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Rivoluzione Konika:la cassaforte non si sfonda più
Qualche mese fa abbiamo incontrato Roberto Antinoro, direttore commerciale di Stark, che ci ha illustrato una situazione nel mercato delle casseforti tutt’altro che rosea, preannunciandoci però imminenti novità.
Lo ritroviamo oggi, pronto a presentarci un’innovazione tecnologica destinata a stabilire nuovi standard di sicurezza nel settore.
Riassumiamo in breve quali sono le problematiche che ci erano state esposte dal signor Antinoro. Le casseforti presenti sul mercato non soddisfano i bisogni di sicurezza richiesti dalle moderne tecniche di attacco. Il mercato è demotivato dall’inadeguatezza dell’offerta rispetto alle richieste dei clienti, dalla mancanza di fiducia verso i prodotti attualmente disponibili e dalle effettive difficoltà dei produttori ad adeguarsi alle nuove richieste del mercato, mantenendo sostanzialmente inalterati i prezzi.
Oggi Stark è pronta ad affrontare il mercato con una nuova linea di prodotti, in grado di soddisfare tutte queste richieste. Nasce Konika, una cassaforte costruita con un nuovo concetto tecnologico.
Il problema della maggior parte delle casseforti attualmente disponibili sul mercato è legato alle tecniche di scasso. Se un tempo si forzavano in vario modo, oggi, le casseforti si sfondano. La criminalità, infatti, ha capito oramai da tempo che il metodo più efficace, veloce ed economico per aprire una cassaforte è quello di picchiare sullo sportello con una mazza . Il metodo funziona e, nonostante un costante miglioramento dei prodotti, il risultato è sempre lo stesso: può variare il numero di colpi, ma i tempi di scasso sono sempre brevi. A seconda dei modelli, infatti, le cerniere o le battute cedono, in quanto saldate.
La tecnica del taglio laser utilizzata fino ad ora ha aumentato gli standard qualitativi delle casseforti presenti sul mercato, ma ha un limite: consente il taglio della porta solo a 90° rispetto alla cornice.
Stark ha così affrontato un importante investimento: l’acquisto di una macchina laser robotizzata in grado di effettuare un taglio tridimensionale. La nuova cassaforte proposta da Stark presenta un taglio inclinato tra porta e cornice. Una soluzione semplice, che ha però consentito di eliminare in origine il problema dello sfondamento. Colpendo, lo sportello si incunea nella cornice, impedendone così il cedimento verso l’interno.
A dimostrazione della resistenza di questa semplice soluzione, Stark ci ha invitato ad assistere a una dimostrazione pratica di resistenza allo sfondamento di questo nuovo prodotto: quattro operai si sono alternati a colpire con energia una cassaforte Konika con una mazza da quattro chilogrammi. Dopo 112 colpi consecutivi dati a rotazione dai quattro dimostratori (perché dopo una trentina di colpi diventa difficile anche solo alzare la mazza), la cassaforte è ammaccata, ma ancora chiusa: un risultato difficilmente ipotizzabile con una cassaforte tradizionale.
Lo ritroviamo oggi, pronto a presentarci un’innovazione tecnologica destinata a stabilire nuovi standard di sicurezza nel settore.
Riassumiamo in breve quali sono le problematiche che ci erano state esposte dal signor Antinoro. Le casseforti presenti sul mercato non soddisfano i bisogni di sicurezza richiesti dalle moderne tecniche di attacco. Il mercato è demotivato dall’inadeguatezza dell’offerta rispetto alle richieste dei clienti, dalla mancanza di fiducia verso i prodotti attualmente disponibili e dalle effettive difficoltà dei produttori ad adeguarsi alle nuove richieste del mercato, mantenendo sostanzialmente inalterati i prezzi.
Oggi Stark è pronta ad affrontare il mercato con una nuova linea di prodotti, in grado di soddisfare tutte queste richieste. Nasce Konika, una cassaforte costruita con un nuovo concetto tecnologico.
Il problema della maggior parte delle casseforti attualmente disponibili sul mercato è legato alle tecniche di scasso. Se un tempo si forzavano in vario modo, oggi, le casseforti si sfondano. La criminalità, infatti, ha capito oramai da tempo che il metodo più efficace, veloce ed economico per aprire una cassaforte è quello di picchiare sullo sportello con una mazza . Il metodo funziona e, nonostante un costante miglioramento dei prodotti, il risultato è sempre lo stesso: può variare il numero di colpi, ma i tempi di scasso sono sempre brevi. A seconda dei modelli, infatti, le cerniere o le battute cedono, in quanto saldate.
La tecnica del taglio laser utilizzata fino ad ora ha aumentato gli standard qualitativi delle casseforti presenti sul mercato, ma ha un limite: consente il taglio della porta solo a 90° rispetto alla cornice.
Stark ha così affrontato un importante investimento: l’acquisto di una macchina laser robotizzata in grado di effettuare un taglio tridimensionale. La nuova cassaforte proposta da Stark presenta un taglio inclinato tra porta e cornice. Una soluzione semplice, che ha però consentito di eliminare in origine il problema dello sfondamento. Colpendo, lo sportello si incunea nella cornice, impedendone così il cedimento verso l’interno.
A dimostrazione della resistenza di questa semplice soluzione, Stark ci ha invitato ad assistere a una dimostrazione pratica di resistenza allo sfondamento di questo nuovo prodotto: quattro operai si sono alternati a colpire con energia una cassaforte Konika con una mazza da quattro chilogrammi. Dopo 112 colpi consecutivi dati a rotazione dai quattro dimostratori (perché dopo una trentina di colpi diventa difficile anche solo alzare la mazza), la cassaforte è ammaccata, ma ancora chiusa: un risultato difficilmente ipotizzabile con una cassaforte tradizionale.
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