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Riapriamo il Made in Italy: l'appello di FederlegnoArredo
FederlegnoArredo, la Federazione che rappresenta la filiera del legno-arredo, lancia un appello affinché, salvaguardando la sicurezza dei lavoratori, non si comprometta ancora di più la sopravvivenza di un’eccellenza del nostro Paese.
- Programmare e ufficializzare la data di riapertura dell’intera filiera LEGNO-ARREDO con tutti i suoi codici Ateco, settore strategico con forte vocazione all’export e riconosciuto come eccellenza del Made in Italy dal mercato internazionale, in cui creatività e innovazione si coniugano a qualità e cura artigianale, per evitare di prolungare il blocco produttivo, logistico e commerciale. Ed evitare di perdere ordini e relazioni internazionali che rischiano di favorire, irrimediabilmente, concorrenti di altri paesi attualmente aperti come Germania e Francia.
- C’è già un protocollo, le nostre fabbriche sono sicure: le aziende della filiera LEGNO-ARREDO sono già attrezzate con rigorosi strumenti e protocolli di sicurezza che assicurano adeguati livelli di protezione e contenimento del contagio, nel totale rispetto del “Protocollo di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro” in vigore dal 14 marzo e sono, ad oggi, ben più sicure di altri luoghi dove le attività sono consentite, anche grazie allo specifico modello di ciclo produttivo, che necessita di vaste superfici.
- Continueremo lo Smart working per aumentare il grado di sicurezza e in attesa di una graduale ripresa e integrazione delle attività non strettamente “produttive”, ma essenziali per l’intero processo e successo aziendale come creatività e progettazione, ricerca e innovazione, comunicazione e marketing, commerciali, vendite e acquisti, continueremo ad esprimere al meglio le nostre potenzialità con l’integrazione e il perfezionamento dei processi di lavoro on line.
- Ed è fondamentale riaprire anche i punti vendita di mobili e arredamento, arredamento ufficio, illuminazione, schermature solari, arredo-accessori bagno, infissi, legname, pannelli, nel pieno rispetto delle regole di sicurezza e prevenzione igienica, chiare e univoche, per rivenditori, installatori, collaboratori e clienti, ipotizzando anche incontri con orari di apertura ridotti e controllo degli accessi all’area di vendita/progettazione, solo su appuntamento.
- Vanno fatte ripartire le attività dei magazzini e della logistica, per consentire il magazzinaggio di tutto quel materiale attualmente in transito da paesi per i quali non è stato possibile prevedere il fermo delle spedizioni, prodotti legati a stagionalità per tipologia ed essenza che non li rendono reperibili in qualsiasi periodo dell’anno; o per il materiale stoccato presso aree di supporto dei vari vettori nazionali e internazionali. È fondamentale per consentire la rapida ripartenza di tutta la filiera.
- Riapertura dei cantieri edili che come filiera è la più distribuita all’interno del nostro paese, garantendo tutta la sicurezza sanitaria. Questa prima fase potrebbe consentire lo smaltimento del carico di lavoro dei cantieri sospesi e inevasi già previsti, favorendo una ripresa fluida e graduale delle attività in piena sicurezza, dando la possibilità di ricominciare a generare flussi finanziari positivi.
- Saremo correttissimi nel rispetto degli impegni assunti verso i fornitori: massima serietà da parte delle aziende nel rispettare i pagamenti verso i propri fornitori nei limiti delle risorse disponibili com’è stato fatto per le scadenze di fine marzo; mantenere fede ai propri impegni in questi momenti è una priorità delle aziende per far sì che non si inneschino pericolose speculazioni e non vi siano black-out di liquidità che rischierebbero di innescare un effetto domino che avrebbe i suoi effetti negativi sulle aziende di tutti i settori.
- Disponibilità a collaborare con le istituzioni, creando dei tavoli di confronto per la progettazione e sperimentazione di strumenti e applicazioni tecnologiche che possano mappare e contenere al meglio il diffondersi del virus, nell’attesa che vengano validati studi scientifici/epidemiologici e relative applicazioni che possano consentire, attraverso un protocollo avanzato, di rilevare con certezza nelle persone la positività o l’immunità al virus.
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