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Iperverde di Sondrio scommette sulla sostenibilità
Nel cuore della Valtellina, per la precisione a Castione Andevenno in provincia di Sondrio, sorge da quasi vent'anni (è stato fondato nel 1994) il garden center Iperverde, curato dalle famiglie Castellanelli e Piloni.
Lo “Zoogarden Valtellinese” (è il pay off di Iperverde) in questi vent'anni si è molto evoluto, cambiando la “sua pelle” sia nelle dimensioni e nell'assortimento, sia nell'impatto ambientale.
Nel 2011 è iniziata una ristrutturazione che, nel luglio 2012, ha presentato ai clienti un punto vendita completamente ristrutturato e ampliato di 1.500 mq. La nuova metratura ha permesso l'ampliamento dell'emporio e dell'area decorazione (fiori sintetici, profumazioni, ecc.) e la creazione del reparto pet, prima assente.
Oggi il punto vendita si sviluppa su 3.200 mq coperti, cui si aggiungono 800 mq di area scoperta.
La ristrutturazione è stata l'occasione per migliorare la carbon footprint del garden center, andando sia a ridurre le emissioni di CO2 sia a ottenere delle economie di scala sui costi di riscaldamento. È stato realizzato un innovativo impianto fotovoltaico, inserito a copertura delle serre, per la produzione di energia elettrica e sono state installate una pompa di calore geotermica e una caldaia di cippato per la produzione di calore.
“In questo modo – ci ha spiegato Luca Castelanelli, direttore di Iperverde – abbiamo reso le serre energeticamente autonome e con le biomasse abbiamo ridotto drasticamente i costi di riscaldamento. Non li abbiamo azzerati, ma bisogna considerare che la zona di Sondrio è poco soleggiata e molto fredda. Il cippato per la maggior parte è frutto delle attività di potatura che noi stessi realizziamo”.
Iperverde offre anche servizi di creazione e manutenzione giardini e realizzazione di servizi floreali, come per esempio i matrimoni. In passato le due attività sviluppavano lo stesso fatturato, ma dopo la ristrutturazione il garden center ha assunto la preminenza. Va anche detto che fino al 2008 l'attività professionale aveva ottimi livelli: dopo la crisi l'edilizia si è fermata e le amministrazioni pubbliche hanno ridotto notevolmente gli investimenti, contribuendo inevitabilmente al calo di questo mercato.
L'intero servizio fotografico è pubblicato su Greenline, sull'uscita di Giugno-Luglio 2013: è scaricabile gratuitamente cliccando qui!
Lo “Zoogarden Valtellinese” (è il pay off di Iperverde) in questi vent'anni si è molto evoluto, cambiando la “sua pelle” sia nelle dimensioni e nell'assortimento, sia nell'impatto ambientale.
Nel 2011 è iniziata una ristrutturazione che, nel luglio 2012, ha presentato ai clienti un punto vendita completamente ristrutturato e ampliato di 1.500 mq. La nuova metratura ha permesso l'ampliamento dell'emporio e dell'area decorazione (fiori sintetici, profumazioni, ecc.) e la creazione del reparto pet, prima assente.
Oggi il punto vendita si sviluppa su 3.200 mq coperti, cui si aggiungono 800 mq di area scoperta.
La ristrutturazione è stata l'occasione per migliorare la carbon footprint del garden center, andando sia a ridurre le emissioni di CO2 sia a ottenere delle economie di scala sui costi di riscaldamento. È stato realizzato un innovativo impianto fotovoltaico, inserito a copertura delle serre, per la produzione di energia elettrica e sono state installate una pompa di calore geotermica e una caldaia di cippato per la produzione di calore.
“In questo modo – ci ha spiegato Luca Castelanelli, direttore di Iperverde – abbiamo reso le serre energeticamente autonome e con le biomasse abbiamo ridotto drasticamente i costi di riscaldamento. Non li abbiamo azzerati, ma bisogna considerare che la zona di Sondrio è poco soleggiata e molto fredda. Il cippato per la maggior parte è frutto delle attività di potatura che noi stessi realizziamo”.
Iperverde offre anche servizi di creazione e manutenzione giardini e realizzazione di servizi floreali, come per esempio i matrimoni. In passato le due attività sviluppavano lo stesso fatturato, ma dopo la ristrutturazione il garden center ha assunto la preminenza. Va anche detto che fino al 2008 l'attività professionale aveva ottimi livelli: dopo la crisi l'edilizia si è fermata e le amministrazioni pubbliche hanno ridotto notevolmente gli investimenti, contribuendo inevitabilmente al calo di questo mercato.
L'intero servizio fotografico è pubblicato su Greenline, sull'uscita di Giugno-Luglio 2013: è scaricabile gratuitamente cliccando qui!
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