistenza. In questo modo riusciamo a snellire il flusso di clientela, compatibilmente con la metratura di circa 400 mq destinata alla vendita al privato.
MondoPratico: Vuoi approfittare di questo spazio per lanciare un appello?
Piero Volpi: Ti ringrazio moltissimo, penso che l’esigenza di far crescere la propria azienda in maniera adeguata e sostenibile sia comune a tutta la piccola rivendita tradizionale. Adeguamento informatico, ampliamento e razionalizzazione delle gamme, e-commerce, strategie di mercato, organizzazione aziendale, logistica, tutte strade percorribili e sempre più indispensabili, ma che vanno affrontate con l’adeguata consulenza e dopo aver recepito tutte le informazioni utili per fare il passo nella giusta direzione e non azzardato. Mi faccio portavoce di tutta la rivendita tradizionale per dire che abbiamo bisogno di un ente, un’associazione o di una figura privata che, assieme alla nostra competenza ed esperienza, ci aiuti a mettere a punto gli strumenti necessari per affrontare il commercio del ventunesimo secolo.
Dopo la pubblicazione di questo appello, ci sono arrivate in redazione diverse email di sostegno alla ferramenta F.lli Volpi:tra queste, ecco la nota ufficiale di Assofermet Ferramenta.
Piero Volpi, titolare col fratello Paolo dellaferramenta F.lli Volpi di San Giustino (PG), attiva dal 1970, ci ha contattato per ricevere una consulenza, un consiglio, un supporto alla crescita che il negozio sta vivendo in questi ultimi anni.
“Stiamo lavorando per essere al passo con le attuali esigenze di mercato, riserviamo molta attenzione all’organizzazione aziendale, alla logistica e soprattutto alla informatizzazione, ma senza un avallo professionale abbiamo paura di non fare tutto il necessario. Siamo una piccola realtà e non abbiamo le possibi-lità dei nomi importanti della distribuzione, ma abbiamo le loro stesse esigenze: come possiamo fare?”: questi i dubbi, comprensibili e più che legittimi, di Piero Volpi. L’abbiamo intervistato per approfondire la vicenda…
MondoPratico: Piero, facciamo un passo indietro. Dicci qualcosa in più sulla tua ferramenta: a quando risale la sua apertura?
Piero Volpi: La nostra ferramenta nasce nel 1970 a San Giustino, in provincia di Perugia. Svolgiamo l’attività di commercio al dettaglio e all’ingrosso di ferramenta, utensileria e forniture all’industria, prevalentemente in Umbria, Toscana e Marche. Il magazzino e l’area di vendita sono distribuiti su una superficie totale di2.200 mq, di cui 1.200 mq coperti, oltre a un ampio parcheggio riservato, in parte coperto. Gli articoli presenti in magazzino sono 35.000, oltre a un aggiornato database per ogni esigenza del cliente.
MondoPratico: Lavorate quindi sia con il privato sia con l’industria. Mi puoi dare una percentuale?
Piero Volpi: Direi 70% fornitureindustriali e 30% vendita a banco. Ed è da questa seconda fetta di mercato che nascono i miei dubbi e la mia richiesta di consulenza. La fornitura industriale ha avuto i suoi rallentamenti, ma vediamo che ha spazio di crescita. La vendita al banco, invece, risente dell’attuale stagnante situazione generale. Sappiamo che potremmo crescere prendendo delle strade diverse da quella più tradizionale, e mi riferisco in particolare all’e-commerce, ma la paura di sbilanciarci e scegliere un percorso azzardato ci fa camminare con il freno a mano tirato. Ci piacerebbe essere più competitivi, ripeto, ma non è semplice districarsi in un mercato in cui il tradizionale fatica sempre di più, accerchiato dalle grandi superfici della distribuzione specializzata e, come detto, dalla vendita online.
MondoPratico: Hai pensato anche a farviaggiare i due core business su binari completamente diversi?
Piero Volpi: Noi siamo nati proprio con il dettaglio, e solo in un secondo momento abbiamo inserito la fornitura industriale. Con il passare degli anni i due diversi rami di azienda, che inizialmente avevano convissuto senza particolari problemi, si sono molto diversificati e oggi sono decisamente distanti tra loro. Hanno esigenze e dinamiche differenti, e proprio per questo oggi mi chiedo se nel futuro continueranno a convivere, nonostante viaggino a velocità completamente differenti, oppure ci sarà bisogno di porre una netta divisione tra loro…
MondoPratico: Cosa cerca oggi il privato quando entra nel tuo negozio?
Piero Volpi: Non fa onore a nessuno, ma purtroppo vedo che il prezzo è sempre più la variabile che determina la scelta del consumatore. A costo di rinunciare alla qualità, il privato oggi cerca il prodotto di primo prezzo, attirato anche dagli articoli “civetta” presenti sui volantini dei punti vendita della grande distribuzione.
MondoPratico: Quella della GD è una concorrenzache vi penalizza molto?
Piero Volpi: Non direi. A parte proprio gli articoli del volantino promozionale, vedo che i prezzi della GD sono abbastanza allineati con i nostri, in più noi possiamo offrire servizio, garanzia, competenza e anche velocità nell’acquisto, ato che oggi i clienti sono abituati a impiegare sempre meno tempo negli acquisti: è un aspetto che non va affatto sottovalutato, soprattutto con la fascia più giovane di clientela.
MondoPratico: In che modo ci riuscite?
Piero Volpi: Abbiamo organizzato lo spazio di vendita al pubblico dividendolo in due zone, dedicando un’area di vendita libera con cassa veloce proprio per chi non ha bisogno di supporto e assistenza. In questo modo riusciamo a snellire il flusso di clientela, compatibilmente con la metratura di circa 400 mq destinata alla vendita al privato.
MondoPratico: Vuoi approfittare di questo spazio per lanciare un appello?
Piero Volpi: Ti ringrazio moltissimo, penso che l’esigenza di far crescere la propria azienda in maniera adeguata e sostenibile sia comune a tutta la piccola rivendita tradizionale. Adeguamento informatico, ampliamento e razionalizzazione delle gamme, e-commerce, strategie di mercato, organizzazione aziendale, logistica, tutte strade percorribili e sempre più indispensabili, ma che vanno affrontate con l’adeguata consulenza e dopo aver recepito tutte le informazioni utili per fare il passo nella giusta direzione e non azzardato. Mi faccio portavoce di tutta la rivendita tradizionale per dire che abbiamo bisogno di un ente, un’associazione o di una figura privata che, assieme alla nostra competenza ed esperienza, ci aiuti a mettere a punto gli strumenti necessari per affrontare il commercio del ventunesimo secolo.
Dopo la pubblicazione di questo appello, ci sono arrivate in redazione diverse email di sostegno alla ferramenta F.lli Volpi:tra queste, ecco la nota ufficiale di Assofermet Ferramenta.
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