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#ripartiredalledilizia: l'appello della filiera delle costruzioni
"Siamo pronti a ripartire in sicurezza": con queste parole, la filiera delle costruzioni fa un appello al Governo e al Parlamento.
"Riapriamo i cantieri, mettendo al centro la salute e la sicurezza dei cittadini e degli addetti al settore, e cominciamo a lavorare per aiutare il Paese che non può permettersi una emergenza economica dopo quella sanitaria. La filiera delle costruzioni può e vuole dare il suo contributo. Noi siamo pronti".
Ecco il testo integrale della lettera aperta, firmata da Angaisa, Federcomated, Federcostruzioni, Federmobili, Fme, Assoposa, Assodimi Assonolo, Harley Dikkinson.
"Milano, 22 aprile 2020
LETTERA APERTA A:
il Presidente del Senato della Repubblica Dr.ssa MARIA ELISABETTA ALBERTI CASELLATI
il Presidente della Camera dei Deputati Dr. ROBERTO FICO
il Presidente del Consiglio dei Ministri Prof. GIUSEPPE CONTE
Siamo pronti e determinati a ripartire subito ed in sicurezza, lo dichiarano con un’unica voce tutte le Associazioni nazionali che rappresentano Il mondo delle costruzioni, oltre 600.000 aziende e 2.000.000 occupati, il 22% del PIL nazionale.
Le grandi e piccole imprese della produzione dei materiali da costruzione di arredamento e di finitura, la loro rete di distribuzione, le imprese del settore costruzioni dalle più grandi alle più piccole, insieme ai professionisti della progettazione e alle imprese che producono, commercializzano e noleggiano le macchine e i motori per i cantieri e ne garantiscono l’indispensabile assistenza tecnica, chiedono di ripartire al più presto possibile, già da questa settimana, perché hanno stabilimenti produttivi sicuri adeguati fin da subito alle nuove norme e pronti ad applicare i protocolli di gestione dell’emergenza che le diverse filiere stanno mettendo a punto, hanno negozi sicuri e adeguati per tornare a ricevere i clienti nel pieno rispetto di tutte le nuove norme comportamentali, hanno cantieri che possono lavorare in sicu- rezza grazie al protocollo sottoscritto dalle parti sociali nazionali lo scorso 24 marzo, declinate in norme comportamentali dall’Organismo nazionale bilaterale che si occupa specificamente ed esclusivamente della sicurezza e della salute del lavoro in edilizia.
Se riparte tutta la liera delle costruzioni ci sarà una spinta sensibile alla ripartenza dell’intera economia italiana che sta rischiando, proprio a causa del fermo delle attività dovuto al covid-19, di perdere 9 punti di PIL.
C’è molto da fare nel nostro Paese, anche e soprattutto in questo momento: riparare e manutenere le strade che oggi sono più vuote, riqualificare e mettere in sicurezza le scuole che oggi sono chiuse, riqua- lificare sul piano energetico e strutturale il parco immobiliare e le periferie delle nostre città, intervenire e recuperare il dissesto idrogeologico dei territori.
Riapriamo i cantieri, mettendo al centro la salute e la sicurezza dei cittadini e degli addetti al settore, e cominciamo a lavorare per aiutare il Paese che non può permettersi una emergenza economica dopo quella sanitaria.
La filiera delle costruzioni può e vuole dare il suo contributo. Noi siamo pronti.
Firmato: Angaisa, Federcomated, Federcostruzioni, Federmobili, Fme, Assoposa, Assodimi Assonolo, Harley Dikkinson".
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