News » Zoomark: presentato il Rapporto Assalco 2011
Zoomark: presentato il Rapporto Assalco 2011
Il comparto del pet food si dimostra in salute, con un incremento del 2,2% nonostante la crisi, ed un valore totale del segmento che supera il miliardo e mezzo di euro. Un segnale positivo sia per quanto riguarda il settore produttivo, sia per quanto riguarda la qualità della vita degli animali presenti in quasi la metà delle famiglie italiane.
In occasione di Zoomark è stato presentato il Rapporto Assalco 2011, che fotografa l’andamento del mercato pet italiano. Il Rapporto Assalco nasce dalla partnership tra Assalco, l’Associazione Nazionale tra le Imprese per l'Alimentazione e la Cura degli Animali da Compagniae Zoomark International, Il documento, pubblicato in collaborazione con ANMVI, Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani, è stato predisposto con il contributo di Università degli Studi di Parma - Adem Lab sulla base dei dati forniti da SymphonyIRI, società leader nelle rilevazioni di mercato.
I dati confermano che il mercato italiano del pet food cresce nonostante la crisi, come dimostra l’aumento del principale segmento, quello degli alimenti per cane e gatto, pari al +2,2%. Nel 2010 il mercato pet ha raggiunto i 1.536 milioni di Euro di cui, in particolare, 627 milioni di euro di alimenti per cani e 836 milioni di euro di alimenti per gatti sui due principali canali distributivi, GDO e petshop specializzati.
Per quanto riguarda gli alimenti per altri animali, che in totale valgono circa 21 milioni di euro, il mercato mostra una flessione dell’1,1% secondo quanto rilevato nel solo canale GDO. Il settore non-food, ovvero i prodotti per la cura, l’igiene, la bellezza, il comfort ed il gioco fanno registrare una crescita del 4,5% nella GDO, per un valore complessivo di 59 milioni di Euro. Positivo anche l’andamento delle lettiere per gatti, il segmento più forte del non-food del canale GDO che genera, da solo, un valore di quasi 63 milioni di Euro, con una crescita del 3,7% rispetto all’anno precedente.
“Anche quest’anno - spiega Luigi Schiappapietra, presidente di Assalco - la pubblicazione del Rapporto ci dà l’occasione di fare il punto sull’andamento del mercato del pet food e del pet care. La continua crescita del settore premia l’affidabilità e la qualità dei nostri prodotti e indica che sempre più proprietari si affidano agli alimenti industriali preconfezionati, studiati per garantire il corretto bilanciamento di tutti i nutrienti necessari alla salute e al benessere dei propri amici animali”.
I dati confermano che in Italia esiste ancora un alto potenziale di crescita: attualmente, circa il 60% degli animali da compagnia sono nutriti con alimenti industriali piuttosto che con preparazioni casalinghe o, peggio, con gli avanzi (57% per i cani e 64% per i gatti), un dato ben lontano dalla media dei paesi dell’Europa Occidentale, intorno all’80%. La percentuale è cresciuta negli ultimi anni, poiché sempre più proprietari si affidano al pet food per garantire ai propri animali una nutrizione bilanciata e corretta, fondamentale per la loro salute e il loro benessere, ma siamo ancora lontani dalla media dei paesi più sviluppati.
Il Rapporto si avvale della collaborazione di ANMVI, e riporta i risultati dell’indagine da loro realizzata in collaborazione con SIMV, che evidenzia un aumento dell’attenzione che i clienti dei veterinari dedicano alla corretta nutrizione dei propri animali: ben l’85,6% consulta il veterinario per consigli relativi all’alimentazione. Questo perché i proprietari sono oggi più attenti alla salute degli animali da compagnia, e sono consapevoli che per garantire il loro benessere, una corretta alimentazione è importante quanto la prevenzione e i controlli sanitari periodici.
“Il prossimo obiettivo è quello di ottenere un abbassamento dell’IVA legata alle prestazioni veterinarie e al pet food al fine di portare l’imposta dall’attuale 20%, aliquota tipica dei prodotti di lusso, al 10%, in linea con la maggior parte dei prodotti alimentari - spiega Antonio Manfredi, direttore generale di ANMVI-. Infatti, va tenuto in considerazione che quasi la metà delle famiglie italiane vive con un animale da compagnia e che tale presenza non può e non deve essere considerata come un lusso”.
Infatti, il 41% dei nuclei familiari ospita in casa un animale: secondo le stime, in Italia ci sono 7 milioni di cani, 7 milioni e mezzo di gatti, 2 milioni di conigli, 1 milione di tartarughe e altri 40 milioni tra pesci ed uccellini. E la passione per gli animali dilaga nelle famiglie italiane: la presenza di un pet diventa un baricentro affettivo per adulti e bambini, un argomento di cui parlare, uno stimolo a fare più cose insieme e un catalizzatore di affetti che stempera le tensioni domestiche. Insomma, oltre ai ben noti benefici degli animali attraverso la pet therapy, essi migliorano la qualità della vita anche solo con la loro affettuosa presenza.
Per scaricare la versione completa del Rapporto Assalco clicca qui.
