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ANASTA: consuntivo e previsioni
In occasione dell’assemblea generale di ANASTA (Associazione Nazionale Aziende Saldatura Taglio e Tecniche Affini), svoltasi il 21 marzo, sono stati presentati i dati relativi al 2011 da parte dei cinque gruppi in cui si suddividono le 43 aziende aderenti. Partendo dalle indicazioni fornite da Eurofer sul mercato europeo dell’acciaio analizzato per settori, si evidenzia un parallelismo, per settore e per periodi dell’anno, con il nostro mercato della saldatura e taglio, con un andamento totale decrescente trimestre per trimestre. Quello italiano si conferma il secondo mercato in Europa con uno share del 18% per il materiale arco e del 21% per i prodotti consumabili. Il primo mercato è quello tedesco con uno share rispettivamente del 25% e del 23%; segue la Francia con un mercato pari a circa la metà di quello della Germania. Le previsioni di crescita del consumo di acciaio elaborate da Eurofer sono del +0,4% nel 2012 e del +2,7% nel 2013, raggiungendo così il livello del 2005 ma ben lontano dalla vetta del 4° trimestre 2007.
Bisogna tenere in evidenza che la quota più importante del mercato nazionale è quella dei prodotti di consumo, 42% in valore, che però sale al 50% in quantità, con un calo del 7%. Questo significa che in Italia si salda meno o al limite si ottimizzano i consumi, come commenta il presidente del 3° Gruppo Professionale Prodotti Consumabili, Luigi Frasson di Ine: “Si lavora poco: il valore delle vendite dei prodotti di consumo per la saldatura in Italia è cresciuto appena di un 1,7%, ma soprattutto la quantità venduta è diminuita del 7,4%”.
Bisogna tenere in evidenza che la quota più importante del mercato nazionale è quella dei prodotti di consumo, 42% in valore, che però sale al 50% in quantità, con un calo del 7%. Questo significa che in Italia si salda meno o al limite si ottimizzano i consumi, come commenta il presidente del 3° Gruppo Professionale Prodotti Consumabili, Luigi Frasson di Ine: “Si lavora poco: il valore delle vendite dei prodotti di consumo per la saldatura in Italia è cresciuto appena di un 1,7%, ma soprattutto la quantità venduta è diminuita del 7,4%”.