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Grande affluenza di visitatori a Safety Expo 2024

20 September 2024
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Grande affluenza di visitatori, come da previsioni, per l'edizione 2024 della fiera Safety Expo, l'appuntamento annuale dedicato al mondo della salute e sicurezza sul lavoro svoltosi il 18-19 settembre a Bergamo.
In attesa dei numeri ufficiali, che saranno disponibili a breve, vi possiamo confermare un'affluenza record nei due giorni di fiera. La nostra redazione ha presenziato a entrambe le giornate e il dato emerso è di un interesse diffuso verso un argomento molto delicato, quello della sicurezza, e di una proposta molto ricca da parte delle aziende espositrici.
 

I dati INAIL per il primo semestre del 2024

Cosa ci rivela la situazione nazionale dei primi sette mesi dell’anno? Quali sono gli effetti delle misure di intervento che sono state adottate, revisionate, potenziate negli ultimi anni?
Purtroppo, l’analisi dei dati provvisori INAIL da gennaio a luglio 2024, evidenzia un aumento del numero degli infortuni denunciati dell’1,7% rispetto allo stesso periodo del 2023, passando da 344.897 a 350.823, e una diminuzione del 7,4% sul 2019, anno che precede la pandemia. Ma a destare preoccupazione è soprattutto il numero dei decessi sul lavoro che aumentano del 3,12%, passando da 559 nel 2023 a 577, quasi 3 al giorno, con una netta predominanza di incidenti mortali avvenuti sul luogo di lavoro (da 430 nel 2023 a 440) rispetto a quelli in itinere, cioè durante il tragitto casa-lavoro (da 129 nel 2023 a 137).
 
L’analisi territoriale fa emergere un aumento dei decessi nel Nord Est della penisola (da 120 a 127 denunce di infortuni mortali) e nelle Isole (da 44 a 65), un calo a Nord-Ovest (da 155 a 154) e al Sud (da 127 a 118), mentre resta stabile con 113 decessi il centro Italia. Tra le regioni dove si muore di più al lavoro ci sono l’Emilia-Romagna (+21), la Sicilia (+17) e il Lazio (+9), mentre i cali più evidenti si registrano in Veneto (-14), Marche e Piemonte (-6 ciascuna) e infine Umbria, Friuli Venezia Giulia e Puglia (-5 ciascuna).
 
Rispetto ai decessi il settore più colpito resta quello delle costruzioni (79 nel 2024 contro i 58 nel 2023), seguito dalle attività manifatturiere (55 contro i 51 nel 2023), dal commercio (stabili a 32 come nel 2023) e dai trasporti e dal magazzinaggio (che invece scendono da 61 nel 2023 a 46). In continuità con i dati storici, si riscontra una prevalenza di denunce di infortunio mortale tra gli uomini (da 520 nel 2023 a 530) rispetto alle donne (da 39 nel 2023 a 47).