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Il cuore e l’anima di Elematic
La produzione e il team di manager che opera in azienda sono i due elementi, il cuore e l’anima, che hanno fatto il successo di Elematic.
In questa particolare congiuntura economica in cui la finanza creativa e la globalizzazione, che per anni hanno dettato le regole dei mercati, stanno mostrando tutti i loro limiti, dobbiamo riappropriarci di quella che è l’economia reale. Sono le persone che lavorano, gli stabilimenti che producono, i prodotti che escono dai reparti, l’essenza di questa economia. A tal proposito, un assunto risalente agli albori dell’economia industriale ci torna alla memoria: “i profitti si fanno in fabbrica”, esprimendo così il loro stretto legame con la produzione.
A ricordarci tutto questo è stato l’incontro con Roberto Pisoni, International Retail Unit Director, che ci ha guidato in quello che è il mondo Elematic. Si tratta di un progetto, divenuto realtà, nato nel 1997 quando lo stesso Roberto Pisoni prese in mano le redini dell’unità Retail dell’azienda padovana. L’anno successivo la realtà era già strutturata, tanto da catturare l’interesse del colosso statunitense ITW, che decise di inserire la divisione ferramenta nell’acquisizione. Dieci anni dopo Elematic è International: una solida azienda che, con passione, fa ricerca e sviluppo, studia nuovi marchi e brevetta prodotti venduti in tutto il mondo, autofinanziando i propri progetti e gli investimenti.
E se di progetti e investimenti ne sono stati fatti molti, altrettanti ne saranno messi in atto nel futuro perché, come commenta Roberto Pisoni: “non si lavora mai per l’oggi, perché è scontato. L’obiettivo è scrivere insieme un futuro vincente”.
Per conoscere meglio il futuro di Elematic, partiamo da ciò che questa realtà è oggi.
Il nuovo sito logistico di Cazzago di Pianiga (VE), operativo da gennaio 2008, ospita la sede di Retail International: è il luogo in cui si studiano e attuano le strategie della gestione del business per tutta la rete ferramenta. Il mondo Elematic parte proprio da qui.
La nuova fabbrica di Camin (PD) è il polo produttivo dei tasselli nylon. Una nuova struttura, inaugurata a giugno di quest’anno, che ha sostituito la sede storica e che al proprio interno accoglie, oltre ai reparti produttivi, l’ufficio studi e ricerca e il laboratorio controllo qualità.
L’altro polo produttivo è rappresentato dallo stabilimento di Cadoneghe (PD), per il cui contenuto e per la cui tecnologia è tra i primi in Europa. Importanti investimenti hanno fatto di questo sito una delle fabbriche più all’avanguardia nella produzione di fascette di cablaggio in Italia e non solo.
La dimostrazione di come l’azienda abbia saputo strutturarsi in questi anni è il quarto stabilimento, quello di Veggiano (PD). Dedicato essenzialmente alla costruzione e manutenzione degli stampi - a garanzia della qualità del prodotto Elematic - ospita anche il centro di prototipazione.
Nonostante gli aumenti di fatturato, i brevetti e i marchi, Roberto Pisoni precisa che: “Una grande pianificazione non prevede solamente di fare brevetti, ma anche di formare gli uomini del domani. Il mio prodotto più bello è il gruppo. In questi giorni ho assunto la terza generazione, coloro che saranno i direttori del domani. Io cerco sempre di compattare le persone in ambienti che possano favorire la crescita, la fertilità industriale e manageriale, avendo sempre bene in mente qual è l’obiettivo della mia impresa: il futuro”.
Un futuro reso possibile anche da chi ha intrapreso altre strade e oggi non collabora più con Elematic, ma che in tutti questi anni si è dimostrata una risorsa fondamentale per l’intero gruppo: il ringraziamento va a Filomena Di Girolamo, che con passione ha lavorato in questa azienda come responsabile marketing e GD. Anche Filomena faceva parte di questa squadra ora costituita da 7 manager, validi collaboratori che condividono la filosofia che sta alla base del team: si opera per competenze, ma sempre nell’ambito del gruppo. Pisoni li chiama il “G8”, perché è proprio il gruppo che costituisce l’ottavo manager: un elemento che garantisce quella capacità di interporsi, di rispecchiarsi negli altri componenti, finalizzata all’automiglioramento e alla crescita, che non sono mai individuali ma di gruppo.
Una filosofia pienamente condivisa dai manager della seconda generazione: Silvia Scandilori, export manager e Stefano Volpin, senior product manager, validi collaboratori che da anni operano in Elematic. A loro recentemente si sono uniti: Alessandro Arpi, giovane e dotato junior product manager, Mauro Andrighetti, grafico di notevoli capacità ed esperienza internazionale, Giorgia Alberti, abile e competente assistente di direzione, Daniela Boscaro, dinamica e poliglotta assistente export manager e Sara Romagnosi, pragmatica risorsa addetta al marketing. Su di loro il gruppo ha riposto la massima fiducia e al momento rappresentano la terza generazione.
