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Assofermet festeggia i 75 anni all'insegna della sostenibilità
Si è svolto lo scorso venerdì, presso la sede principale di Confcommercio a Roma, il Convegno Autunnale di Assofermet. Un’importante occasione di incontro per le aziende della rete dell’associazione di categoria dei settori di commercio, distribuzione e prelavorazione di acciai, metalli, rottami e ferramenta.
“Assofermet è in forte crescita e stiamo proseguendo sul nostro cammino di potenziare il nostro peso presso le istituzioni” ha dichiarato Riccardo Benso, Presidente di Assofermet. “Il Convegno Autunnale si svolge in un momento storico particolarmente importante per la nostra Associazione. Abbiamo voluto festeggiare il 75° anniversario organizzando l’evento attorno a temi di grande attualità e strategica importanza per i settori che rappresentiamo”.
Il convegno si è aperto con l’intervento di Gianclaudio Torlizzi, Fondatore di T-Commodity, che ha presentato una relazione sul quadro economico e geostrategico del momento. “La volatilità è un aspetto fondamentale nel contesto post-pandemico”, ha dichiarato. “Oggi le imprese si ritrovano a operare in un mercato completamente diverso rispetto a quello a cui eravamo abituati fino a pochi anni fa. Con la crescita della volatilità e l’aumento dei rendimenti dei titoli di stato di tutto il mondo assistiamo a nuove difficoltà per il mondo imprenditoriale. Creare strategie di lungo periodo diventa particolarmente complesso”. Nonostante i consumi rimangano molto alti, le politiche climatiche disincentivano fortemente le aziende petrolifere e minerarie a promuovere investimenti in capacità produttiva. “Credo che ci sarà una grande revisione del CBAM, dal momento che con l’attuale conformazione non ha ragione di rimanere tale e quale. Il rischio di deindustrializzazione verso Serbia e Turchia è forte”. Secondo Torlizzi, il risultato finale sarà la creazione di due mercati paralleli: un mercato di alta gamma, in cui i risultati delle politiche di sostenibilità potranno creare un proprio mercato, e un mercato di largo consumo; questo accadrà perché non ci sono le condizioni per imporre lo standard green in maniera omogenea e distribuita in tutti i contesti.
Il convegno è poi proseguito con la tavola rotonda in cui il moderatore Stefano Gennari ha guidato gli interventi dei relatori. Fabrizio Maronta, Responsabile delle relazioni internazionali di Limes, ha riflettuto sul tema della deindustrializzazione, evidenziando come, nelle relazioni fra Stati Uniti e Cina, già da diversi anni sia percepibile la fine della globalizzazione per come la conosciamo. Davide Tabarelli, Presidente e Fondatore di NE – Nomisma Energia, ha sottolineato che l’Italia è il Paese, insieme al Giappone, che maggiormente dipende dalle importazioni di energia. Se è vero che il nucleare è necessario e fondamentale per la svolta sostenibile, è altrettanto vero che al momento siamo in una fase di tranquillità dal punto di vista dell’approvvigionamento energetico. Giovan Battista Landra e Enrico Fornelli, rispettivamente Group Sustainability and Envi Director e Chief Commercial Officer di AFV Beltrame Group, hanno raccontato la sostenibilità dal punto di vista delle aziende siderurgiche. Per chi si occupa di acciaio, la decarbonizzazione è un impegno economico-finanziario e tecnologico fortemente condizionato dal contesto politico. I due relatori hanno espresso lo stato dell’arte del mondo dell’acciaio e i prossimi passi necessari per diminuire l’impronta carbonica nel settore. Dall’acciaio all’alluminio, anche Roberta Maroni, Sales & Marketing EI South Europe di Hydro Aluminum Primary Metal, è intervenuta al Convegno. L’industria dell’alluminio, così come quella dell’acciaio, può promuovere un grande impegno per la decarbonizzazione; Roberta Maroni ha sottolineato quanto la sostenibilità sia anche un tema generazionale, riflettendo su quanto la sensibilità sull’argomento sia maggiore nelle giovani generazioni.
Anche Carlo Sangalli, Presidente di Confcommercio – Imprese per l’Italia, è intervenuto al convegno. “Per Confcommercio è un bellissimo segnale che Assofermet voglia festeggiare il suo 75° anniversario proprio nella nostra sede”, ha dichiarato. “Il tema del convegno sottolinea quanto l’onda verde stia cambiando il modo di vivere e il modo di fare impresa; il ruolo delle associazioni come le nostre è dare al mondo imprenditoriale gli strumenti per affrontare questo tipo di sfide. Le aziende devono saper usare i migliori strumenti contenuti nella propria cassetta degli attrezzi: e chi, meglio di noi, la conosce?"
