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La ferramenta in esposizione a Shanghai
La nostra redazione ha partecipato con entusiasmo e un pizzico di curiosità alla diciannovesima edizione di China International Hardware Show (CIHS), svoltasi al National Exhibition and Convention Center (Shanghai) dal 10 al 12 ottobre scorsi.
I numeri dichiarati dall’organizzazione subito dopo la chiusura della fiera sono sicuramente importanti: 120mila metri quadrati di esposizione, 2.620 aziende espositrici, 40.356 visitatori, di cui 3.565 dall'estero (+8% rispetto allo scorso anno).
La fiera, molto tecnica, si distingue dall’altra importante fiera cinese del comparto, quella di Canton, più generalista, che storicamente veniva visitata immediatamente dopo Shanghai. Quest’anno, invece, la distanza di diversi giorni tra le due manifestazioni ha costretto diversi visitatori a fare una scelta, e irrimediabilmente si è creata una spaccatura tra le due fiere.
China International Hardware Show, come detto, quest’anno ha registrato un incremento di visitatori esteri (+8%, ma pochi italiani) ed è uno degli appuntamenti più importanti al mondo nel settore ferramenta, con espositori e visitatori di qualità.
Ma cosa cercano gli espositori? Lo abbiamo chiesto ad alcuni importanti player presenti in fiera, partendo dall’unico espositore italiano, Corazzi Fibre, e chiudendo con il commento di Michele Raselli, AD del grossista piemontese Machieraldo.
Siamo l’unico espositore italiano qui a Shanghai, con l’obiettivo di rafforzare il nostro marchio sul mercato dell’Est asiatico. In questa fiera siamo di supporto al nostro partner cinese, ma è anche l’occasione per incontrare buyer da tutto il mondo. Sono tante le fiere a cui partecipiamo, in virtù del fatto che seguiamo diversi settori: siamo presenti alle più importanti manifestazioni del nostro comparto in Italia, in Olanda, in Germania, e posso confermare che l’organizzazione di CIHS, nonostante qualche piccola pecca, si sta avvicinando a quelle delle altre grandi fiere mondiali.
Francesco Facchi, area manager CORAZZI FIBRE
Vogliamo espandere il nostro business e ci interessa incontrare nuovi potenziali clienti, oltre ovviamente a quelli già acquisiti che sanno di trovarci qui come in ogni edizione: ecco perché partecipiamo a questa manifestazione, che ci consente di entrare in contatto con acquirenti provenienti da tutto il mondo. Questo 2019 si sta per chiudere con buoni risultati per la nostra azienda, cerchiamo di mantenere la qualità alta a un prezzo competitivo; non è facile, ma è ciò che chiede il mercato e noi siamo pronti a rispondere con un’offerta mirata e soddisfacente per i nostri clienti.
Jenny Wu, general manager KINTY TOOLS
Come ogni anno siamo presenti come espositori al CIHS. In questa edizione ci sembra di assistere a un leggero calo di visitatori, ma non manca la qualità tra chi ha scelto di visitare gli stand. Rispetto alla fiera di Canton, ad esempio, qui a Shanghai il pubblico è molto più professionale, quindi la nostra presenza non è in discussione. Seguiamo diversi mercati e ci proponiamo con prodotti differenti e diverse fasce di qualità, proprio per presentare un’offerta che soddisfi diverse tipologie di clientela. Abbiamo sedi in Olanda, in Scandinavia, Francia, Inghilterra: stiamo costruendo un network mondiale con distributori in tanti Paesi e puntiamo sempre più su innovazione e qualità, nel pieno e completo rispetto dell’ambiente.
Quinten Bauer, general manager Europe SURETORQ
La nostra presenza alla fiera della ferramenta di Shanghai ha una doppia valenza: istituzionale, per i clienti locali già acquisiti da tempo, e di brand, per tutti i buyer stranieri che affollano i corridoi del padiglione che ci ospita. Proprio l’export è un argomento a noi molto caro, dato che siamo presenti in tutto il mondo con i nostri prodotti. È un lavoro ostico, perché in Europa ogni singolo Paese ha un mercato diverso dagli altri, ma riusciamo con la nostra organizzazione a soddisfare tutte le più disparate richieste.
Li Feng, senior vice president GREAT STAR
Questa di Shanghai è una fiera molto tecnica, non semplice da affrontare per i buyer. I minimi d'ordine molto elevati e la presenza di diverse aziende senza licenza di esportazione spiegano la non particolarmente alta affluenza di visitatori. Noi la frequentiamo perché in prossimità della fiera di Canton.
