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Piccoli lavori in casa? Gli italiani scelgono il fai da te

11 October 2018
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La manutenzione, si sa, è fondamentale per mantenere i beni il più a lungo possibile. Se si tratta della propria casa, poi, per gli italiani è ancora più importante. Secondo l’ultima ricerca dell’Osservatorio Sara Assicurazioni, la compagnia assicuratrice ufficiale dell’Automobile Club d’Italia, il 60% degli intervistati si rende conto che trascurare i piccoli problemi della propria casa potrebbe portare ad avere danni maggiori, con tutte le conseguenze che ne potrebbero derivare. Per ovviare a tutto ciò, dalla ricerca risulta che più della metà degli italiani (51%) sarebbe addirittura disposta a dare fondo a tutti i suoi risparmi, mentre il 31% prenderebbe in considerazione l’idea di chiedere un prestito bancario. I più previdenti utilizzerebbero la copertura assicurativa stipulata in precedenza (45%), mentre il 16% chiederebbe un aiuto economico ai propri familiari.
Se poi la casa si trova in zone esposte a importanti eventi atmosferici, la manutenzione viene ritenuta fondamentale per il 71% degli intervistati: in questo caso infatti si potrebbero più facilmente verificare problemi ai tubi in caso di gelate, o muffe poco gradevoli nelle zone umide della casa, come taverna o cantina.
Ma a chi rivolgersi? A nessuno, risponde il 53%. A quanto pare infatti il do-it-yourself, per dirla all’americana, è entrato nelle corde degli italiani, ma pare che il motivo scatenante per questi ultimi non sia la gioia di riparare qualcosa con le proprie mani. Secondo la ricerca infatti solo il 10% si cimenta in piccole riparazioni per divertimento: il motivo principale che spinge a non chiamare professionisti del mestiere è, ancora una volta, il risparmio per quasi la metà dei nostri connazionali (45%). Gli altri fattori che portano a passare il proprio tempo libero a svolgere lavori di manutenzione? Il 33% ritiene di avere le competenze adatte per svolgere un buon lavoro mentre per il 12% è una questione di tempistiche: far da sé è più rapido.
Non tutti però si sentono così competenti: il 44% degli intervistati si rende conto infatti che chiamare un professionista significa avere la garanzia di un lavoro ben fatto, e il 39% ammette di non avere le giuste capacità per svolgere lavori di manutenzione, specialmente per quanto riguarda gli spazi esterni: il 61% non andrebbe mai a riparare il tetto, e il 36% non si cimenterebbe mai nella ritinteggiatura di pareti o ringhiere, nella sistemazione delle grondaie o di mettere a posto i pluviali. Anche l’idraulica piace poco: ben il 35% rinuncia volentieri a sostituzioni di rubinetterie o simili. Insomma, a ognuno il suo mestiere.
“Eseguire periodicamente piccole riparazioni richiede certamente pazienza e tempo ma può valerne sicuramente la pena per prevenire magari danni maggiori, se non irreparabili,” commenta Marco Brachini, Direttore Marketing, Brand e Customer Relationship di Sara Assicurazioni “Il consiglio è, tuttavia, quello di affidarsi ad esperti se non si è completamente certi delle proprie capacità, oltre a ricorrere alle opportune tutele assicurative, per evitare di incorrere in problemi che, probabilmente, porterebbero a un maggior esborso di tempo e di denaro”.
1Indagine CAWI condotta dall’istituto di ricerca Nextplora nel 2018 su di un campione rappresentativo della popolazione italiana per quote d’età, sesso ed area geografica.