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Un nuovo polo logistico per Fitt
Nell’ottica di garantire ai propri clienti un servizio costante, rapido e sicuro di ricevimento e spedizione merce, Fitt ha avviato un nuovo centro logistico. L’importante progetto, che ha richiesto l’investimento di ingenti capitali, ha consentito un incremento della capacità di stoccaggio dei prodotti e la creazione di un unico polo di prelievo.
Tanto per dare qualche cifra: il polo logistico si stende su una superficie complessiva di 80.000 metri quadrati, di cui 27.000 coperti per un’altezza di 12 metri; la capienza, di molto superiore allo standard, arriva fino a 60.000 pallets; sono presenti 15 bocche di carico/scarico per camion.
L’adozione di modalità automatizzate di prelievo e smistamento del materiale ha lo scopo di evitare accumuli di materiale in ingresso alle bocche di caricamento per i camion, con l’indubbio vantaggio della sicurezza che la merce sia pronta per essere caricata solo una volta arrivato il camion.
Innanzitutto, l’acquisizione dei dati avviene in modalità Wi-Fi, attraverso la tecnologia a frequenze radio RFID (acronimo di Radio Frequency IDentification). La radio frequenza utilizzata da Fitt è denominata UHF - Ultra High Frequency, ad altissime frequenze. La lettura del codice a barre viene così messa definitivamente in pensione.
In ciascun pallet viene posto un tag, una sorta di etichetta che permette l’identificazione in modo univoco e immediato da parte del sistema. Le antenne di cui è dotato il carrello, per la movimentazione dei pallet, riconoscono istantaneamente il tag del pallet che si accinge a essere spostato e lo comunicano al sistema gestionale attraverso le frequenze radio.
I dati così raccolti vengono inseriti nella piattaforma gestionale SAP, la quale a sua volta interagisce con MiMa - Mission Manager, il software che guida i carrelli filoguidati. Queste tecnologie così diverse interagiscono tra loro per gestire la logistica in modo automatico.
SAP, attraverso il modulo Warehouse Management, decide dove prelevare o depositare il pallet: l’esatta ubicazione di ogni pallet all’interno del magazzino è conosciuta dalla piattaforma gestionale. Il sistema SAP dialoga con il software MiMa il quale passa l’informazione ai singoli carrelli, che possono così ritirare e distribuire il materiale stoccato in modo completamente automatico. L’intervento umano è limitato ai soli cambi di corsia e a una funzione di controllo.
Un intero settore dello stabilimento è dedicato al picking, ossia al prelievo e spedizione di articoli differenziati in quantità minime. Questo servizio è rivolto in modo particolare alla GDO, che può ricevere esattamente le unità di prodotto di cui ha necessità per rifornire i punti vendita in tempi brevi, senza lasciare gli scaffali sguarniti.
Tanto per dare qualche cifra: il polo logistico si stende su una superficie complessiva di 80.000 metri quadrati, di cui 27.000 coperti per un’altezza di 12 metri; la capienza, di molto superiore allo standard, arriva fino a 60.000 pallets; sono presenti 15 bocche di carico/scarico per camion.
TECNOLOGIA ALL’AVANGUARDIA
L’adozione di modalità automatizzate di prelievo e smistamento del materiale ha lo scopo di evitare accumuli di materiale in ingresso alle bocche di caricamento per i camion, con l’indubbio vantaggio della sicurezza che la merce sia pronta per essere caricata solo una volta arrivato il camion.
Innanzitutto, l’acquisizione dei dati avviene in modalità Wi-Fi, attraverso la tecnologia a frequenze radio RFID (acronimo di Radio Frequency IDentification). La radio frequenza utilizzata da Fitt è denominata UHF - Ultra High Frequency, ad altissime frequenze. La lettura del codice a barre viene così messa definitivamente in pensione.
In ciascun pallet viene posto un tag, una sorta di etichetta che permette l’identificazione in modo univoco e immediato da parte del sistema. Le antenne di cui è dotato il carrello, per la movimentazione dei pallet, riconoscono istantaneamente il tag del pallet che si accinge a essere spostato e lo comunicano al sistema gestionale attraverso le frequenze radio.
I dati così raccolti vengono inseriti nella piattaforma gestionale SAP, la quale a sua volta interagisce con MiMa - Mission Manager, il software che guida i carrelli filoguidati. Queste tecnologie così diverse interagiscono tra loro per gestire la logistica in modo automatico.
SAP, attraverso il modulo Warehouse Management, decide dove prelevare o depositare il pallet: l’esatta ubicazione di ogni pallet all’interno del magazzino è conosciuta dalla piattaforma gestionale. Il sistema SAP dialoga con il software MiMa il quale passa l’informazione ai singoli carrelli, che possono così ritirare e distribuire il materiale stoccato in modo completamente automatico. L’intervento umano è limitato ai soli cambi di corsia e a una funzione di controllo.
AREA DEDICATA AL PICKING
Un intero settore dello stabilimento è dedicato al picking, ossia al prelievo e spedizione di articoli differenziati in quantità minime. Questo servizio è rivolto in modo particolare alla GDO, che può ricevere esattamente le unità di prodotto di cui ha necessità per rifornire i punti vendita in tempi brevi, senza lasciare gli scaffali sguarniti.
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