Michele Raselli, amministratore delegato MACHIERALDO
I numeri dichiarati dall’organizzazione subito dopo la chiusura della fiera sono sicuramente importanti: 120mila metri quadrati di esposizione, 2.620 aziende espositrici, 40.356 visitatori, di cui 3.565 dall'estero (+8% rispetto allo scorso anno).
La fiera, molto tecnica, si distingue dall’altra importante fiera cinese del comparto, quella di Canton, più generalista, che storicamente veniva visitata immediatamente dopo Shanghai. Quest’anno, invece, la distanza di diversi giorni tra le due manifestazioni ha costretto diversi visitatori a fare una scelta, e irrimediabilmente si è creata una spaccatura tra le due fiere.
China International Hardware Show, come detto, quest’anno ha registrato un incremento di visitatori esteri (+8%, ma pochi italiani) ed è uno degli appuntamenti più importanti al mondo nel settore ferramenta, con espositori e visitatori di qualità.
Ma cosa cercano gli espositori? Lo abbiamo chiesto ad alcuni importanti player presenti in fiera, partendo dall’unico espositore italiano, Corazzi Fibre, e chiudendo con il commento di Michele Raselli, AD del grossista piemontese Machieraldo.
Siamo l’unico espositore italiano qui a Shanghai, con l’obiettivo di rafforzare il nostro marchio sul mercato dell’Est asiatico. In questa fiera siamo di supporto al nostro partner cinese, ma è anche l’occasione per incontrare buyer da tutto il mondo. Sono tante le fiere a cui partecipiamo, in virtù del fatto che seguiamo diversi settori: siamo presenti alle più importanti manifestazioni del nostro comparto in Italia, in Olanda, in Germania, e posso confermare che l’organizzazione di CIHS, nonostante qualche piccola pecca, si sta avvicinando a quelle delle altre grandi fiere mondiali.
Francesco Facchi, area manager CORAZZI FIBRE
Vogliamo espandere il nostro business e ci interessa incontrare nuovi potenziali clienti, oltre ovviamente a quelli già acquisiti che sanno di trovarci qui come in ogni edizione: ecco perché partecipiamo a questa manifestazione, che ci consente di entrare in contatto con acquirenti provenienti da tutto il mondo. Questo 2019 si sta per chiudere con buoni risultati per la nostra azienda, cerchiamo di mantenere la qualità alta a un prezzo competitivo; non è facile, ma è ciò che chiede il mercato e noi siamo pronti a rispondere con un’offerta mirata e soddisfacente per i nostri clienti.
Jenny Wu, general manager KINTY TOOLS
Come ogni anno siamo presenti come espositori al CIHS. In questa edizione ci sembra di assistere a un leggero calo di visitatori, ma non manca la qualità tra chi ha scelto di visitare gli stand. Rispetto alla fiera di Canton, ad esempio, qui a Shanghai il pubblico è molto più professionale, quindi la nostra presenza non è in discussione. Seguiamo diversi mercati e ci proponiamo con prodotti differenti e diverse fasce di qualità, proprio per presentare un’offerta che soddisfi diverse tipologie di clientela. Abbiamo sedi in Olanda, in Scandinavia, Francia, Inghilterra: stiamo costruendo un network mondiale con distributori in tanti Paesi e puntiamo sempre più su innovazione e qualità, nel pieno e completo rispetto dell’ambiente.
Quinten Bauer, general manager Europe SURETORQ
La nostra presenza alla fiera della ferramenta di Shanghai ha una doppia valenza: istituzionale, per i clienti locali già acquisiti da tempo, e di brand, per tutti i buyer stranieri che affollano i corridoi del padiglione che ci ospita. Proprio l’export è un argomento a noi molto caro, dato che siamo presenti in tutto il mondo con i nostri prodotti. È un lavoro ostico, perché in Europa ogni singolo Paese ha un mercato diverso dagli altri, ma riusciamo con la nostra organizzazione a soddisfare tutte le più disparate richieste.
Li Feng, senior vice president GREAT STAR
Questa di Shanghai è una fiera molto tecnica, non semplice da affrontare per i buyer. I minimi d'ordine molto elevati e la presenza di diverse aziende senza licenza di esportazione spiegano la non particolarmente alta affluenza di visitatori. Noi la frequentiamo perché in prossimità della fiera di Canton.
Michele Raselli, amministratore delegato MACHIERALDO
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