In quest’ultimo anno, a trainare l’azienda è stata soprattutto la divisione Elematic International guidata da Silvia Scandilori, export manager International Retail Unit, punto di riferimento e valore aggiunto importante per l’intero gruppo. A lei e al gioco di squadra si devono il successo di questo programma, partito poco meno di due anni fa ma già esteso a livello mondiale. E parlando di futuro Roberto Pisoni ci anticipa che “stiamo già pianificando con il nostro export manager una strategia vincente che avrà attuazione tra due anni, dove sferreremo un attacco globale nel campo del tassello in ogni angolo del mondo. L’International vale in termini reali intorno al 20%, ma è il fatturato aggiuntivo che in breve arriverà al 50%. Il nostro obiettivo è crescere non con dei clienti-distributori, ma con dei partner che condividano la nostra mentalità. La crescita non è solo di fatturato ma è di metodologia: noi vendiamo non solo il nostro prodotto, ma il nostro stare insieme negli obiettivi e non nella competizione. Ultimo, ma non per importanza, un grazie ai rivenditori che ci hanno seguito, apprezzato e coadiuvato in questi anni: il successo di Elematic è merito anche loro”.
Se la globalizzazione ha fatto sì che oggi tutto parta dal mercato, trascurando la produzione, Elematic riparte proprio da qui. Per combattere la crisi e vincere le sfide l’azienda padovana ha trovato la giusta strada.
A Cadoneghe (PD) si trova il moderno stabilimento Elematic dedicato allo stampaggio di fascette per cablaggio. La produzione, totalmente automatizzata con ciclo continuo di 24 ore 7 giorni su 7, è distribuita su 36 unità. Con un consumo annuo di 3700 tonnellate di materiale (poliammide 6.6), dallo stabilimento escono circa 3 miliardi di fascette prodotte.
Il nuovo stabilimento di Camin (PD), inaugurato a giugno 2008, è l’unità produttiva per il fissaggio e accessori per cablaggio. Suddiviso in tre settori, ospita il reparto stampaggio, confezionamento-assemblaggio, logistico, oltre al laboratorio controllo qualità. Le 14 presse del reparto stampaggio sono dedicate principalmente alla stampa di tasselli plastici.
In questa particolare congiuntura economica in cui la finanza creativa e la globalizzazione, che per anni hanno dettato le regole dei mercati, stanno mostrando tutti i loro limiti, dobbiamo riappropriarci di quella che è l’economia reale. Sono le persone che lavorano, gli stabilimenti che producono, i prodotti che escono dai reparti, l’essenza di questa economia. A tal proposito, un assunto risalente agli albori dell’economia industriale ci torna alla memoria: “i profitti si fanno in fabbrica”, esprimendo così il loro stretto legame con la produzione.
A ricordarci tutto questo è stato l’incontro con Roberto Pisoni, International Retail Unit Director, che ci ha guidato in quello che è il mondo Elematic. Si tratta di un progetto, divenuto realtà, nato nel 1997 quando lo stesso Roberto Pisoni prese in mano le redini dell’unità Retail dell’azienda padovana. L’anno successivo la realtà era già strutturata, tanto da catturare l’interesse del colosso statunitense ITW, che decise di inserire la divisione ferramenta nell’acquisizione. Dieci anni dopo Elematic è International: una solida azienda che, con passione, fa ricerca e sviluppo, studia nuovi marchi e brevetta prodotti venduti in tutto il mondo, autofinanziando i propri progetti e gli investimenti.
E se di progetti e investimenti ne sono stati fatti molti, altrettanti ne saranno messi in atto nel futuro perché, come commenta Roberto Pisoni: “non si lavora mai per l’oggi, perché è scontato. L’obiettivo è scrivere insieme un futuro vincente”.
Per conoscere meglio il futuro di Elematic, partiamo da ciò che questa realtà è oggi.
Una realtà strutturata su 4 stabilimenti
Il nuovo sito logistico di Cazzago di Pianiga (VE), operativo da gennaio 2008, ospita la sede di Retail International: è il luogo in cui si studiano e attuano le strategie della gestione del business per tutta la rete ferramenta. Il mondo Elematic parte proprio da qui.
La nuova fabbrica di Camin (PD) è il polo produttivo dei tasselli nylon. Una nuova struttura, inaugurata a giugno di quest’anno, che ha sostituito la sede storica e che al proprio interno accoglie, oltre ai reparti produttivi, l’ufficio studi e ricerca e il laboratorio controllo qualità.
