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Il mercato americano della ferramenta: numeri e trend
Il mercato americano della ferramenta è, da sempre, visto con curiosità e interesse dagli operatori italiani del nostro settore. Sono circa 38mila i punti vendita indipendenti (parliamo di negozi di ferramenta "puri", escluse rivendite edili, colorifici e centri garden) e 4mila i “big-box”, negozi di GD brico-garden dalle dimensioni sicuramente più mastodontiche rispetto a quelle a cui siamo abituati in Italia.
Per saperne di più sul mercato americano, e sugli effetti del Covid sullo stesso, abbiamo chiesto a Melanie Moul, managing editor di North American Hardware and Paint Association (NHPA), l’associazione dei rivenditori di ferramenta negli Stati Uniti, di raccontarci le ultime novità dagli USA.
MondoPratico: Quali sono i numeri del mercato ferramenta-DIY negli Stati Uniti?
Melanie Moul: Non abbiamo il numero esatto di segmenti specifici del settore della ferramenta indipendente, ma solitamente distinguiamo i rivenditori tradizionali dalle catene di negozi di grande distribuzione (come Lowe's e Home Depot).
Nel 2020 c'erano poco più di 42.000 negozi di prodotti di fai da te negli Stati Uniti e il 90% di questi erano negozi indipendenti, circa 38.000. Questa stima include negozi di ferramenta, centri per la casa e rivendite specializzate in legname. Alcune di queste rivendite sono più focalizzate su clientela fai da te, mentre altre sono più focalizzate sui clienti professionali. Molte di queste, inoltre, hanno affiancato alla vendita fisica anche quella e-commerce, ma nessuno di questi negozi è completamente online. E molti di loro vendono anche prodotti di giardinaggio, anche se in questo numero sono esclusi i veri e propri garden center.
I restanti 4.200 negozi, infine, sono i punti vendita delle insegne di grande distribuzione brico, i famosi big-box come Home Depot e Lowe's.
MondoPratico: L'impatto del Covid sul mercato americano della ferramenta-DIY nel 2020: cosa è cambiato? Qual era la situazione della vendita al dettaglio durante il Lockdown e qual è l’attuale?
Melanie Moul: All'inizio, quando è stata ufficialmente dichiarata la pandemia, nessuno era sicuro che il miglioramento della casa sarebbe stato considerato "attività essenziale", il che significava che potevano rimanere aperti mentre altri negozi al dettaglio dovevano chiudere. E invece, già della prima settimana di aprile, ogni Stato aveva dichiarato essenziale il miglioramento della casa, quindi per la maggior parte i negozi di ferramenta sono rimasti aperti.
I maggiori cambiamenti hanno riguardato l'adattamento del modo in cui i rivenditori servivano i clienti. Alcuni rivenditori sono passati solo agli ordini online o telefonici e si sono limitati ai soli servizi di ritiro della merce stile drive, senza che i clienti fossero ammessi nei negozi. Inoltre, alcuni punti vendita hanno cambiato il layout o i percorsi obbligati al proprio interno, per favorire il distanziamento sociale tra i visitatori.
al punto di vista economico, i negozi di ferramenta hanno registrato vendite per 182,4 miliardi di dollari nel 2020 (secondo i rapporti incrociati tra le vendite dichiarate dalle aziende e le nostre stime). Sulla base di un sondaggio tra rivenditori indipendenti, quasi il 90% afferma che le vendite sono aumentate nel 2020 e, in media, i rivenditori hanno riferito che le vendite sono aumentate del 24%.
MondoPratico: Bricolage, giardinaggio, outdoor, edilizia, utensileria, ecc... Quale settore ha avuto le migliori performance?
Melanie Moul: Quasi tutti i settori e merceologie hanno subito aumenti nell'ultimo anno, ma i principali sono stati quelli legati al nuovo profilo dell’hobbista, che ha iniziato nuovi lavori in casa costretto prima dalla pandemia e poi dallo smartworking. Articoli di giardinaggio e prodotti attinenti a pittura e vernici sono state le due macrocategorie più performanti.
MondoPratico: In Italia, il 2020 sarà ricordato anche come l’anno del boom dell'e-commerce: in USA le vendite online hanno contribuito molto ai dati totali?
Melanie Moul: Sì, confermo, anche negli Stati Uniti l'e-commerce ha dato un grande contributo all'aumento delle vendite, soprattutto all'inizio della pandemia. Una sfida per il nostro settore, dato che non tutti erano attrezzati per vendere prodotti online: quei negozi che sono stati in grado di cambiare rapidamente e impostare un e-commerce valido, hanno ottenuto il maggior successo.
E-commerce che è acquisto online, ritiro in negozio o ritiro stile drive fuori i negozi: servizi che sono stati sfruttati dai clienti anche quando i negozi hanno riaperto, a testimonianza del fatto che i consumatori si sono abituati alla comodità di ricevere l’ordine a casa o di ritirarlo senza “contatto fisico”.
MondoPratico: Import, container, prezzi delle materie prime: i problemi che in Europa arrivano dalla Cina, sono gli stessi anche nel mercato americano?
Melanie Moul: L’approvvigionamento e l’aumento dei prezzi rappresentano un problema significativo per i rivenditori e per i grossisti di ferramenta e casalinghi. Già l’anno scorso, all'inizio della pandemia e durante i mesi estivi, si è fatta sentire la carenza o la difficile reperibilità di un gran numero di prodotti.
