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Il 25% degli italiani acquista con lo smartphone: in Europa il 32%

13 January 2017
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Tra gli italiani che possiedono smartphone e tablet connessi a internet, il 25% li ha utilizzati negli ultimi sei mesi per effettuare degli acquisti. Una percentuale più bassa rispetto a quella europea (32%) e mondiale (38%).
Lo afferma lo studio Nielsen Mobile Ecosystem Survey, condotto nel marzo 2016 su un campione di 30.000 possessori di device mobile in 63 paesi, Italia compresa.
Bassa è anche la percentuale di italiani che usano lo smartphone per effettuare pagamenti o ricevere soldi in modalità Peer-to-Peer: solo il 9% contro il 19% della media europea e il 28% di quella mondiale, trainata da India (46%), Indonesia (37%), Messico (34%) e Turchia (34%).
Lo studio prevede che il mobile commerce possa generare nei prossimi dieci anni un giro d’affari di 10 trilioni di dollari Usa. Già oggi il 71% degli italiani intervistati ha dichiarato di utilizzare lo smartphone in diverse fasi dello shopping: il 40% cerca informazioni sui prodotti (media europea 44%), il 36% compara i prezzi (in Europa il 41%) e il 30% cerca promozioni e coupon.
Uno degli aspetti riguarda anche la possibilità di usare lo smartphone per effettuare pagamenti nei negozi: il 12% degli italiani intende utilizzare questa modalità. Ma molti italiani non si fidano ancora della “rete”: ben il 35% ha dichiarato che non intende passare al mobile per la gestione del denaro per il timore di frodi. Una preoccupazione condivisa anche dal 46% degli europei. Un altro motivo altrettanto importante è che molti (il 34%) sono soddisfatti dei servizi attuali, cioè l’home banking con il pc fisso e la carte di credito, e non sentono l’esigenza di adottare altri metodi di pagamento. Ed è interessante come il rapporto “fisico” con la banca sia più spiccato all’estero, il 25% in Europa e il 31% nel mondo, rispetto all’Italia (20%).
Ottimizzare l’esperienza del mobile - ha dichiarato Gianni Fantasia, amministratore delegato di Nielsen - costituisce la sfida più importante per ogni strategia di e-commerce. Facilità d’uso, convenienza, accesso a un assortimento rilevante, abbattimento dei tempi di evasione delle transazioni, un approccio integrato per gestire i canali off e online, un linguaggio comune delle piattaforme tecnologiche. Sono questi i contenuti della value proposition del mobile in grado di fornire una base motivazionale forte e solida, perché i consumatori dalla banca tradizionale emigrino al sistema esclusivamente mobile. Solo così sarà possibile garantire al consumatore dell’online un ritorno in termini di valore aggiunto adeguato e caratterizzato dall’unicità dell’offerta. L’esperienza dei mercati emergenti costituisce un punto imprescindibile per sviluppare anche in Europa la cultura del mobile. Ciò a cui siamo chiamati è un radicale cambiamento di visione del mondo dei consumi. Nello stesso tempo è necessario uno sforzo delle catene di distribuzione per permettere un servizio di pagamenti via mobile adeguato alle aspettative. Occorrono, inoltre, garanzie di sicurezza e risparmi sulle commissioni per le operazioni bancarie. Con l’obiettivo di costruire la fiducia del cliente, occorre dare una giusta ragione, infatti, perché i consumatori si orientino verso i sistemi di pagamento via mobile”.