In occasione di Zoomark è stato presentato il Rapporto Assalco 2011, che fotografa l’andamento del mercato pet italiano. Il Rapporto Assalco nasce dalla partnership tra Assalco, l’Associazione Nazionale tra le Imprese per l'Alimentazione e la Cura degli Animali da Compagniae Zoomark International, Il documento, pubblicato in collaborazione con ANMVI, Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani, è stato predisposto con il contributo di Università degli Studi di Parma - Adem Lab sulla base dei dati forniti da SymphonyIRI, società leader nelle rilevazioni di mercato.
I dati confermano che il mercato italiano del pet food cresce nonostante la crisi, come dimostra l’aumento del principale segmento, quello degli alimenti per cane e gatto, pari al +2,2%. Nel 2010 il mercato pet ha raggiunto i 1.536 milioni di Euro di cui, in particolare, 627 milioni di euro di alimenti per cani e 836 milioni di euro di alimenti per gatti sui due principali canali distributivi, GDO e petshop specializzati.
Per quanto riguarda gli alimenti per altri animali, che in totale valgono circa 21 milioni di euro, il mercato mostra una flessione dell’1,1% secondo quanto rilevato nel solo canale GDO. Il settore non-food, ovvero i prodotti per la cura, l’igiene, la bellezza, il comfort ed il gioco fanno registrare una crescita del 4,5% nella GDO, per un valore complessivo di 59 milioni di Euro. Positivo anche l’andamento delle lettiere per gatti, il segmento più forte del non-food del canale GDO che genera, da solo, un valore di quasi 63 milioni di Euro, con una crescita del 3,7% rispetto all’anno precedente.
“Anche quest’anno - spiega Luigi Schiappapietra, presidente di Assalco - la pubblicazione del Rapporto ci dà l’occasione di fare il punto sull’andamento del mercato del pet food e del pet care. La continua crescita del settore premia l’affidabilità e la qualità dei nostri prodotti e indica che sempre più proprietari si affidano agli alimenti industriali preconfezionati, studiati per garantire il corretto bilanciamento di tutti i nutrienti necessari alla salute e al benessere dei propri amici animali”.
I dati confermano che in Italia esiste ancora un alto potenziale di crescita: attualmente, circa il 60% degli animali da compagnia sono nutriti con alimenti industriali piuttosto che con preparazioni casalinghe o, peggio, con gli avanzi (57% per i cani e 64% per i gatti), un dato ben lontano dalla media dei paesi dell’Europa Occidentale, intorno all’80%. La percentuale è cresciuta negli ultimi anni, poiché sempre più proprietari si affidano al pet food per garantire ai propri animali una nutrizione bilanciata e corretta, fondamentale per la loro salute e il loro benessere, ma siamo ancora lontani dalla media dei paesi più sviluppati.
Il Rapporto si avvale della collaborazione di ANMVI, e riporta i risultati dell’indagine da loro realizzata in collaborazione con SIMV, che evidenzia un aumento dell’attenzione che i clienti dei veterinari dedicano alla corretta nutrizione dei propri animali: ben l’85,6% consulta il veterinario per consigli relativi all’alimentazione. Questo perché i proprietari sono oggi più attenti alla salute degli animali da compagnia, e sono consapevoli che per garantire il loro benessere, una corretta alimentazione è importante quanto la prevenzione e i controlli sanitari periodici.
“Il prossimo obiettivo è quello di ottenere un abbassamento dell’IVA legata alle prestazioni veterinarie e al pet food al fine di portare l’imposta dall’attuale 20%, aliquota tipica dei prodotti di lusso, al 10%, in linea con la maggior parte dei prodotti alimentari - spiega Antonio Manfredi, direttore generale di ANMVI-. Infatti, va tenuto in considerazione che quasi la metà delle famiglie italiane vive con un animale da compagnia e che tale presenza non può e non deve essere considerata come un lusso”.
Infatti, il 41% dei nuclei familiari ospita in casa un animale: secondo le stime, in Italia ci sono 7 milioni di cani, 7 milioni e mezzo di gatti, 2 milioni di conigli, 1 milione di tartarughe e altri 40 milioni tra pesci ed uccellini. E la passione per gli animali dilaga nelle famiglie italiane: la presenza di un pet diventa un baricentro affettivo per adulti e bambini, un argomento di cui parlare, uno stimolo a fare più cose insieme e un catalizzatore di affetti che stempera le tensioni domestiche. Insomma, oltre ai ben noti benefici degli animali attraverso la pet therapy, essi migliorano la qualità della vita anche solo con la loro affettuosa presenza.
Per scaricare la versione completa del Rapporto Assalco clicca qui.
Approfondisci
NEWS | 28/10/2024
Assalco: il pet segna un +2,1% nel 2012
ANALISI | 15/08/2013
Zoomark: i nuovi trend sono innovazione, benessere e qualità
NEWS | 12/05/2011
Pet: un mercato che si evolve, una mentalità che cambia
ANALISI | 11/07/2010
Rapporto Assalco 2010: il mercato pet food non conosce crisi
ANALISI | 23/04/2010