Una grande sfida in questo momento per i nostri rivenditori è il prezzo del legno, che è raddoppiato o addirittura triplicato, il che ha un impatto sui prezzi su tutta la filiera.
Per saperne di più sul mercato americano, e sugli effetti del Covid sullo stesso, abbiamo chiesto a Melanie Moul, managing editor di North American Hardware and Paint Association (NHPA), l’associazione dei rivenditori di ferramenta negli Stati Uniti, di raccontarci le ultime novità dagli USA.
MondoPratico: Quali sono i numeri del mercato ferramenta-DIY negli Stati Uniti?
Melanie Moul: Non abbiamo il numero esatto di segmenti specifici del settore della ferramenta indipendente, ma solitamente distinguiamo i rivenditori tradizionali dalle catene di negozi di grande distribuzione (come Lowe's e Home Depot).
Nel 2020 c'erano poco più di 42.000 negozi di prodotti di fai da te negli Stati Uniti e il 90% di questi erano negozi indipendenti, circa 38.000. Questa stima include negozi di ferramenta, centri per la casa e rivendite specializzate in legname. Alcune di queste rivendite sono più focalizzate su clientela fai da te, mentre altre sono più focalizzate sui clienti professionali. Molte di queste, inoltre, hanno affiancato alla vendita fisica anche quella e-commerce, ma nessuno di questi negozi è completamente online. E molti di loro vendono anche prodotti di giardinaggio, anche se in questo numero sono esclusi i veri e propri garden center.
I restanti 4.200 negozi, infine, sono i punti vendita delle insegne di grande distribuzione brico, i famosi big-box come Home Depot e Lowe's.
MondoPratico: L'impatto del Covid sul mercato americano della ferramenta-DIY nel 2020: cosa è cambiato? Qual era la situazione della vendita al dettaglio durante il Lockdown e qual è l’attuale?
Melanie Moul: All'inizio, quando è stata ufficialmente dichiarata la pandemia, nessuno era sicuro che il miglioramento della casa sarebbe stato considerato "attività essenziale", il che significava che potevano rimanere aperti mentre altri negozi al dettaglio dovevano chiudere. E invece, già della prima settimana di aprile, ogni Stato aveva dichiarato essenziale il miglioramento della casa, quindi per la maggior parte i negozi di ferramenta sono rimasti aperti.
I maggiori cambiamenti hanno riguardato l'adattamento del modo in cui i rivenditori servivano i clienti. Alcuni rivenditori sono passati solo agli ordini online o telefonici e si sono limitati ai soli servizi di ritiro della merce stile drive, senza che i clienti fossero ammessi nei negozi. Inoltre, alcuni punti vendita hanno cambiato il layout o i percorsi obbligati al proprio interno, per favorire il distanziamento sociale tra i visitatori.
al punto di vista economico, i negozi di ferramenta hanno registrato vendite per 182,4 miliardi di dollari nel 2020 (secondo i rapporti incrociati tra le vendite dichiarate dalle aziende e le nostre stime). Sulla base di un sondaggio tra rivenditori indipendenti, quasi il 90% afferma che le vendite sono aumentate nel 2020 e, in media, i rivenditori hanno riferito che le vendite sono aumentate del 24%.
MondoPratico: Bricolage, giardinaggio, outdoor, edilizia, utensileria, ecc... Quale settore ha avuto le migliori performance?
Melanie Moul: Quasi tutti i settori e merceologie hanno subito aumenti nell'ultimo anno, ma i principali sono stati quelli legati al nuovo profilo dell’hobbista, che ha iniziato nuovi lavori in casa costretto prima dalla pandemia e poi dallo smartworking. Articoli di giardinaggio e prodotti attinenti a pittura e vernici sono state le due macrocategorie più performanti.
MondoPratico: In Italia, il 2020 sarà ricordato anche come l’anno del boom dell'e-commerce: in USA le vendite online hanno contribuito molto ai dati totali?
Melanie Moul: Sì, confermo, anche negli Stati Uniti l'e-commerce ha dato un grande contributo all'aumento delle vendite, soprattutto all'inizio della pandemia. Una sfida per il nostro settore, dato che non tutti erano attrezzati per vendere prodotti online: quei negozi che sono stati in grado di cambiare rapidamente e impostare un e-commerce valido, hanno ottenuto il maggior successo.
E-commerce che è acquisto online, ritiro in negozio o ritiro stile drive fuori i negozi: servizi che sono stati sfruttati dai clienti anche quando i negozi hanno riaperto, a testimonianza del fatto che i consumatori si sono abituati alla comodità di ricevere l’ordine a casa o di ritirarlo senza “contatto fisico”.
MondoPratico: Import, container, prezzi delle materie prime: i problemi che in Europa arrivano dalla Cina, sono gli stessi anche nel mercato americano?
Melanie Moul: L’approvvigionamento e l’aumento dei prezzi rappresentano un problema significativo per i rivenditori e per i grossisti di ferramenta e casalinghi. Già l’anno scorso, all'inizio della pandemia e durante i mesi estivi, si è fatta sentire la carenza o la difficile reperibilità di un gran numero di prodotti.
Una grande sfida in questo momento per i nostri rivenditori è il prezzo del legno, che è raddoppiato o addirittura triplicato, il che ha un impatto sui prezzi su tutta la filiera.
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