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Il 2020 del fai da te in Italia: intervista a Michele Zucca, presidente di MADE4DIY

03 December 2020
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Michele Zucca, presidente del consorzio italiano dei produttori di fai da te e gardening, ci svela le novità di MADE4DIY e presenta i dati del settore contenuti nel Global Report Home Improvement 2020.

"Stiamo proseguendo nella nostra strategia triennale, e in questi mesi abbiamo approfittato del momento di stop forzato per lavorare su alcune attività a cui teniamo molto”. Michele Zucca, presidente di MADE4DIY, ci racconta come il consorzio non sia rimasto fermo nei mesi di emergenza e abbia anzi implementato quelle attivi- tà “virtuali” che oggi sono uno dei fiori all’occhiello dell’associazione.
Ecco cosa ci ha raccontato nei dettagli, con un focus anche sui dati contenuti nel Global Report Home Improvement 2020 di Hima, di cui il consorzio italiano fa parte fin dalla sua nascita.

F&C: Michele, quando ci siamo conosciuti, nel 2014, MADE4DIY si era da poco formato ed era composto da meno di dieci aziende. Oggi le aziende sono 40 e il consorzio è una realtà solida e conosciuta in tutta Europa: ti aspettavi questa crescita?
Michele Zucca:
 Spero di non peccare di falsa modestia, ma ti dico con assoluta sincerità che mi aspettavo questa crescita, perché quando mi dedico a un progetto sono abituato a metterci tutte le forze e le energie possibili e di circondarmi di persone valide e caratterizzate dallo stesso approccio.
In questi pochi anni abbiamo avuto la possibilità di evolverci, abbiamo quadruplicato gli iscritti, abbiamo fornito importanti servizi ai nostri associati e rappresentiamo un punto di rifermento a livello europeo tra le associazioni dei produttori nel comparto DIY-garden: siamo davvero soddisfatti di quanto fatto fino a oggi.

F&C: Il 2020 è un anno che sfugge a qualsiasi logica, per gli effetti dell’emergenza sanitaria che ha letteralmente cambiato le nostre vite: riesci in ogni caso a fare un bilancio per il consorzio?
Michele Zucca: 
Hai detto bene, il 2020 è un anno difficilmente collocabile dal punto di vista lavorativo. In ogni caso in questi mesi, nonostante la pandemia in atto, siamo riusciti a fare ottime cose in seno all’associazione: abbiamo innanzitutto consolidato la prassi di incontrarci in maniera virtuale, seguendo le attività dei consigli direttivi, diretto webinar, reso disponibili dati di mercato e fatto incontrare importanti player della distribuzione ai nostri associati.

F&C: Un anno in cui quindi, tutto sommato, il consorzio non è rimasto fermo...
Michele Zucca:
 Diciamo che stiamo proseguendo nella nostra strategia triennale, e in questi mesi abbiamo approfittato del momento di stop forzato per lavorare su alcune attività a cui teniamo molto. Innanzitutto abbiamo effettuato un importante restyling al nostro sito web, per renderlo sempre più fruibile per i nostri lettori; abbiamo poi definito tutto per l’inaugurazione della nuova sede del consorzio, in provincia di Rimini, a Cattolica, ben 200 mq di spazi dove potremo ospitare anche uno showroom di prodotti dei nostri associati.

F&C: Nel corso dei vostri webinar avete inoltre fornito interessanti dati di mercato agli associati...
Michele Zucca: 
La formazione, con la creazione dell’academy per i nostri associati, è un altro tassello della nostra crescita. Dare sempre più servizi ai soci è fondamentale per il nostro consorzio, che fa da collante tra le aziende e da piattaforma per la veicolazione di informazioni. Continueremo a sviluppare attività di business con i webinar e ad affiancare le nostre aziende nel lavoro quotidiano in Italia e all’estero.

F&C: La pandemia ha di fatto bloccato il business di tante azien- de per diversi mesi: all’interno del consorzio avrai potuto osservare la reazione di aziende di dimensioni e comparti diversi tra loro...
Michele Zucca: 
Ovviamente le aziende del consorzio hanno subito gli effetti del lockdown in base alla merceologia. Alcune aziende hanno saputo “reinventarsi” grazie all’online, che ha davvero rappresentato un'importante alternativa per diverse settimane: aziende che viaggiavano su cali del 30% chiuderanno l’anno con un calo di pochi punti percentuali, grazie proprio all’e-commerce.

F&C: MADE4DIY fa parte del network europeo di HIMA, che ha recentemente pubblicato il Global Home Improvement Report 2020, in cui vengono analizzati i trend del mercato DIY-garden dei principali Paesi: il vostro consorzio si occupa di fornire quelli relativi all’Italia, puoi darci un’anticipazione?
Michele Zucca: 
Il report è uno strumento molto valido e indispensabile per chi si affaccia per la prima volta nel canale DIY italiano o in quelli esteri. Per quanto riguarda il nostro Paese, posso anticiparti che nel 2019 il mercato DIY ha realizzato un fatturato totale di 12,5 miliardi, con una crescita del 2,5% sul 2018 e del 16% nell’ultimo quinquennio (4,5 miliardi se si considera il canale specifico DIY e 8 miliardi gli altri canali). In Italia si registra inoltre una spesa pro capite di poco più di 200 euro, ancora bassa se si considera la media europea di 237 euro e addirittura quella statunitense di 972 euro.

F&C: Come è suddiviso il nostro mercato in base al fatturato dei retailer?
Michele Zucca: 
Non è una novità che le insegne di Adeo rappresentino quasi i due terzi dell’intero mercato (60%); ciò che sorprende è che oggi Bricoman ha quasi raggiunto il fatturato di Leroy Merlin, cosa impensabile se guardiamo i dati di 5-6 anni fa. Ricordo in ogni caso a tutti i lettori, interessati a entrare in possesso di tutte le informazioni specifiche e dettagliate sul canale DIY in Italia e nel mondo, che la versione integrale del Report può essere richiesta all’indirizzo email info@made4diy.com.