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Jantis, i tubi con il 60% di PVC riciclato senza ftalati

28 June 2024
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FITT Jantis impiega il 60% di PVC riciclato senza ftalati, proveniente da una collaborazione tra FITTe un produttore di film e liner.
Il materiale riciclato è costituito da scaglie selezionate in grado di garantire sia la stabilità di granulazione sia la stabilità di estrusione e, di conseguenza, elevate performance del tubo.

Il PVC riciclato senza ftalati viene sottoposto a rigidi controlli durante tutte le fasi della filiera: da quando lascia il magazzino del fornitore, a quando viene estruso negli stabilimenti di FITT, passando per la macinazione e rigranulazione. La tracciabilità della filiera permette di avere un controllo sulla qualità del materiale e sul processo produttivo, al fine di garantire la funzionalità del prodotto e il rispetto degli alti standard di riciclabilità.
La linea FITT Jantis si compone di due tipologie di prodotto: quella dei tubi retinati, FITT Jantis Act, con un’alta tenuta alla pressione di scoppio, e quella dei tubi magliati, FITT Jantis Evo, con tecnologia NTS che non fa nodi e strozzature.
Anche i tubi della linea FITT Jantis sono dotati di un kit raccordi realizzato con il 60% di plastica riciclata e sono inseriti all’interno di un packaging che non impiega plastica.

Sulla base di analisi condotte internamente in accordo con le norme ISO 14040 e ISO 14044, FITT Jantis Act e FITT Jantis Evo emettono il 25% di CO2eq in meno, durante tutto il loro ciclo di vita, rispetto a tradizionali tubi in PVC retinati e con magliatura NTS.
FITT ha deciso di compensare le emissioni di CO2e derivanti dalla produzione di FITT Jantis acquistando crediti di carbonio certificati da Gold Standard. Questi crediti provengono dal progetto Water is Life, che si impegna a fornire acqua potabile ai villaggi di Anketrake, Andranogadra e Ankatsaky, in Madagascar. Qui l’80% della popolazione non ha accesso diretto all’acqua potabile e affronta lunghi viaggi giornalieri per ottenerla. Sostenendo questo progetto, FITT contribuisce a rendere questa risorsa vitale accessibile anche nelle zone più remote e in difficoltà.