Interviste » La ferramenta va verso la digitalizzazione
La ferramenta va verso la digitalizzazione
Francesca Ferrari, recentemente entrata nel Comitato Tecnico di Assofermet Ferramenta, analizza le potenzialità del nostro comparto in un’ottica di innovazione e digitalizzazione.
Da pochi mesi è nel Comitato Tecnico di Assofermet Ferramenta, dove lavora a stretto contatto con il Presidente Sabrina Canese, e quotidianamente è impegnata nell’azienda di famiglia, il grossista romano Giovanni Ferrari.
Francesca Ferrari, uno dei volti più giovani della distribuzione tradizionale di ferramenta, ci parla di innovazione digitale, di mercati esteri e di e-commerce.
MondoPratico: Francesca, da pochi mesi sei nel Comitato Tecnico di Assofermet Ferramenta: qual è il tuo ruolo in associazione?
Francesca Ferrari: Sono entrata di recente nel Comitato Tecnico di Assofermet, dove sono stata incaricata dal presidente Sabrina Canese di occuparmi, tra l’altro, della gestione delle relazioni internazionali.
A fine ottobre siamo stati a Bruxelles all’incontro annuale di Edra, l’associazione dei retailer europei di DIY, durante il quale abbiamo affrontato i temi fondamentali di questi mesi così delicati per il nostro settore.
MondoPratico: La riscoperta della prossimità è il must del nostro settore: sulla scorta della tua conoscenza dei mercati internazionali, qual è l’attuale situazione negli altri Paesi?
Francesca Ferrari: Se in Italia il Governo ha riconosciuto l’importanza della nostra filiera, definendola essenziale, in altri Paesi non si è verificata la stessa situazione.
Ad esempio in Spagna, il Paese che per caratteristiche di mercato più si avvicina al nostro, a oggi il fai da te e la ferramenta non sono ancora ritenuti essenziali e di conseguenza le relative attività commerciali sono state soggette a restrizioni e chiusure durante questi ultimi due anni.
Ciò che accomuna la maggior parte dei Paesi europei è, in ogni caso, la riscoperta della prossimità e del multichannel, che ormai è realtà: il settore della ferramenta e del fai da te in generale ha, oggi, un nuovo appeal anche per le fasce di utenti più giovani.
È un dato di fatto a livello europeo, non solo italiano: i nuovi utenti hanno familiarità con internet, ma hanno anche bisogno di un punto di riferimento fisico sotto casa. E questa è un’opportunità unica per i negozi di prossimità.
MondoPratico: Hai citato internet: oggi l’ecommerce è il canale che più di tutti sta crescendo, grazie al lavoro di singoli player e dei marketplace. In Assofermet stai personalmente portando avanti una battaglia per garantire maggiore trasparenza e responsabilità per queste piattaforme?
Francesca Ferrari: Oggi si lavora in un contesto di grandi disparità, in termini di responsabilità, tra i negozianti tradizionali che aprono un sito web e i marketplace. Questi ultimi, infatti, sono considerati come degli intermediari, anche se sappiamo benissimo che dietro un prodotto presente nella loro piattaforma c’è un lavoro attivo e completo a cui dovrebbe corrispondere una responsabilità pari a quella dei singoli player fisici.
Il DSA, Digital Service Act, servirà a disciplinare questa anomalia: è infatti un Regolamento, e non una mera Direttiva, che disciplinerà il mercato e prevedrà obblighi e sanzioni.
L’obiettivo è duplice: tutelare la concorrenza leale assicurando parità di condizioni tra tutti gli operatori economici e tutelare il consumatore creando uno spazio digitale più sicuro.
MondoPratico: E per quanto riguarda la ferramenta? Credi che il settore sia pronto a questa trasformazione digitale che ha già coinvolto altri comparti?
Francesca Ferrari: Credo, e sinceramente mi auguro, che la ferramenta si faccia trovare pronta e prenda la via della multicanalità e dell’omnicanalità.
Parliamo di un settore molto legato alla tradizioni e storicamente poco avvezzo alle novità, ma il consumatore cambia, ha abitudini di acquisto diverse e non va assolutamente perso.
Affiancare la vendita online a quella tradizionale è un impegno gravoso ma stimolante: il settore oggi è vivo, sta facendo registrare numeri importanti e ha tutte le possibilità per iniziare questo processo di digitalizzazione.
Va necessariamente cavalcata l’onda del momento, senza perdere tempo prezioso.
MondoPratico: È un lavoro che riguarda però non solo il negoziante, ma anche il grossista…
Francesca Ferrari: Assolutamente. Anzi, il grossista è il primo attore della nostra filiera che necessita di innovazione, proprio per affiancare il cliente negoziante in questo processo di digitalizzazione. Non è facile, ripeto, ma è un lavoro che non può più essere rimandato.
