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Passaporto europeo per gli insetticidi
Dal 22 agosto scatterà il divieto di utilizzare alcuni insetticidi non supportati nel contesto della direttiva biocidi. Quali cambiamenti all’orizzonte?
É in piena attuazione la direttiva biocidi 98/8/CE del Parlamento europeo e del Consiglio relativa all’autorizzazione e all’immissione sul mercato dei biocidi negli stati membri. Le sostanze esistenti sul mercato sono state suddivise in alcune categorie chiamate Pt (Product types). I primi ad andare in revisione sono stati i Pt8 (preservanti per il legno) e i PT14 (rodenticidi); la terza categoria, Pt18,
sono gli insetticidi. Quali le cause e gli effetti futuri di questa revisione radicale? Lo abbiamo chiesto ad Alessandra Longoni, responsabile R&D di Copyr.
MondoPratico: Perchè è stata fatta questa direttiva?
Alessandra Longoni: Innanzitutto per armonizzare il mercato europeo, in cui ogni paese ha proprie regole e leggi. L’altra ragione fondamentale è la tutela della salute dell’uomo e dell’ambiente. In alcuni paesi europei (per esempio Francia e Germania) i Pmc non sono registrati, come invece avviene in Spagna, Italia, Grecia e Inghilterra. C’era dunque la necessità di uniformare il mercato e di valutare gli effetti dei prodotti presenti in esso: ciò che non risulta sicuro per l’uomo o l’ambiente deve essere eliminato. Con la biocidi si è ricalcato quanto già fatto con la direttiva europea 91/414/CE che sta effettuando la revisione delle sostanze presenti nel settore dell’agricoltura.
MondoPratico: Le aziende del settore devono “registrare” i prodotti. Cosa significa?
Alessandra Longoni: Prima dei formulati devono essere registrate le molecole. Registrare vuol dire produrre una serie di dati su di esse e su almeno un formulato rappresentativo attraverso test in Glp (buone pratiche di laboratorio) seguendo le linee guida fissate dall’Europa in laboratori accreditati. Si tratta di test di tipo fisico, chimico, tossicologico, ecotossicologico, di impatto ambientale, quindi una valutazione del rischio. Oltre alle molecole bisogna difendere i formulati, ognuno dei quali ha un proprio dossier (ovvero una serie di studi). Ciò significa che sul mercato non esisterà più alcun prodotto che non abbia passato il check secondo la biocidi. Una delle prime conseguenze di questa opera di revisione e pulizia è che verranno meno molte molecole, moltissimi prodotti formulati con un inevitabile ridimensionamento dello scenario distributivo.
MondoPratico: Assisteremo a cancellazioni di prodotti virtualmente o molto utili?
Alessandra Longoni: Si avranno sicuramente dei rilevanti “buchi tecnici”, che interessano soprattutto le vecchie molecole dall’attività molto residuale, facili da utilizzare ma con problematiche rilevanti per esempio per l’ambiente. Per fortuna alcune aziende hanno cominciato a pensare per tempo alle alternative. Un esempio sono i nuovi formulati in gel.
MondoPratico: Il 21 agosto è l’ultima tappa?
Alessandra Longoni: É la fase finale per questo gruppo di molecole non supportate. Siamo già nella fase di smaltimento scorte: il fatto che alcune molecole non siano più supportate è noto da due anni. La commissione europea ha dato ad aziende e operatori questo lasso di tempo per organizzarsi, quindi dal 22 agosto non si potranno più produrre, vendere e utilizzare i prodotti contenenti queste molecole non supportate.
MondoPratico: Si sa con certezza quali prodotti sopravviveranno e quali no?
Alessandra Longoni: Sono ormai note le molecole che escono dal mercato in quanto non supportate da alcuna azienda. Per altre è ancora in corso il processo di registrazione, che è partito molto lentamente e si protrarrà probabilmente per un paio di anni ancora.
MondoPratico: Quale lo scenario futuro? Non potremo più far fronte ad alcune emergenze?
Alessandra Longoni: Si potrà fare, ma in modo differente, con formulati diversi e un numero limitato di molecole, ma più sicure e in genere efficaci a dosi più basse. Non dimentichiamo che ci sono anche sostanze di nuova generazione che arrivano sul mercato.