“Assofermet è in forte crescita e stiamo proseguendo sul nostro cammino di potenziare il nostro peso presso le istituzioni” ha dichiarato Riccardo Benso, Presidente di Assofermet. “Il Convegno Autunnale si svolge in un momento storico particolarmente importante per la nostra Associazione. Abbiamo voluto festeggiare il 75° anniversario organizzando l’evento attorno a temi di grande attualità e strategica importanza per i settori che rappresentiamo”.
Il convegno si è aperto con l’intervento di Gianclaudio Torlizzi, Fondatore di T-Commodity, che ha presentato una relazione sul quadro economico e geostrategico del momento. “La volatilità è un aspetto fondamentale nel contesto post-pandemico”, ha dichiarato. “Oggi le imprese si ritrovano a operare in un mercato completamente diverso rispetto a quello a cui eravamo abituati fino a pochi anni fa. Con la crescita della volatilità e l’aumento dei rendimenti dei titoli di stato di tutto il mondo assistiamo a nuove difficoltà per il mondo imprenditoriale. Creare strategie di lungo periodo diventa particolarmente complesso”. Nonostante i consumi rimangano molto alti, le politiche climatiche disincentivano fortemente le aziende petrolifere e minerarie a promuovere investimenti in capacità produttiva. “Credo che ci sarà una grande revisione del CBAM, dal momento che con l’attuale conformazione non ha ragione di rimanere tale e quale. Il rischio di deindustrializzazione verso Serbia e Turchia è forte”. Secondo Torlizzi, il risultato finale sarà la creazione di due mercati paralleli: un mercato di alta gamma, in cui i risultati delle politiche di sostenibilità potranno creare un proprio mercato, e un mercato di largo consumo; questo accadrà perché non ci sono le condizioni per imporre lo standard green in maniera omogenea e distribuita in tutti i contesti.
Il convegno è poi proseguito con la tavola rotonda in cui il moderatore Stefano Gennari ha guidato gli interventi dei relatori. Fabrizio Maronta, Responsabile delle relazioni internazionali di Limes, ha riflettuto sul tema della deindustrializzazione, evidenziando come, nelle relazioni fra Stati Uniti e Cina, già da diversi anni sia percepibile la fine della globalizzazione per come la conosciamo. Davide Tabarelli, Presidente e Fondatore di NE – Nomisma Energia, ha sottolineato che l’Italia è il Paese, insieme al Giappone, che maggiormente dipende dalle importazioni di energia. Se è vero che il nucleare è necessario e fondamentale per la svolta sostenibile, è altrettanto vero che al momento siamo in una fase di tranquillità dal punto di vista dell’approvvigionamento energetico. Giovan Battista Landra e Enrico Fornelli, rispettivamente Group Sustainability and Envi Director e Chief Commercial Officer di AFV Beltrame Group, hanno raccontato la sostenibilità dal punto di vista delle aziende siderurgiche. Per chi si occupa di acciaio, la decarbonizzazione è un impegno economico-finanziario e tecnologico fortemente condizionato dal contesto politico. I due relatori hanno espresso lo stato dell’arte del mondo dell’acciaio e i prossimi passi necessari per diminuire l’impronta carbonica nel settore. Dall’acciaio all’alluminio, anche Roberta Maroni, Sales & Marketing EI South Europe di Hydro Aluminum Primary Metal, è intervenuta al Convegno. L’industria dell’alluminio, così come quella dell’acciaio, può promuovere un grande impegno per la decarbonizzazione; Roberta Maroni ha sottolineato quanto la sostenibilità sia anche un tema generazionale, riflettendo su quanto la sensibilità sull’argomento sia maggiore nelle giovani generazioni.
Anche Carlo Sangalli, Presidente di Confcommercio – Imprese per l’Italia, è intervenuto al convegno. “Per Confcommercio è un bellissimo segnale che Assofermet voglia festeggiare il suo 75° anniversario proprio nella nostra sede”, ha dichiarato. “Il tema del convegno sottolinea quanto l’onda verde stia cambiando il modo di vivere e il modo di fare impresa; il ruolo delle associazioni come le nostre è dare al mondo imprenditoriale gli strumenti per affrontare questo tipo di sfide. Le aziende devono saper usare i migliori strumenti contenuti nella propria cassetta degli attrezzi: e chi, meglio di noi, la conosce?"
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