Da pochi mesi è nel Comitato Tecnico di Assofermet Ferramenta, dove lavora a stretto contatto con il Presidente Sabrina Canese, e quotidianamente è impegnata nell’azienda di famiglia, il grossista romano Giovanni Ferrari.
Francesca Ferrari, uno dei volti più giovani della distribuzione tradizionale di ferramenta, ci parla di innovazione digitale, di mercati esteri e di e-commerce.
MondoPratico: Francesca, da pochi mesi sei nel Comitato Tecnico di Assofermet Ferramenta: qual è il tuo ruolo in associazione?
Francesca Ferrari: Sono entrata di recente nel Comitato Tecnico di Assofermet, dove sono stata incaricata dal presidente Sabrina Canese di occuparmi, tra l’altro, della gestione delle relazioni internazionali.
A fine ottobre siamo stati a Bruxelles all’incontro annuale di Edra, l’associazione dei retailer europei di DIY, durante il quale abbiamo affrontato i temi fondamentali di questi mesi così delicati per il nostro settore.
MondoPratico: La riscoperta della prossimità è il must del nostro settore: sulla scorta della tua conoscenza dei mercati internazionali, qual è l’attuale situazione negli altri Paesi?
Francesca Ferrari: Se in Italia il Governo ha riconosciuto l’importanza della nostra filiera, definendola essenziale, in altri Paesi non si è verificata la stessa situazione.
Ad esempio in Spagna, il Paese che per caratteristiche di mercato più si avvicina al nostro, a oggi il fai da te e la ferramenta non sono ancora ritenuti essenziali e di conseguenza le relative attività commerciali sono state soggette a restrizioni e chiusure durante questi ultimi due anni.
Ciò che accomuna la maggior parte dei Paesi europei è, in ogni caso, la riscoperta della prossimità e del multichannel, che ormai è realtà: il settore della ferramenta e del fai da te in generale ha, oggi, un nuovo appeal anche per le fasce di utenti più giovani.
È un dato di fatto a livello europeo, non solo italiano: i nuovi utenti hanno familiarità con internet, ma hanno anche bisogno di un punto di riferimento fisico sotto casa. E questa è un’opportunità unica per i negozi di prossimità.
MondoPratico: Hai citato internet: oggi l’ecommerce è il canale che più di tutti sta crescendo, grazie al lavoro di singoli player e dei marketplace. In Assofermet stai personalmente portando avanti una battaglia per garantire maggiore trasparenza e responsabilità per queste piattaforme?
Francesca Ferrari: Oggi si lavora in un contesto di grandi disparità, in termini di responsabilità, tra i negozianti tradizionali che aprono un sito web e i marketplace. Questi ultimi, infatti, sono considerati come degli intermediari, anche se sappiamo benissimo che dietro un prodotto presente nella loro piattaforma c’è un lavoro attivo e completo a cui dovrebbe corrispondere una responsabilità pari a quella dei singoli player fisici.
Il DSA, Digital Service Act, servirà a disciplinare questa anomalia: è infatti un Regolamento, e non una mera Direttiva, che disciplinerà il mercato e prevedrà obblighi e sanzioni.
L’obiettivo è duplice: tutelare la concorrenza leale assicurando parità di condizioni tra tutti gli operatori economici e tutelare il consumatore creando uno spazio digitale più sicuro.
MondoPratico: E per quanto riguarda la ferramenta? Credi che il settore sia pronto a questa trasformazione digitale che ha già coinvolto altri comparti?
Francesca Ferrari: Credo, e sinceramente mi auguro, che la ferramenta si faccia trovare pronta e prenda la via della multicanalità e dell’omnicanalità.
Parliamo di un settore molto legato alla tradizioni e storicamente poco avvezzo alle novità, ma il consumatore cambia, ha abitudini di acquisto diverse e non va assolutamente perso.
Affiancare la vendita online a quella tradizionale è un impegno gravoso ma stimolante: il settore oggi è vivo, sta facendo registrare numeri importanti e ha tutte le possibilità per iniziare questo processo di digitalizzazione.
Va necessariamente cavalcata l’onda del momento, senza perdere tempo prezioso.
MondoPratico: È un lavoro che riguarda però non solo il negoziante, ma anche il grossista…
Francesca Ferrari: Assolutamente. Anzi, il grossista è il primo attore della nostra filiera che necessita di innovazione, proprio per affiancare il cliente negoziante in questo processo di digitalizzazione. Non è facile, ripeto, ma è un lavoro che non può più essere rimandato.
Approfondisci
NEWS | 14/11/2024
I grossisti di ferramenta si incontrano il 13 novembre a Milano
NEWS | 04/10/2024
L'ingrosso di ferramenta tra intelligenza artificiale e logistica reale
NEWS | 16/05/2024
Assofermet Ferramenta: Sabrina Canese confermata Presidente
NEWS | 16/05/2024
“Compro sotto casa”: Assofermet a favore dei negozianti di prossimità
NEWS | 20/12/2023