MondoPratico: Quali ripercussioni per il mondo del giardinaggio?
Alessandra Longoni: La direttiva riguarda solamente i Pmc, quindi non i prodotti utilizzati per la cura del verde. Nel catalogo Copyr H&Gci sono delle referenze Pmc per cui noi invieremo comunicazioni tempestive ai clienti comunicando i prodotti Copyr che non potranno più essere commercializzati dal 22 agosto.
MondoPratico: Quali sono le molecole supportate da Copyr?
Alessandra Longoni: Sono il piretro e la permetrina che storicamente fanno parte della nostra realtà. Le conosciamo molto bene e dal punto di vista tecnico si possono ottenere anche delle ottime miscele. Il piretro è abbattente e snidante con un’azione molto rapida e la permetrina residuale. Stiamo lavorando su molte formulazioni. Non dobbiamo dimenticare che Copyr sostiene il piretro anche in agricoltura. Altri progetti sono in preparazione per il futuro.
MondoPratico: Perchè avete creduto nella biocidi?
Alessandra Longoni: Perchè siamo un’azienda vocata alla ricerca e allo sviluppo. Fra i nostri punti di forza ci sono sempre stati il know how, l’esperienza, gli skill formulativi: questo bagaglio ci ha permesso di decidere, nel 2003, di supportare alcune molecole di interesse. Una scelta difficile che sta dando grandi soddisfazioni e risultati.
MondoPratico: La prevenzione è un messaggio che viene recepito?
Alessandra Longoni: In genere i piani messi a punto dai disinfestatori prevedono sia la prevenzione sia un numero minimo di interventi. La prevenzione è sentita in alcuni settori molto sensibili come l’industria alimentare. In altri è più difficile, ma non impossibile. Abbiamo vissuto questa esperienza con il larvicida zanzaricida biologico VectoBacDT. Bisogna usarlo quando le zanzare non si vedono: non è facile far passare all’utilizzatore finale il messaggio che si deve spendere quando ancora non si ha il problema: l’urgenza trattamenti per le zanzare scatta quando arrivano in comune le telefonate del cittadino arrabbiato e allora si tratta. Attualmente la gente comincia a comprendere il concetto di prevenzione, soprattutto per le zanzare.
Cos’è un biocida?
É in piena attuazione la direttiva biocidi 98/8/CE del Parlamento europeo e del Consiglio relativa all’autorizzazione e all’immissione sul mercato dei biocidi negli stati membri. Le sostanze esistenti sul mercato sono state suddivise in alcune categorie chiamate Pt (Product types). I primi ad andare in revisione sono stati i Pt8 (preservanti per il legno) e i PT14 (rodenticidi); la terza categoria, Pt18,
sono gli insetticidi. Quali le cause e gli effetti futuri di questa revisione radicale? Lo abbiamo chiesto ad Alessandra Longoni, responsabile R&D di Copyr.
Una direttiva per uniformare il mercato
MondoPratico: Perchè è stata fatta questa direttiva?
Alessandra Longoni: Innanzitutto per armonizzare il mercato europeo, in cui ogni paese ha proprie regole e leggi. L’altra ragione fondamentale è la tutela della salute dell’uomo e dell’ambiente. In alcuni paesi europei (per esempio Francia e Germania) i Pmc non sono registrati, come invece avviene in Spagna, Italia, Grecia e Inghilterra. C’era dunque la necessità di uniformare il mercato e di valutare gli effetti dei prodotti presenti in esso: ciò che non risulta sicuro per l’uomo o l’ambiente deve essere eliminato. Con la biocidi si è ricalcato quanto già fatto con la direttiva europea 91/414/CE che sta effettuando la revisione delle sostanze presenti nel settore dell’agricoltura.
MondoPratico: Le aziende del settore devono “registrare” i prodotti. Cosa significa?
Alessandra Longoni: Prima dei formulati devono essere registrate le molecole. Registrare vuol dire produrre una serie di dati su di esse e su almeno un formulato rappresentativo attraverso test in Glp (buone pratiche di laboratorio) seguendo le linee guida fissate dall’Europa in laboratori accreditati. Si tratta di test di tipo fisico, chimico, tossicologico, ecotossicologico, di impatto ambientale, quindi una valutazione del rischio. Oltre alle molecole bisogna difendere i formulati, ognuno dei quali ha un proprio dossier (ovvero una serie di studi). Ciò significa che sul mercato non esisterà più alcun prodotto che non abbia passato il check secondo la biocidi. Una delle prime conseguenze di questa opera di revisione e pulizia è che verranno meno molte molecole, moltissimi prodotti formulati con un inevitabile ridimensionamento dello scenario distributivo.