L’altro polo produttivo è rappresentato dallo stabilimento di Cadoneghe (PD), per il cui contenuto e per la cui tecnologia è tra i primi in Europa. Importanti investimenti hanno fatto di questo sito una delle fabbriche più all’avanguardia nella produzione di fascette di cablaggio in Italia e non solo.
La dimostrazione di come l’azienda abbia saputo strutturarsi in questi anni è il quarto stabilimento, quello di Veggiano (PD). Dedicato essenzialmente alla costruzione e manutenzione degli stampi - a garanzia della qualità del prodotto Elematic - ospita anche il centro di prototipazione.
Una realtà che fa del team il proprio fattore premiante
Nonostante gli aumenti di fatturato, i brevetti e i marchi, Roberto Pisoni precisa che: “Una grande pianificazione non prevede solamente di fare brevetti, ma anche di formare gli uomini del domani. Il mio prodotto più bello è il gruppo. In questi giorni ho assunto la terza generazione, coloro che saranno i direttori del domani. Io cerco sempre di compattare le persone in ambienti che possano favorire la crescita, la fertilità industriale e manageriale, avendo sempre bene in mente qual è l’obiettivo della mia impresa: il futuro”.
Un futuro reso possibile anche da chi ha intrapreso altre strade e oggi non collabora più con Elematic, ma che in tutti questi anni si è dimostrata una risorsa fondamentale per l’intero gruppo: il ringraziamento va a Filomena Di Girolamo, che con passione ha lavorato in questa azienda come responsabile marketing e GD. Anche Filomena faceva parte di questa squadra ora costituita da 7 manager, validi collaboratori che condividono la filosofia che sta alla base del team: si opera per competenze, ma sempre nell’ambito del gruppo. Pisoni li chiama il “G8”, perché è proprio il gruppo che costituisce l’ottavo manager: un elemento che garantisce quella capacità di interporsi, di rispecchiarsi negli altri componenti, finalizzata all’automiglioramento e alla crescita, che non sono mai individuali ma di gruppo.
Una filosofia pienamente condivisa dai manager della seconda generazione: Silvia Scandilori, export manager e Stefano Volpin, senior product manager, validi collaboratori che da anni operano in Elematic. A loro recentemente si sono uniti: Alessandro Arpi, giovane e dotato junior product manager, Mauro Andrighetti, grafico di notevoli capacità ed esperienza internazionale, Giorgia Alberti, abile e competente assistente di direzione, Daniela Boscaro, dinamica e poliglotta assistente export manager e Sara Romagnosi, pragmatica risorsa addetta al marketing. Su di loro il gruppo ha riposto la massima fiducia e al momento rappresentano la terza generazione.
In quest’ultimo anno, a trainare l’azienda è stata soprattutto la divisione Elematic International guidata da Silvia Scandilori, export manager International Retail Unit, punto di riferimento e valore aggiunto importante per l’intero gruppo. A lei e al gioco di squadra si devono il successo di questo programma, partito poco meno di due anni fa ma già esteso a livello mondiale. E parlando di futuro Roberto Pisoni ci anticipa che “stiamo già pianificando con il nostro export manager una strategia vincente che avrà attuazione tra due anni, dove sferreremo un attacco globale nel campo del tassello in ogni angolo del mondo. L’International vale in termini reali intorno al 20%, ma è il fatturato aggiuntivo che in breve arriverà al 50%. Il nostro obiettivo è crescere non con dei clienti-distributori, ma con dei partner che condividano la nostra mentalità. La crescita non è solo di fatturato ma è di metodologia: noi vendiamo non solo il nostro prodotto, ma il nostro stare insieme negli obiettivi e non nella competizione. Ultimo, ma non per importanza, un grazie ai rivenditori che ci hanno seguito, apprezzato e coadiuvato in questi anni: il successo di Elematic è merito anche loro”.
Se la globalizzazione ha fatto sì che oggi tutto parta dal mercato, trascurando la produzione, Elematic riparte proprio da qui. Per combattere la crisi e vincere le sfide l’azienda padovana ha trovato la giusta strada.
La produzione
A Cadoneghe (PD) si trova il moderno stabilimento Elematic dedicato allo stampaggio di fascette per cablaggio. La produzione, totalmente automatizzata con ciclo continuo di 24 ore 7 giorni su 7, è distribuita su 36 unità. Con un consumo annuo di 3700 tonnellate di materiale (poliammide 6.6), dallo stabilimento escono circa 3 miliardi di fascette prodotte.
Il nuovo stabilimento di Camin (PD), inaugurato a giugno 2008, è l’unità produttiva per il fissaggio e accessori per cablaggio. Suddiviso in tre settori, ospita il reparto stampaggio, confezionamento-assemblaggio, logistico, oltre al laboratorio controllo qualità. Le 14 presse del reparto stampaggio sono dedicate principalmente alla stampa di tasselli plastici.
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