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Il nuovo Leroy Merlin di Catania punta al chilometro zero

29 October 2022
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Il nuovo punto vendita Leroy Merlin di Catania Fontanarossa punta ad essere il primo negozio della catena a chilometro zero, con particolare attenzione alla sostenibilità di manodopera, imprese e materiali locali, riciclo di materie da costruzione, risparmio energetico e creazione di indotto.

Leroy Merlin di Catania Fontanarossa, la cui apertura è prevista per novembre, si prepara a inaugurare il nuovo punto vendita sotto il segno della sostenibilità: materiali e manodopera a chilometro zero, impianti per ridurre i consumi e le emissioni, attenzione nei confronti dell’indotto e della comunità.

Non solo infatti la struttura è progettata e gestita in modo da produrre un impatto positivo sull’ambiente, sull’economia e sulla società durante tutto il suo ciclo di vita, ma il cantiere stesso ha operato sin dall’inizio delle scelte ben precise nell’ottica di ridurre i suoi effetti sul territorio circostante, massimizzando l’efficienza e il riutilizzo delle risorse e valorizzando le economie locali.

Un cantiere a km zero

Il cantiere di Leroy Merlin di Catania Fontanarossa sta per terminare e l’inaugurazione è prevista a novembre. Il megastore sorge su un’area di 45.000 mq che, dopo essere rimasta in stato di abbandono per circa 20 anni, è stata recuperata proprio da Leroy Merlin. In questo lotto il nuovo negozio, il 51° in Italia e 4° in Sicilia, si estenderà su una superficie di 11.000 mq.

Si tratta del primo esperimento di cantiere a km zero nella storia di Leroy Merlin, un modello che l’azienda intende tenere come riferimento anche per il futuro. L’80% dei materiali edili utilizzati per la costruzione dell’edificio e le maestranze locali sono stati ricercati e selezionati entro un raggio massimo di 20 km, con evidente riduzione dei costi e delle emissioni di CO2 dovute al trasporto. Ad esempio, rispetto alla sola spedizione di materiali prefabbricati provenienti da imprese più distanti (oltre 100 km), è possibile stimare un risparmio di tir-km pari a 79.540, corrispondenti al mancato consumo di almeno 23.860 litri di gasolio e alla mancata emissione di quasi 60 tonnellate di CO2.

Riciclo e rifiuti

Il progetto punta a massimizzare il riutilizzo delle terre da scavo, diminuendone l’approvvigionamento esterno, e a ridurre al minimo le emissioni di gas climalteranti, in particolare la CO2, e gli impatti ambientali. Il 50% delle terre di riporto provengono da una cava in prossimità mentre il restante 50% (come da normativa regionale in materia) è il risultato di vecchie demolizioni effettuate dal fornitore, tritate e riutilizzate in un’ottica di riciclo e riuso.

Il complesso sarà all’avanguardia anche dal punto di vista idrico. Grazie a un sistema di recupero le acque piovane vengono raccolte, conservate e rilasciate gradualmente in modo da non impattare sul sistema fognario urbano e non causare disagi alla cittadinanza

Impianti intelligenti

Una volta inaugurato e reso operativo, lo store sarà gestito grazie a degli impianti di ultima generazione che consentiranno un uso razionale ed efficiente delle risorse.
I pannelli fotovoltaici montati su una superficie netta di 2.325 mq copriranno il 40% del fabbisogno annuo con una produzione di 674 MWh di energia rinnovabile che consentirà una riduzione delle emissioni di CO2 in atmosfera di circa 165,7 tonnellate all’anno.

Circa 295 mq di lucernari avranno il compito di illuminare l’interno del negozio con luce naturale ritardando l’accensione delle lampade, 100% led, che saranno gestite da un sistema intelligente che si regola sulla base della luce solare.
Con l’obiettivo di abbattere sia i consumi che le emissioni, il sistema di filtraggio dell’aria e la climatizzazione verranno regolati automaticamente e i macchinari si attiveranno solo quando i sensori riveleranno che i livelli di anidride carbonica stanno salendo. In questo modo si potranno ridurre i consumi del 40%. Mentre per aumentare l’isolamento termico dell’edificio e ridurne le dispersioni sono stati utilizzati espansi di terre e rocce e, benché il loro costo incida per circa il 30% sui costi generali, la scelta ‘naturale’ assicura maggiore sicurezza e bassa infiammabilità.

“L’attenzione all’ambiente è da sempre una delle priorità per Leroy Merlin – ha spiegato Sebastiano Castorina, dell’ufficio tecnico Leroy Merlin -. Si tratta certamente di un percorso lungo e sempre in evoluzione. Gli ultimi nati tra i nostri negozi presentano già molte caratteristiche tecniche, dalla selezione dei materiali alla struttura dell’edificio fino alla scelta di impianti più performanti, che li rendono estremamente sostenibili. Con Catania Fontanarossa sentiamo di aver compiuto un ulteriore passo avanti stabilendo già in fase di cantiere rigidi criteri che privilegiassero una gestione consapevole dei processi, anche a volte, rispetto ad un vantaggio economico”.

“Quando apriamo un negozio in una nuova area ci fa piacere diventare parte integrante della comunità che ci ospita –  ha aggiunto Luigi Maldera, store Leader del punto vendita Leroy Merlin di Catania Fontanarossa –. Con lo store di Fontanarossa abbiamo dimostrato quanto ci sta a cuore questo territorio non solo da un punto di vista ambientale ma anche economico. E’ per questo che abbiamo scelto di lavorare con i produttori e le imprese locali stabilendo uno stretto legame con il distretto catanese. Ci auguriamo che questo sia solo il primo passo di una lunga e proficua collaborazione”.