MondoPratico: Assisteremo a cancellazioni di prodotti virtualmente o molto utili?
Alessandra Longoni: Si avranno sicuramente dei rilevanti “buchi tecnici”, che interessano soprattutto le vecchie molecole dall’attività molto residuale, facili da utilizzare ma con problematiche rilevanti per esempio per l’ambiente. Per fortuna alcune aziende hanno cominciato a pensare per tempo alle alternative. Un esempio sono i nuovi formulati in gel.
MondoPratico: Il 21 agosto è l’ultima tappa?
Alessandra Longoni: É la fase finale per questo gruppo di molecole non supportate. Siamo già nella fase di smaltimento scorte: il fatto che alcune molecole non siano più supportate è noto da due anni. La commissione europea ha dato ad aziende e operatori questo lasso di tempo per organizzarsi, quindi dal 22 agosto non si potranno più produrre, vendere e utilizzare i prodotti contenenti queste molecole non supportate.
MondoPratico: Si sa con certezza quali prodotti sopravviveranno e quali no?
Alessandra Longoni: Sono ormai note le molecole che escono dal mercato in quanto non supportate da alcuna azienda. Per altre è ancora in corso il processo di registrazione, che è partito molto lentamente e si protrarrà probabilmente per un paio di anni ancora.
MondoPratico: Quale lo scenario futuro? Non potremo più far fronte ad alcune emergenze?
Alessandra Longoni: Si potrà fare, ma in modo differente, con formulati diversi e un numero limitato di molecole, ma più sicure e in genere efficaci a dosi più basse. Non dimentichiamo che ci sono anche sostanze di nuova generazione che arrivano sul mercato.
MondoPratico: Quali ripercussioni per il mondo del giardinaggio?
Alessandra Longoni: La direttiva riguarda solamente i Pmc, quindi non i prodotti utilizzati per la cura del verde. Nel catalogo Copyr H&Gci sono delle referenze Pmc per cui noi invieremo comunicazioni tempestive ai clienti comunicando i prodotti Copyr che non potranno più essere commercializzati dal 22 agosto.
MondoPratico: Quali sono le molecole supportate da Copyr?
Alessandra Longoni: Sono il piretro e la permetrina che storicamente fanno parte della nostra realtà. Le conosciamo molto bene e dal punto di vista tecnico si possono ottenere anche delle ottime miscele. Il piretro è abbattente e snidante con un’azione molto rapida e la permetrina residuale. Stiamo lavorando su molte formulazioni. Non dobbiamo dimenticare che Copyr sostiene il piretro anche in agricoltura. Altri progetti sono in preparazione per il futuro.
MondoPratico: Perchè avete creduto nella biocidi?
Alessandra Longoni: Perchè siamo un’azienda vocata alla ricerca e allo sviluppo. Fra i nostri punti di forza ci sono sempre stati il know how, l’esperienza, gli skill formulativi: questo bagaglio ci ha permesso di decidere, nel 2003, di supportare alcune molecole di interesse. Una scelta difficile che sta dando grandi soddisfazioni e risultati.
MondoPratico: La prevenzione è un messaggio che viene recepito?
Alessandra Longoni: In genere i piani messi a punto dai disinfestatori prevedono sia la prevenzione sia un numero minimo di interventi. La prevenzione è sentita in alcuni settori molto sensibili come l’industria alimentare. In altri è più difficile, ma non impossibile. Abbiamo vissuto questa esperienza con il larvicida zanzaricida biologico VectoBacDT. Bisogna usarlo quando le zanzare non si vedono: non è facile far passare all’utilizzatore finale il messaggio che si deve spendere quando ancora non si ha il problema: l’urgenza trattamenti per le zanzare scatta quando arrivano in comune le telefonate del cittadino arrabbiato e allora si tratta. Attualmente la gente comincia a comprendere il concetto di prevenzione, soprattutto per le zanzare.
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